La borsa di Milano riparte dal +28% del 2023


I future indicano che il primo giorno di trading del 2024 dovrebbe iniziare in rialzo in Europa. Leonardo è stata la miglior blue chip di Piazza Affari nel 2023, Diasorin la peggiore. Contrastati i mercati azionari dell’Asia Pacifico. In calo Hong Kong e Shanghai dopo la pubblicazione degli indici PMI. Torna a salire il petrolio: un cacciatorpediniere iraniano è entrato nel Mar Rosso. Ma intanto lascia il Mediterraneo la portaerei Ford.

E' salito a oltre 20 morti il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito ieri il centro del Giappone.


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Dopo un 2023 terminato con un rialzo dell’S&P500 del 24%, del Nasdaq del 44% e del Ftse Mib di Milano del 28%, il 2024 è iniziato in Asia stanotte con il ribasso delle borse della Cina. L’Hang Seng di Hong Kong e lo Shanghai Composite sono in calo di circa l’1%. Ha iniziato in modo positivo il mercato azionario dell’Australia, +0,5%. Si avvia a chiudere in rialzo dello 0,7% l’indice Kospi di Seul. Ha aperto in ribasso Mumbai.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, il future del Dax di Francoforte guadagna lo 0,3%. Stamattina escono gl indici PMI di Italia e Spagna.

Nell’ultima seduta del 2023, Wall Street ha chiuso intorno alla parità.

GIAPPONE

Il mercato azionario di Tokyo è chiuso per festività, lavorano a mezzo servizio le piattaforme di scambio delle obbligazioni governative. Lo yen si indebolisce, dopo tre sedute consecutive di apprezzamento, a 141,7.

E' salito a oltre 20 morti il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito ieri il centro del Giappone, secondo l'agenzia di stampa nipponica Kyodo. Sono circa 45.700 le famiglie senza elettricità nella prefettura giapponese centroccidentale di Ishikawa, in seguito ai danni causati dal violento terremoto di ieri. Lo rende noto oggi la compagnia nipponica Hokuriku Electric Power, citata dai media locali.

CINA

Una rilevazione privata sull’andamento dell'attività delle fabbriche cinesi ha mostrato stanotte che in dicembre si è registrato un ulteriore progresso, in contrasto con i dati ufficiali diffusi nella notte del 31 dicembre. L’indice PMI di Caixin è salito il mese scorso a 50,8 da 50,7 di novembre, si tratta della lettura più alta da agosto.

L’indice PMI manifatturiero calcolato dall’ufficio di statistica di Pechino segnalava ieri un ulteriore rallentamento in dicembre, essendosi posizionato a 49,0, il livello più basso degli ultimi sei mesi, da 49,4 di novembre. Le due indagini coprono campioni diversi, per dimensioni del campione e per l’ubicazioni geografica. "Credo che questo dimostri che il settore manifatturiero è ancora in una fase di fragilità", ha dichiarato Michelle Lam, economista per la Grande Cina di Societe Generale, riferendosi al sondaggio privato. L’andamento migliore delle attese dell’indice di Caixin potrebbe però suggerire che le piccole e medie imprese stanno andando "leggermente meglio" rispetto alle imprese rilevate dal sondaggio ufficiale, ha aggiunto. Nel suo messaggio di fine anno, il presidente Xi Jinping ha chiesto a Washington di lavorare insieme per “uno sviluppo stabile, sano e sostenibile” delle relazioni diplomatiche tra le due super potenze. Ma a proposito di Taiwan, resta il gelo. "La Cina sarà sicuramente riunificata", ha promesso il leader. ”Tutti i cinesi su entrambi i lati dello Stretto di Taiwan dovrebbero essere legati da un obiettivo comune e condividere la gloria del rinnovamento della nazione cinese", ha aggiunto. Il monito arriva a sole due settimane dalle elezioni a Taiwan. Se vincesse un leader autonomista o anti cinese, un’opzione militare sarebbe più vicina, aprendo per Biden un possibile terzo fronte di guerra dopo quello in Ucraina e in Medio Oriente. Intanto la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina va avanti: Bloomberg riporta che la Casa Bianca avrebbe chiesto e ottenuto da ASML la cancellazione di una fornitura di macchina per la produzione di chip a clienti cinesi.

