La guerra non ferma il rimbalzo di Wall Street

11/10/2023 06:30
La guerra non ferma il rimbalzo di Wall Street

Il petrolio è tranquillo e i toni da colomba di diversi membri del board della Federal Reserve stanno ridando forza all’azionario, l’S&P500 ha guadagnato il 3% nelle ultime tre sedute. Ieri il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic è andato dritto al punto della questione più importante per i mercati: “Non credo sia più necessario aumentare i tassi”. La guerra intanto ricompatta la politica israeliana, pronto il governo di unità nazionale.

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Guardando solo a quanto è avvenuto nei primi due giorni della settimana sui mercati finanziari, si può dire che l’attacco di Hamas a Israele ha portato ad oggi a una modesta risalita del prezzo del petrolio e a una riscoperta delle obbligazioni governative come bene rifugio: l’inversione di rotta dei rendimenti dei Treasury ha dato sollievo all’azionario e ha risvegliato la propensione al rischio proprio in coincidenza con l’aumento delle incertezze e della volatilità.

Ieri il Nasdaq ha guadagnato lo 0,6%, l’S&P500 lo 0,5%. Il benchmark di Wall Street è arrivato alla terza seduta consecutiva di rialzo.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve ribasso, Dax di Francoforte -0,1%. In Asia Pacifico sale di più il mercato azionario della Corea del Sud, +2%. In rialzo dell’1,8% Hong Kong.

TASSI

A guidare all’ingiù i rendimenti dei bond e all’insù i prezzi delle azioni, sono state anche le prese di posizione di diversi membri della Federal Reserve sulla relazione esistente tra rendimenti obbligazionari, forza dell’economia e condizioni finanziarie. Se queste ultime, notevolmente inaspritesi negli ultimi 90 giorni, rimarranno tali, “la necessità di intraprendere ulteriori azioni diminuirà", aveva già dichiarato giovedì scorso la presidente della Federal Reserve Bank di San Francisco Mary Daly.

Stanotte il membro del board of governors ha ribadito lo stesso concetto ed ha aggiunto che l’attuale livello dei tassi di interesse è giustificato dal contrasto all’inflazione in atto, non è da considerare la normalità. "Se i tassi di interesse a lungo termine rimarranno elevati a causa dell'aumento dei premi a termine, potrebbe essere meno necessario aumentare il tasso sui fed-funds", ha dichiarato lunedì la presidente della Fed di Dallas. Lorie Logan. Ieri il presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic è andato dritto al punto: "Non credo sia più necessario aumentare i tassi".

CURVA DEI TASSI

I movimenti dei Treasury degli ultimi giorni ha cambiato il profilo della curva, su alcune scadenza non c’è più l’inversione, su altre, per esempio quella tra il dieci anni e il due anni, l’inversione è diventata di poco conto. Non solo è importante il movimento, ma anche il modo in cui la curva si inverte. All’incirca dal luglio 2022, i tassi d'interesse a breve termine superano quelli a più lungo termine, l'opposto del normale andamento. Negli ultimi 15 mesi, gli investitori hanno considerato l’oggi più rischioso del domani e del dopodomani, una dinamica storicamente anticipatrice dell’arrivo della recessione.

Ora le cose stanno cambiando, ma è importante seguire il cambiamento perché i dettagli sono fondamentali. La curva dei rendimenti si inverte in due modi: o il rendimento a 2 anni scende più rapidamente di quello a 10 anni, o il rendimento a 10 anni sale più rapidamente di quello a 2 anni. Entrambi gli schemi si traducono in una curva dei rendimenti più ripida. La prima dinamica è chiamata bull steepener, mentre la seconda è più sinistramente chiamata bear steepener. Quindi, chi punta al rialzo deve sperare in un rafforzamento del biennale relativamente più forte del decennale.

GAZA

Al quarto giorno di guerra, Israele ritrova l'unita' politica e si prepara alla "completa offensiva" a Gaza, mentre dalla Striscia e' un diluvio di razzi e lo Stato ebraico martella l'enclave palestinese con attacchi continui. Ma Hamas non sembra piu' l'unico nemico da combattere: l'atmosfera di continua frizione con Hezbollah a nord, con i suoi continui lanci di razzi, sembra destinata a sfociare in conflitto aperto. Non a caso gli Usa avrebbero deciso di dispiegare una seconda portaerei vicino a Israele, oltre all'ammiraglia Gerald R. Ford che gia' staziona nelle acque vicine.

La guerra sta imponendo ad Israele l'unita', soprattutto a fronte degli oltre 1.200 morti e 2.806 feriti patiti nell'attacco di sabato. Per questo i partiti della maggioranza di governo hanno votato per dare al premier Benyamin Netanyahu il mandato di formare un governo di emergenza nazionale inglobando nell'esecutivo - e soprattutto anche nello strategico gabinetto di sicurezza - l'opposizione di Benny Gantz. La formalizzazione della svolta - il premier incontrera' Gantz in tempi ravvicinati - e' prevista ad ore, visto che anche il riottoso ministro di ultradestra Itamar Ben Gvir ha accettato la decisione. Sul terreno d'altra parte la situazione e' in netto peggioramento, con il moltiplicarsi degli attacchi aerei sulla Striscia e l'aumento dei razzi lanciati da Gaza che progressivamente stanno tornando a colpire il centro di Israele, dove oggi sono risuonate per ben tre volte le sirene d'allarme a Tel Aviv. L'area della citta' comprende anche lo scalo internazionale Ben Gurion, da sempre obiettivo di Hamas. Anche la citta' costiera di Ashkelon, dopo un ultimatum lanciato dai miliziani jihadisti, e' stata bersagliata da un massiccio attacco di razzi.

TITOLI

Eni spera di arrivare alla decisione finale di investimento sul secondo progetto di Gnl in Mozambico entro la fine di giugno del prossimo anno, secondo quanto riferiscono due fonti direttamente coinvolte nel progetto.

Tim. I piani di rilancio della società di tlc devono salvaguardare tutti gli azionisti dell'ex monopolista telefonico, compreso il principale investitore Vivendi. Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.

Stellantis produrrà a Mirafiori la nuova Maserati, erede della quattro porte, e la Cinquecento completamente elettrica e questo quadro conferma anche nel futuro a lungo termine la presenza della casa auto e fuga i timori da più parti avanzati. E' quanto sottolinea una nota della Uilm dopo l'incontro tenuti a Torino fra l'azienda e i sindacati.

Lusso. LVMH Moet Hennessey Louis Vuitton ha comunicato che il fatturato totale nel terzo trimestre del 2023 è stato di EUR19,96 miliardi, con una crescita organica del 9% su base annua. Tuttavia, il progresso è rallentato rispetto all'aumento del 17% su base annua del primo e del secondo trimestre. Per l'insieme dei primi nove mesi dell'anno, i ricavi di LVMH sono stati pari a EUR62,21 miliardi, con una crescita organica del 14%.

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