La Cina riapre con un rialzo, il Toro torna a Shanghai


I prossimi giorni saranno cruciali per la traiettoria dei mercati nel corso del 2023. Le prossime ore sono una preparazione degli eventi importanti di mercoledì e giovedì: nel giro di poche ore ci sono le trimestrali di quelli che sono forse i nomi di spicco del Nasdaq, più le comunicazioni della Federal Reserve, della BCE e della Banca d’Inghilterra. I grandi fondi hedge puntano grosso sui Treasury.


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Quella che dovrebbe essere la settimana più importante del primo trimestre dell’anno, inizierà probabilmente senza sussulti in Europa: il future del Dax di Francoforte segnala un avvio di seduta in lieve calo. Se si tralascia il dato sul Pil della Germania in uscita stamattina, l’agenda dei dati macroeconomici della giornata è sguarnita di appuntamenti importanti. Ma da martedì notte in avanti arrivano sollecitazioni e stimoli a non finire da tutti i fronti, quello delle società, quello delle banche centrali, quello dei dati macro.

BANCHE CENTRALI

L’attenzione degli operatori si concentrerà principalmente sulle riunioni della Fed (mercoledì sera), della BCE (giovedì pomeriggio) e della Bank of England (giovedì nel primissimo pomeriggio).

Per la banca centrale degli Stati Uniti, il mercato prezza un rialzo da 25 pb, coerente con quanto segnalato da diversi membri nelle scorse settimane. Sarà importante ascoltare le parole del Governatore Powell per capire se la Fed intende confermare l’intenzione di portare i tassi Fed Fund sopra al 5% (al momento il mercato OIS prezza un terminal rate al 4,9%). 

Nel caso della BCE, il rialzo da 50 pb è ampiamente scontato, ma sarà importante verificare se la Presidente Christine Lagarde confermerà la volontà di proseguire con questo ritmo anche nella riunione di marzo e con i rialzi fino verso l’estate come indicato da alcuni membri che ben rappresentano il consenso all’interno del Consiglio. Forte sarà anche l’attesa per i dettagli del quantitative tightening. 

La Bank of England è attesa alzare i tassi di 50pb. Sarà interessante vedere se quest’ultima segnalerà l’approssimarsi della fine dei rialzi. 

DATI MACRO

Si entra nel vivo stanotte in Cina con gli indici PMI manifatturiero e servizi, attesi registrare un miglioramento, visto che si tratta dei primi sondaggi effettuati dopo le recenti riaperture.

Sempre martedì sarà pubblicata l’inflazione preliminare tedesca attesa accelerare a gennaio, che costituirà un antipasto di quella preliminare dell’Eurozona di mercoledì, con la componente core che sarà l’osservata speciale. Sia l’inflazione core che quella headline sono attesi in lieve rallentamento dal consenso degli economisti (fonte Bloomberg) dal 9,2% al 9%, mentre il mercato swap prezza poco sotto il 9%.

Nello stesso giorno l’ISM manifatturiero USA dovrebbe continuare a restare in territorio di contrazione, mentre venerdì l’indice ISM servizi, atteso migliorare e tornare in area di espansione dopo la sorpresa al ribasso del dato precedente. Lo stesso giorno, avremo anche i dati sul mercato del lavoro USA che dovrebbero evidenziare, stando al consensus Bloomberg, un rallentamento sia del ritmo dei nuovi occupati che della dinamica salariale

SOCIETÀ

Escono mercoledì i conti del trimestre dei big del settore tech, Amazon, Alphabet e Apple. Il calendario delle trimestrali è affollatissimo anche in Europa ed in Italia (Intesa e Unicredit).

ASIA

Le borsa della Cina è tornata in attività dopo la lunghissima pausa per i festeggiamenti dell’arrivo dell’anno del coniglio. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen, in rialzo di oltre l’1%, segna dai minimi di ottobre un incremento del 21%, secondo la statistica il mercato azionario cinese è entrato nella fase Toro.

