La Cina sale il resto del mondo teme la recessione


Jay Powell e madame Lagarde spengono ogni speranza. Lotta all’inflazione al primo posto e i mercati vedono recessione. In Spagna si infiammano i prezzi sopra al 10%. Pechino si lascia alle spalle i lockdown e torna a correre, lo dicono i dati macro economici. Oggi l’Opec+ ma nessuno spera in un deciso aumento della produzione.


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La Cina riprende a correre

Borse cinesi in rialzo con il Csi 300 che guadagna l’1,5% dopo i buoni dati macro.

Finito il lockdown e l’economia cinese corre. Il Pmi del settore servizi a giugno è arrivato a 54,7 punti dai 47,8 sbaragliando la soglia dei 50 punti che divide una situazione di recessione da quella di crescita economica.

Il PMI manifatturiero si è portato a 50,2 dai 49,6 precedenti.

L’entusiasmo cinese non riesce a trascinare i mercati vicini, Hong Kong piatta con l’indice che guadagna appena lo 0,1%.
L’aria che si respira nel Paese alla vigila della celebrazione dei 25 anni di ritorno alla Cina, non è di gioia.

A Tokyo il Nikkei arretra dell’1,6% e l’indice Bloomberg sulle principali Borse asiatiche flette dell’1%.

Anche in Occidente le Borse non promettono bene con il Future su l’Euro Stoxx 50 che perde lo 0,9%, piatti derivati su Wall Street.

Le banche centrali e i dati macro

I numeri uno di Fed e Bce hanno spaventato i mercati. Jerome Powell ha dichiarato che è necessario agire in fretta prima che si instauri una spirale inflazionistica. Madame Lagarde ha sottolineato che non sarà più come prima e l’inflazione di base sarà più alta che in passato.

I dati macro confermano le loro parole, Spagna con un’inflazione a 10,2% era prevista a 8,7%, massimo da 37 anni. Anche in Belgio oltre le attese a 9,6%, ai massimi dal 1982. In controtendenza invece l’inflazione tedesca, uscita a 7,6% sotto le stime che la prevedevano all’8%, ma per meri effetti come lo sconto di tre mesi sui biglietti dei trasporti pubblici e i primi tagli voluti dal Governo al prezzo della benzina.

A questo aggiungeteci i timori di una recessione, sostenuti da quella revisione (al ribasso a -1,6%) del Pil Usa del primo trimestre.
Per completare il quadro mancano solo le tensioni geopolitiche.

Recuperano i bond

Situazione che si riflette sui bond con i rendimenti che scendono perché prevedono recessione.

Il Treasury Note a dieci anni tratta a 3,10% di rendimento, da 3,14% di ieri. Il BTP ha chiuso la seduta con un forte apprezzamento, il rendimento è sceso di 16 punti base a 3,38%.

Petrolio WTI di qualità Brent a 116 dollari al barile. Oggi si riunisce l’Opec + ma il mercato non crede in un sostanziale rialzo della produzione.

Euro dollaro a 1,045 +0,13%.
Bitcoin appena sotto i 20mila dollari.

Tra i titoli a Piazza Affari segnaliamo

Stellantis sta preparando un piano strategico per garantire le forniture di energia ai propri stabilimenti in caso di problemi agli approvvigionamenti dovuti alla guerra in Ucraina.

Edison ha firmato una modifica dell'accordo per la cessione della partecipazione nella licenza Reggane Nord in Algeria, a seguito dell'esercizio del diritto di prelazione da parte di Repsol. La partecipazione sarà ceduta ora in parte a Repsol (6,75%) e in parte a Wintershall Dea (4,50%).

De Nora debutta oggi sull'Euronext Milan.

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