La discesa del petrolio non aiuta i tech


Domani il dato chiave della settimana, quello dell’inflazione. Buono del Tesoro sui massimi di periodo a 2,77%. Brent in calo del 4%.


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La borsa degli Stati Uniti dovrebbe aprire in calo. Il future dell’indice Nasdaq perde l’1,2%.

Non ci sono dati macroeconomici nell’agenda di oggi, domani invece esce l’inflazione di marzo. Il consensus si aspetta una nuova accelerazione a +8,4% da +7,9% di febbraio. Il dato che più conta è quello al netto delle componenti volatili, perché lì ci potrebbe essere qualche segnale di moderazione, il consensus stima +6,6% da +6,4%.
L’andamento del petrolio, sceso negli ultimi giorni sotto i cento dollari nelle due categorie di riferimento, dovrebbe aver contribuito a frenare la spinta inflazionistica. Oggi il Brent perde il 4,4% a 98 dollari il barile. Il ministro degli Esteri dell’Iran, Saeed Khatibzadeh ha detto oggi in una conferenza stampa che l’accordo sul nucleare è quasi pronto, la palla è nelle mani degli Stati Uniti. La proposta di Teheran, alla quale Washington non ha ancora fornito una risposta, lascia fuori il tema dell’inclusione della Guardie della Rivoluzione nella lista delle organizzazioni terroristiche.

Recessione

Loretta Mester della Fed di Cleveland, un membro del board della Federal Reserve di solito su posizioni interventiste, ha ribadito nel fine settimana l’avvertimento sull’inflazione, destinata a rimanere oltre il 2% anche l’anno prossimo. “Ci vorrà un po’ di tempo per vederla calare” ha detto nel corso di un’intervista alla CBS. Ma le ricadute sull’economia del caro vita non dovrebbero essere così negative da portare gli Stati Uniti in recessione, Mester è dell’idea che la stretta monetaria indebolirà ma non bloccherà il ciclo espansivo dell’economia. “Sarà una sfida”, diventare meno accomodanti, mantenendo un mercato del lavoro in buona salute, ”ma ce la possiamo fare”.
Mark Haefele, il chief investment officer di UBS Global Wealth Management, non si aspetta una caduta degli Stati Uniti in recessione e resta positivo sulle borse. “Mentre consigliamo prudenza nel portafoglio, comprese le materie prime, oltre che di orientarsi verso titoli value per gestire un contesto di tassi in aumento, il nostro caso di base è che le azioni si muovano al rialzo: prevediamo che l'economia statunitense cresca del 3,5% quest'anno e del 2,4 % nel 2023.

Spread

In calo a 160 punti base in avvio di settimana, dai massimi di periodo a 168 punti base toccati venerdì. La Banca centrale europea sta lavorando ad uno strumento speciale da utilizzare nel caso di picchi del rendimento, ha scritto venerdì sera Bloomberg. Si tratterebbe di un piano di acquisto di azioni da avviare in caso di emergenza: non ci sono dettagli, le fonti sentite dall’agenzia riferiscono che non è ancora stato deciso se sia il caso di rivelarne l’esistenza.

Oro

Sale per la quarta seduta consecutiva a 1958 dollari l’oncia. Ned Naylor-Leyland, gestore del Jupiter Gold & Silver Fund segnala oggi in una nota che a questi prezzi, l'oro a livello ponderato sull’inflazione è quattro volte più alto di quanto era nel 1971. Naylor-Leyland prevede che i prezzi saliranno in quanto “l'oro si muove nella direzione opposta al tasso di interesse che un'obbligazione paga dopo l'inflazione. I tassi di interesse reali sono negativi in questo momento perché l'inflazione è alta e i tassi di interesse sono bassi. Questo significa che la maggior parte degli investitori in obbligazioni sovrane USA riceverà un tasso d'interesse reale negativo”. Il gestore consiglia di comprare lingotti d’oro e d’argento.

Tra i titoli nel pre-market segnaliamo

Nio -8%. Il produttore di auto elettriche ha sospeso la produzione perché la catena dell’approvvigionamento va a rilento a causa dell’epidemia in Cina.

Veru +22%. Il suo farmaco per il trattamento in ospedale di Covid, si è dimostrato molto efficace, la società ha detto che chiederà alle autorità sanitarie di procedere con una valutazione di emergenza.

Apple, Amazon e Microsoft segnano ribassi nell’ordine dell’1,5%.

Twitter -3,5%. Il primo socio Elon Musk ha detto no grazie all’invito di ingresso nel consiglio d’amministrazione. A comunicarlo è stato l’amministratore delegato Parag Agrawa.

Sailpoint Technolgies +25%. La società della sicurezza informatica è stata comprata dal fondo di private equity Thoma Bravo 6,9 miliardi di dollari.

AT&T +2%. Per effetto dello scorporo di WarnerMedia a favore di Discovery Communications, entra in trattazione da oggi Warner Brothers Discovery

Nvidia -2%, ha fatto sapere che chiederà ai soci il via libera al raddoppio del numero delle azioni.

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