Segue una rotta opposta la borsa dell’India, con l’indice BSE Sensex anche oggi penalizzato dalle vendite che colpiscono le tante società affiliate o riconducibili alla famiglia Adani. Complessivamente, le molteplici accuse arrivate dalla società di ricerca Hindenburg sono costate una perdita di capitalizzazione di oltre sessanta miliardi di dollari. Per il miliardario Gautam Adani, il terzo uomo più ricco del pianeta, oggi è un giorno importante perché rischia di saltare un’operazione cruciale, l’aumento di capitale da 2,5 miliardi di dollari di Adani Enterprise.

Il cfo della società ha detto a CNBC che la raccolta di risorse fresche, per altro aperta al retail, si dovrebbe concludere senza problemi.

BOND

Il governativo degli Stati Uniti, a due giorni dalle comunicazioni della Federal Reserve, tratta a 3,50% di rendimento. Bloomberg riporta che un gruppo di grandi fondi stanno costruendo una gigantesca posizione short sui Treasury a lunga scadenza. Secondo gli ultimi dati della Commodity Futures Trading, i contratti short su questa asset class sono arrivati a 2,4 milioni. L’indice Bloomberg index dei bond guadagna da inizio anno il 2,3%, nel 2022 la perdita è stata del 12,5%.

PETROLIO

Il Brent, a 86 dollari il barile, è al secondo giorno consecutivo di ribasso. I segnali di arrivo della recessione giunti venerdì dall’indice PCE Core prevalgono sulle indicazioni bullish arrivate venerdì da Goldman Sachs.

Vengono sempre meno le aspettative di un aumento della produzione dell’Iran. Sabato sera tre droni armati con esplosivo hanno preso di mira una installazione nella citta’ di Isfahan, 350 chilometri a sud di Teheran, nota per una base dell'aviazione e un centro di ricerca e produzione di combustibile nucleare.

Il Wall Street Journal ha scritto che dietro all’attacco c'è Israele. Il quotidiano ha aggiunto che l’azione si è svolta mentre sono in corso colloqui tra dirigenti israeliani e americani sulle misure in grado di contrastare le operazioni destabilizzanti della Repubblica islamica, incluso il rafforzamento della cooperazione militare con la Russia.

Stamattina Il Fincial Times riporta che l’Unione Europa sta valutando di far entrare le Guardie della Rivoluzione dell’Iran nella lista delle organizzazioni terroristiche, un passo che rischia di far saltare il negoziato sulla rimozione dell’embargo sul petrolio iraniano.

TITOLI

Telecom Italia. Non sarà pronta a essere recapitata prima di metà febbraio la nuova offerta di Cdp e dei fondi per la rete Tim, scrive sabato Il Messaggero, spiegando che il governo sta facendo tutti i passi necessari ad assicurarsi che non insorgano intoppi sul fronte antitrust. Il quotidiano parla di un valore di 24 miliardi che Vivendi potrebbe accettare. Una fonte vicina al gruppo francese ha fatto sapere a stretto giro che Vivendi riterrebbe "lontanissima" dal valore giudicato congruo per la rete Tim un'offerta da 24 miliardi.
Dopo il bond a cinque anni da 850 milioni di euro lanciato questo mese, l'azienda sta per chiudere altre due operazioni di finanziamento, una delle quali con la Bei, con l'obiettivo di spostare la copertura di cassa dal 2024 a fine 2025, scrive Milano Finanza sabato.

Eni ha firmato un accordo dal valore di 8 miliardi di dollari e durata di 25 anni con la compagnia statale Noc per la produzione di gas in Libia. Detiene il 35% dei blocchi esplorativi 4 e 9 al largo della costa libanese, al pari di TotalEnergies, dopo il trasferimento a QatarEnergy di una quota del 30% firmato ieri in Libano.

Credem, Finlogic. L'Opa volontaria totalitaria di Credem Private Equity Sgr, del gruppo Credem, su Finlogic non rientra nell'ambito di applicazione della normativa in materia di golden power da parte della Presidenza del Consiglio. Pertanto, si è avverata anche la seconda condizione per il via libera all’offerta.

A2A ha prezzato una nuova obbligazione verde dell'importo di 500 milioni di euro a scadenza febbraio 2034, con ordini finali che hanno superato i 2 miliardi.

Enav avvia da oggi il programma di acquisto di azioni proprie da destinare al servizio delle politiche di remunerazione adottate dalla società per un numero massimo che potrà essere acquistato, in una o più volte, pari a 1.300.000.

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