PIAZZA AFFARI

E' Leonardo la regina del Ftse Mib nel 2023 con una performance positiva dell'85,5%, spinta dai venti di guerra in Ucraina e Israele, tallonata da UniCredit (+83,8%). Buone performance per un nutrito gruppo di banche grazie al balzo dei margini di interesse indotto dalla stretta monetaria della Bce: Mps e Bper con un balzo rispettivamente del 60,4% e del 57,7%, Pop Sondrio +56% e Banco Bpm +42,7%. Maglia nera, invece, per Diasorin in flessione del 28,5%, penalizzata dal venire meno dei test legati al Covid 19. Giù anche Finecobank a causa del balzo dei rendimenti dei titoli di Stato. Il 2023 ha visto la Borsa di Milano protagonista in Europa con l'indice Ftse Mib che sta registrando un balzo di oltre il 28%, il migliore fra i principali indici a livello europeo. Restando nel Ftse Mib, molto positiva anche la performance di Ferrari che centra un rialzo del 52%, ritoccando più volte nel corso dell'anno i massimi storici. Corre anche Stellantis con una crescita delle azioni che sfiora il 60%. Le continue speculazioni legate alla cessione della rete fissa fanno bene anche a Tim, in rialzo del 38,4%. Stm sale del 37,8% in scia alla corsa del Nasdaq. Nel lusso la migliore performance è di Brunello Cucinelli (+27,8%) che è approdata nell'indice principale dal 18 dicembre scorso. Per quanto riguarda gli scambi, sono sostanzialmente stabili e hanno raggiunto una media giornaliera di circa 2,3 miliardi di euro e oltre 270.000 contratti. Il massimo giornaliero per contratti è stato raggiunto il 13 marzo con 522.384 contratti scambiati e per controvalore il 30 novembre con 6 miliardi di euro.

Infine, la capitalizzazione delle società quotate al 28 dicembre 2023 si attesta a 761 miliardi di euro, pari al 39,4% del PiL.

PETROLIO

Torna a salire il greggio sulla notizia dell’ingresso nel Mar Rosso di una nave da guerra iraniana. La mossa potrebbe essere collegata agli eventi bellici dei giorni scorsi: la Marina statunitense ha distrutto tre imbarcazioni Houthi, le milizie scite dello Yemen alleate dell’Iran. Il cacciatorpediniere Alborz ha attraversato ieri lo stretto di Bab El-Mandeb.

Il Brent del Mare del Nord è in rialzo dell’1,5% a 78,5 dollari il barile. Sembra raffreddarsi l’altro fronte medio orientale. La portaerei americana Uss Gerald R. Ford, schierata nel Mediterraneo orientale dopo l'attacco di Hamas in Israele in ottobre, tornerà negli Stati Uniti "nei prossimi giorni". Lo ha confermato la Marina statunitense. Inviata per "contribuire alla nostra deterrenza regionale e alla nostra posizione di difesa", la portaerei "tornerà nel suo porto d'origine come previsto per prepararsi a futuri schieramenti”. La Ford e le navi da guerra al suo seguito saranno sostituite dalla nave d'assalto anfibia Uss Bataan e dalle navi da guerra della sua squadra, la Uss Mesa Verde e la Uss Carter Hall. Le tre navi si trovavano nel Mar Rosso e negli ultimi giorni erano in transito verso il Mediterraneo orientale.

TITOLI

Poste italiane, RAI Way. Il governo sta valutando la cessione di parte delle sue partecipazioni in Poste Italiane, Ferrovie e Rai Way, ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti domenica. Parlando del piano di privatizzazioni annunciato dal governo in settembre, Giorgetti ha detto a Il Sole-24 Ore: "Abbiamo scritto che faremo un punto di Pil in tre anni perché siamo convinti di poterlo fare. I dossier sono molti e se alcuni come Ferrovie richiedono scelte normative e adeguamenti regolamentari altri possono essere più facili come Poste o RaiWay o altri”.

Nexi. Cassa di Risparmio di Bolzano (Sparkasse), Civibank e il Gruppo Nexi hanno sottoscritto un accordo per il trasferimento a Nexi delle attività di merchant acquiring e per la realizzazione di una partnership per il collocamento in esclusiva dei prodotti di merchant acquiring di Nexi attraverso la rete commerciale del Gruppo Sparkasse.

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