La Germania corre più del previsto ma restano i timori per la variante Delta

L'ufficio tedesco di statistica ha rivisto al rialzo la stima sul secondo trimestre 2021 grazie al recupero dei consumi privati e alla spesa statale ma la Bundesbank avverte che la variante Delta del coronavirus potrebbe ritardare il ritorno ai livelli pre-pandemia.
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Sorpresa dal PIL tedesco
La locomotiva tedesca corre più di quanto previsto verso il recupero alla situazione pre-pandemia. Secondo quanto comunicato oggi dall'ufficio di statistica Destatis, la lettura definitiva del Pil tedesco nel secondo trimestre 2021 è stimata a +1,6% rispetto al primo trimestre, mentre la stima precedente si fermava ad un +1,5%. Rivisto al rialzo anche il dato sulla variazione annua, ora prevista a +9,4% rispetto alla stima precedente di +9,2%.
“Dopo che la crisi del coronavirus all'inizio del 2021 aveva portato a un nuovo calo della produzione economica (secondo gli ultimi calcoli -2% nel I trimestre), l'economia tedesca si è ripresa nel II trimestre", spiega l'istituto Destatis.
A trainare la ripresa economia in misura maggiore del previsto sono stati i consumi privati e la spesa statale, con la spesa delle famiglie che è aumentata del 3,2% rispetto al trimestre precedente, al netto delle variazioni di prezzo, stagionalità e calendario. Inoltre, la spesa pubblica per consumi finali è cresciuta dell'1,8%, mentre sono risultati in rialzo anche gli investimenti.
Nonostante il recupero, aggiunge l'ufficio di statistica, “rispetto al quarto trimestre del 2019, il trimestre prima dell'inizio della crisi del Covid la produzione economica è ancora inferiore del 3,3%”.
Le preoccupazioni della Bundesbank
La situazione in Germania, inoltre, desta preoccupazione anche per la Bundesbank, la quale si è mostrata cauta nelle previsioni rispetto ai prossimi mesi. Secondo l'istituto centrale tedesco, il nuovo picco della pandemia da coronavirus potrebbe mettere pressioni inattese sull'economia nel corso del prossimo autunno, facendo così mancare le proiezioni per quest'anno.
“In generale resta da vedere se il PIL tornerà al suo livello pre-crisi già in estate o solo in autunno”, sottolineano gli esperti, proprio a causa della variante Delta che “diminuisce le aspettative nel settore alberghiero e i consumi privati non ha ripreso come previsto.
L'aumento del deficit
La crisi da Covid 19, però, si sta facendo sentire in Germania soprattutto da un punto di vista del deficit. Lo Stato tedesco ha registrato uscite maggiori alle entrate con un disavanzo complessivo del 4,7%, secondo quanto riportato dall'istituto di statistica, il quale sottolinea che si tratta del secondo deficit più alto dalla riunificazione della Germania.
Tuttavia la Bundesbank mostra cautela guardando ai prossimi mesi. Secondo la banca centrale tedesca la crescita economica nel paese potrebbe mancare le proiezioni per quest'anno e il nuovo picco della pandemia di coronavirus potrebbe porre pressioni inattese sull'economia in autunno.
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