La Consob approva l’aumento di capitale per Banca Carige

La Consob ha dato il via all’aumento di capitale permettendo all’operazione di partire oggi, 4 dicembre 2019, per terminare il 13 dicembre alle ore 14 e con data di regolamento attesa per il 20 dicembre.

La Commissione nazionale per le società e la Borsa, infatti, ha approvato il prospetto informativo dell’operazione da 700 milioni di euro e che avrà la garanzia da parte del Fondo interbancario di tutela dei depositi, anche con lo Schema volontario.

La notizia è stata diffusa dalla stessa Banca Carige, la quale ha ribadito che per il 2019 si attende un risultato netto “significativamente negativo”, con una perdita di 779 milioni, in aumento rispetto a quelle precedenti che si attestavano a 272 milioni di euro nel 2018 e a 428 milioni nel primo semestre dell’anno in corso.

Sulla banca pesano le “significative incertezze” derivate dalla continuità dell’attuale situazione aziendale, illustra lo stesso prospetto, nonostante il piano di rafforzamento patrimoniale da 900 milioni di euro.

Tra le altre criticità, il documento indica che il gruppo non dispone di capitale circolante che sia sufficiente a “soddisfare le proprie esigenze attuali per un periodo di almeno 12 mesi dalla data del prospetto”. Tali prospettive negativi contribuiscono al “rischio che le azioni della banca non siano riammesse alle negoziazioni”, aggiunge il documento, impedendo ai possessori la vendita dei loro titoli sul mercato.

Nel frattempo, Banca Carige ha ceduto un pacchetto di crediti deteriorati corrispondenti ad un totale di 2,8 miliardi di euro ad Amco, composto al 60% di “unlikely to pay”, ovvero crediti il cui recupero l’istituto considerava “improbabile”.

Nell’offerta di Amco c’è anche un’assicurazione definita “protezione in forma sintetica” su un portafoglio di crediti con profilo di rischio per 1,2 miliardi di euro. Tale garanzia, che può anche non essere accettata da Carige entro fine marzo 2020, avrà durata di 5 anni.

Il prezzo totale del pacchetto è di un miliardo di euro e l’operazione è stata autorizzata dalla Banca d’Italia.