La delusione tech ferma la corsa del Nasdaq. Scende la disoccupazione USA
Le trimestrali pubblicate da Apple, Amazon e Alphabet fanno tornare le vendite sui tecnologici dopo il rally post Powell della seduta di ieri, mentre la disoccupazione scende al livello più basso da 53 anni.
Rally interrotto a Wall Street
Il ‘tocco magico’ delle big tech USA sembra ancora diminuire alla luce dei risultati trimestrali diffusi ieri sera da Apple, Amazon e Alphabet, impressione confermata dall’andamento dei loro titoli nel pre-market di oggi.
Difficoltà che frenano i future sul Nasdaq in questa ultima seduta di settimana, in flessione dell’1,50%, mentre per gli altri contratti la flessione risulta più lieve, visto il -1% dello S&P500 e dello 0,50% del Dow Jones, peggiorati dopo la diffusione dei dati sul lavoro di oggi.
Ieri il Dow Industrial Average è sceso di 39,04 punti -0,11% a 34.053,93 punti, lo S&P 500 è salito di 60,58 punti (+1,47%), a 4179.78, mentre il Nasdaq è balzato di 384,51 punti (+3,25%), a 12.200,83 punti.
I risultati delle tre grandi società, dunque, sembrano interrompere il rally delle azioni tecnologiche USA arrivato nella sessione successiva alle parole di Jerome Powell circa un processo “disinflazionistico” in corso.
“Dopo la tripletta di banche centrali (Fed, BoE e Bce) che ha stimolato la propensione al rischio e incoraggiato le speranze degli investitori sulla fine del massiccio ciclo di inasprimento globale, è arrivata la tripletta di Big Tech a ravvivare le preoccupazioni sulle condizioni economiche globali”, sottolinea Ankur Banerjee dalla Reuters.
Sorpresa dati macro
Oggi l’appuntamento principale dal punto di vista dei dati macro riguarda i dati relativi alle buste paga non agricole di gennaio, cresciute oltre le aspettative nel primo mese dell’anno, mentre il mercato del lavoro ha continuato a superare la stretta monetaria della Federal Reserve per combattere l’inflazione.
Nel mese precedente sono stati creati 517 mila, nettamente oltre i 185 mila attesi e dei 223 mila di dicembre.
In calo il tasso di disoccupazione, sceso al 3,4%, il massimo da 53 anni, anche in questo caso sorprendendo gli analisti che si attendevano una crescita al 3,6% dal 3,5% precedente.
"La crescita dell'occupazione è stata diffusa, guidata dai guadagni nel tempo libero e nell'ospitalità, nei servizi professionali e alle imprese e nell'assistenza sanitaria - commenta il Bureau of Labour Statistics - L'occupazione è aumentata anche nel governo, riflettendo in parte il ritorno dei lavoratori da uno sciopero".
La retribuzione media orarie mese su mese ha rispettato le previsioni del +0,3%, ma è risultata di poco oltre le previsioni su base annuale, arrivando a +4,4% dal +4,3% atteso.
Notizie societarie e pre-market USA
Apple (-2%): primo trimestre fiscale con ricavi in calo a 117,15 miliardi dollari rispetto agli 121,14 miliardi attesi dagli analisti e con un calo dell’utile a 29,99 miliardi, corrispondenti a 1,88 dollari per azione, anche in questo caso sotto le attese degli esperti.
Amazon (-4%): quarto trimestre con un aumento dei ricavi del 9% (129,2 miliardi), oltre le attese, e se ne attende tra 121 e 126 miliardi nel primo trimestre.
Alphabet (-3%): la holding proprietaria di Google termina l’ultimo trimestre del 2022 con ricavi (76,05 miliardi) sotto le attese degli analisti (76,15 miliardi) e un utile di 1,05 dollari per azione.
Starbucks (-2%): primo trimestre al 1° gennaio 2023 con ricavi netti consolidati aumentati dell’8% al record di 8,7 miliardi di dollari e utile per azione GAAP arrivato a 0,74 dollari, in crescita del 7%, mentre a livello non-GAAP sono stati pari a 0,75 dollari, in aumento del 4%.
Ford (-6%): quarto trimestre 2022 con ricavi pari a 44,0 miliardi, sopra i 41,3 miliardi stimati dal consensus, mentre l’Ebit adjusted è stato pari a 2,6 miliardi, contro i 3,45 miliardi attesi dagli analisti.
Gilead Sciences (+3%): utile superiore alle attese nell’ultimo trimestre grazie alla forte domanda di farmaci contro l'HIV e il cancro, mentre le vendite dell'antivirale COVID-19 Veklury sono state doppie rispetto alle stime di Wall Street.
Roivant Sciences (+2%): ha venduto circa 26,7 milioni di azioni a 7,50 dollari all’interno di un aumento di capitale da 200 milioni di dollari.
Silvergate (-12%): sotto indagine da parte dei procuratori federali di Washington relativamente ai suoi rapporti con FTX e Alameda Research anche se, secondo Bloomberg News, potrebbe non essere accusata di alcun reato.
Raccomandazioni analisti
Apple
Deutsche Bank: ‘buy’ e prezzo obiettivo invariato a 160 dollari.
JP Morgan: ancora ‘buy’ e target price ridotto a 175 USD rispetto ai precedenti 180 dollari.
Alphabet
JP Morgan: di nuovo ‘buy’ e prezzo obiettivo a 118 dollari.
Credit Suisse: ‘buy’ e target price ridotto da 145 USD a 136 dollari.
Goldman Sachs: ‘buy’ e prezzo obiettivo invariato a 145 dollari.
Jefferies: ‘buy’ e target price ancora a 125 dollari.
Amazon
JP Morgan: conferma ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato a 142 USD da 130 dollari.
RBC: ‘buy’ e target price fermo a 135 dollari.
Jefferies: ‘buy’ e prezzo obiettivo fermo a 125 dollari.
Meta
UBS: ‘buy’ e target price alzato a 235 USD rispetto ai precedenti 158 dollari.
Deutsche Bank: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato a 200 USD dai precedenti 125 dollari.
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