La nuova benzina di Powell per i mercati: il ritorno dell’inflazione


Il presidente della Federal Reserve promette una politica monetaria espansiva: inflazione anche sopra il 2% l’importante è la piena occupazione. Guardiamo dietro le quinte di questa decisione. Buone notizie per il comparto bancario, scopri alcune idee di investimento.


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Nuova benzina al rally dei mercati

Powell non delude e getta nuova benzina al rally dei mercati. Scordatevi il tabù dell’inflazione sotto al 2%, scordatevi anche la curva di Phillips, quella che metteva in relazione inflazione e occupazione, per anni timone delle politiche monetarie.

Il nuovo obiettivo della Fed è ridare il lavoro a milioni di americani che lo hanno perso, per tornare alla piena occupazione. A dirlo ieri al simposio dei banchieri centrali di Jakson Hole è stato lo stesso Powell.

Questa è la nuova forward guidance, ovvero le indicazioni per il prossimo futuro della banca centrale americana. La Fed può permetterselo perché a differenza della Bce, l’istituto Usa ha tre obiettivi: stabilità dei prezzi, occupazione e crescita economica. Non solo, come qui nel Vecchio Continente, stabilità dei prezzi.

Significa molto, ovvero come ha spiegato Powell, portare anche l’inflazione sopra al 2%, l’importante sarà la media per garantire appunto un livello massimo di occupazione. Questo indica che dopo anni di inflazione bassa, gli spazi di crescita sono ampi. Per quanto riguarda su che periodo di tempo calcolarla Powell ha chiarito: saremo flessibili.

Una decisione presa in una riunione ad hoc della FED che ad unanimità ha approvato la modifica del framework di politica monetaria, la cui ultima versione risale al 2012, l'anno in cui la Fed esplicitò il suo target di inflazione al 2%

Dietro le quinte

Powell ha spiegato, con dovizia di particolari, le motivazione di questo profondo cambiamento che sono da ricercarsi nei miglioramenti tecnologici, nella bassa crescita demografica fino all’appiattimento della curva di Phillips.

Cosa significa? La curva di Phillips che mette in relazione l’andamento dell’inflazione con occupazione e salari era lo strumento più utilizzato dai banchieri centrali per stabilire il livello dei tassi di interesse senza far esplodere appunto l’inflazione. Lo scenario però è profondamente cambiato.

«Un mercato del lavoro robusto può essere sostenuto senza generare un’esplosione dell’inflazione», ha spiegato Powell. Motivo? Solo un anno fa Powell aveva dichiarato al Senato americano che semplicemente non esiste un modello matematico ad oggi in grado di spiegare perfettamente perché si è rotta questa correlazione tra salari e inflazione, le ragioni sono molteplici..

Il più lento ritmo di crescita della popolazione, insieme al suo invecchiamento, ha portato - secondo Powell - a una frenata della produttività e della crescita economica. Da gennaio 2012, ha ricordato, le stime del Fomc sulla crescita potenziale sostenibile, sono calate dal 2,5 all’1,8% (mediano) e, di conseguenza, il corrispondente tasso di interesse di equilibrio è sceso dal 4,25% al 2,5%. Si è molto ridotto lo spazio di manovra della politica monetaria in caso di un rallentamento ciclico della domanda e sono aumentati «i rischi posti all’occupazione e all’inflazione».

Effetti sul mercato

Immediata reazione della curva dei tassi con il forte aumento dei tassi a lungo periodo e calo dei tassi a breve. Tradotto significa bond che nel lungo periodo renderanno di più ma nel breve si sostiene ancora il travaso di investimenti da obbligazioni ad azioni nonostante i livelli da record.

Il grafico sotto mostra con la linea rossa l’andamento della differenza dei tassi di int


Sul fronte cambi il timore è di vedere una Fed ancora più espansiva e una Bce con le mani legate, rivedere le forward guidance e lo stesso impianto di un’inflazione “vicino” al 2 come interpretato da Draghi, non sarà né facile né breve. Dunque l’euro ha spazio per continuare a correre sul dollaro.

Anche l’Us dollar index che mostra l’andamento del dollaro su un paniere significativo di valute mostra il proseguimento della debolezza del dollaro dopo le parole di Powell.

A livello di comparti oggi festeggiano quello bancario e assicurativo: un rialzo di tassi significa rialzo di margini soprattutto di lungo periodo. Il grafico mostra la performance per i principali settore europei di venerdì 28 agosto all’indomani delle parole di Powell.

Opportunità di investimento

In questo scenario per chi si vuole esporre sul comparto bancario su che da inizio anno è ancora uno dei più deboli  con un -33,9% sui timori di nuovi npl sono diversi i certificate interessanti che riescono a estrarre premi anche in assenza di dividendo.

L’Athena Express con con Isin DE000VP4K4Y4 osservazione semestrale si può ottenere anticipatamente il capitale investito più un premio del 10,14% al semestre (20,28% annuo) con Intesa Sanpaolo e UniCredit pari o sopra al livello iniziale. Durata 36 mesi. A scadenza barriera di protezione al 70%.

Oppure un cash collect con Isin DE000VP6DXK7 stacca premi trimestrali del 2,639% (10,55% annualizzato) con memoria se Banco BPM, Intesa Sanpaolo e UniCredit, alle date di valutazione, non avranno perso oltre il 30% dal livello iniziale. Barriera sul capitale al 70% valida solo a scadenza.

Infine più pericoloso perché la barriera europea dista il 20% ma che quota sotto la pari a 820 euro il cash collect con cedola del 12% annuo su Intesa Sanpaolo di Natixis isin IT0006746231, scadenza tra 5 anni, quindi tempo di potenziale recupero lungo. Il guadagno di 300 euro su 820 è interessante.

Oltre alle parole di Powell il settore bancario europeo potrebbe beneficiare dell’introduzione di una bad bank europea e dell’iniziazione di liquidità del Recovery Fund

Per approfondire leggere la scheda dei prodotti ch trovate sotto questo articolo.

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