La Juventus e la qualificazione Champions da 53 milioni


I bianconeri terminano al quarto posto in campionato, potendo così accedere a importanti finanziamenti dalla qualificazione alla ex Coppa dei Campioni, mentre scatterà l’obbligo di acquisto di Federico Chiesa e ci saranno risparmi economici per la fine dell’esperienza a Torino di giocatori importanti come Dybala e Chiellini.


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Juventus in recupero

Seduta positiva per la Juventus nella giornata post ultima partita in Serie A in una stagione che vede la squadra nuovamente qualificata in Champions League.

Le azioni bianconere guadagnano oggi oltre il 2% dopo circa un’ora di scambi, toccando un massimo di 0,3446 euro, tornando così ai massimi dello scorso mese di marzo.

Con la crescita odierna, il titolo Juventus porta a quasi il 7% il recupero dell’ultimo mese, riducendo il calo arrivato da inizio anno (-4%).

Tra gli altri titoli del settore calcistico, la AS Roma resta appena sopra la parità (+0,20%), mentre la SS Lazio cede quasi mezzo punto, nonostante la qualificazione alla fase a gironi di Europa League per entrambe le romane.

Quanto vale la qualificazione Champions?

La qualificazione alla Champions League era arrivata solo al 35° turno per la Juventus (oltre al Napoli), risultato che permette una boccata di ossigeno soprattutto a livello di bilancio per i bianconeri, in profondo rosso.

Grazie alla distribuzione di due miliardi di euro da parte della UEFA prevista nel triennio 2021-2024, la Juventus e le altre società sono già sicure di incassare 15,64 milioni di euro come bonus di partecipazione, mentre la qualificazione al quarto posto per la Juventus permette un’entrata di ulteriori 5 milioni dal market pool.

A questo si aggiunge la quota legata al ranking decennale - storico, corrispondente a 30,7 milioni di euro per la Juventus in questa stagione, cifra che dovrebbe crescere fino a 33 milioni avendo conquistato la quarta posizione nel ranking storico.

Pertanto, per i bianconeri sono previsti oltre 53 milioni di euro in termini di premi UEFA, a cui si aggiungeranno i ricavi al botteghino per le tre gare casalinghe nella fase a gironi, certamente superiore a quello dello scorso anno visto il ritorno del pubblico al 100% fin dall’inizio della competizione, più ovviamente la possibilità di proseguire nel cammino nelle fasi successive.

Il riscatto di Federico Chiesa

Con la qualificazione alla Champions League, per la Juventus è scattato anche l’obbligo di riscatto di Federico Chiesa, tra i migliori giocatori bianconeri e unitosi alla squadra all’inizio della stagione 2020/2021 in prestito biennale.

Obbligo che sarebbe scattato proprio con la partecipazione alla coppa, obbligando la Juventus ad un esborso di 40 milioni pagabili in tre esercizi, aumentabili di ulteriori 10 milioni al raggiungimento di alcuni obiettivi.

Come evidenziato da Calcio e Finanza, nella relazione sul primo semestre 2021/2022 viene indicato un costo storico di 12,621 milioni di euro, con un valore netto a bilancio al 31 dicembre 2021 pari a 3,629 milioni, cifra investita dalla società per il prestito e ammortizzata a fine stagione, per poi subentrare un investimento di 40 milioni.

La durata di cinque anni del contratto di Chiesa (scadenza 2025) porta la quota di ammortamento per il calciatore a 13,33 milioni di euro, a cui si aggiunge lo stipendio del calciatore, pari a 5 milioni netti a stagione (9,25 milioni di euro lordi), per 22,58 milioni di euro.

Inoltre, il costo a bilancio di 40 milioni potrebbe aumentare in caso di raggiungimento di ulteriori obiettivi stagionali da parte sia della società che del calciatore.

L’addio di Dybala e Chiellini

La giornata di ieri ha visto Paulo Dybala e Giorgio Chiellini giocare la loro ultima partita in bianconero, cancellando l’impatto dei loro stipendi dal bilancio della società.

Per Chiellini il costo del cartellino era già stato ammortizzato, pertanto sullo scorso bilancio pesava solo lo stipendio, pari a 3 milioni di euro netti e 5,5 milioni lordi.

Per l’attaccante, invece, la quota di ammortamento nella scorsa stagione è stata pari a 5.552.000 euro, a cui si aggiunge lo stipendio di 13.505.000 euro lordi (7,3 milioni netti), per un totale di 19.058.000.

Facendo un conto totale, per i due calciatori il costo sostenuto dalla Juventus è arrivato a 24.557.000 euro, cifra che sparirà dai bilanci futuri e che potrebbe essere utilizzata per altri acquisti.

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