La rivoluzione green in Cina spaventa le aziende automobilistiche più inquinanti


Dopo un cambiamento di politica da parte del governo di Pechino, aumenta la pressione sulle case automobilistiche per accelerare lo sviluppo di veicoli verdi e per pagare i crediti “green” verso rivali come Tesla e startup cinesi.

A cura di Yilei Sun e Tony Munroe (Reuters)


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I crediti green cinesi

Le autorità di regolamentazione cinesi hanno implementando un sistema di crediti “green” negoziabili per permettere al settore automobilistico di non dipendere più dalla decennale politica di sussidi che ha contribuito a creare alcune delle più grandi aziende del settore.

Il sistema conferisce crediti ai gruppi automobilistici per la vendita di veicoli elettrici (o a basso consumo di carburante) per bilanciare i crediti negativi assegnati per la produzione di veicoli più inquinanti.

Il cambiamento è avvenuto rapidamente, cogliendo di sorpresa alcune case automobilistiche internazionali e gli stessi produttori cinesi di proprietà statale.

Volkswagen, ad esempio, ha iniziato a tenere il conto dei crediti green cinesi solo nel 2020, quando i dirigenti si sono resi conto che avrebbero avuto bisogno di più crediti per soddisfare i requisiti annuali, hanno affermato fonti a conoscenza della situazione.

La casa automobilistica tedesca, che mira a diventare leader mondiale di veicoli elettrici, ha dovuto acquistare crediti dalla rivale statunitense Tesla per raggiungere più agevolmente i target con Faw Volkswagen (joint venture di Volkswagen con Faw, gruppo automobilistico controllato dallo stato cinese), hanno raccontato le fonti a Reuters.

FAW Volkswagen, con 2,16 milioni di veicoli venduti nel 2020, è stato il più grande generatore di credito negativo nel 2019, dato dovuto alla popolarità dei suoi veicoli sportivi ad alto consumo di benzina.

In un comunicato la società tedesca ha detto di “puntare strategicamente ad essere conforme in modo autonomo” alle norme cinesi, aggiungendo che sarebbe disposta ad acquistare crediti, se necessario. Volkswagen ha rifiutato di commentare ulteriormente.

Dal 2017 la Cina ha sviluppato un sistema di crediti green per le auto ecologiche, ma lo scorso anno gli standard di efficienza del carburante sono diventati più restrittivi e secondo i dati preliminari sul credito del 2020 pubblicati dal MIIT (Ministry of Industry and Information Technology), molti produttori non sono riusciti ad adeguarsi.

Le vendite di veicoli elettrici sono state inferiori nel 2020 rispetto alle previsioni dei politici, spiegando il deficit del credito, ha affermato Shi Ji, analista di Haitong International. "Suggeriamo alle case automobilistiche con un grande volume di vendite di auto a benzina di accelerare il passaggio ai veicoli elettrici", ha affermato Shi.

I sei principali gruppi automobilistici statali si stanno dando da fare per conformarsi al sistema del credito, ha affermato a gennaio Zhu Huarong, presidente dell'azienda automobilistica statale Changan.

Changan, in joint venture con Ford, ha perso 4.000 yuan (611,86 dollari) per ogni veicolo perché aveva bisogno di acquisire crediti o vendere veicoli elettrici non redditizi, ha affermato Zhu a una conferenza di settore.

I nuovi standard del 2021

Tra le nuove regole del 2021, le autorità di regolamentazione hanno anche alzato gli standard per l’ottenimento dei crediti da parte dei veicoli elettrici e introdotto nuovi standard, come l'efficienza energetica dei veicoli elettrici.

I legislatori stanno valutando l'ulteriore irrigidimento del sistema dei crediti e quest'anno dovrebbero introdurre la regolamentazione anche per i veicoli commerciali, hanno affermato fonti a conoscenza della situazione, che hanno parlato in condizione di anonimato.

A guidare i cambiamenti sono i funzionari del ministero delle finanze cinese, che intende spostare i finanziamenti del governo verso altri settori come i semiconduttori. Il ministero delle finanze e il ministero dell'industria non hanno risposto alla richiesta di un commento.

Gli aiuti statali hanno sostenuto i produttori cinesi di veicoli elettrici a migliorare i prodotti e aumentare le vendite, tra cui BYD e Nio. Anche i fornitori cinesi di tecnologia per gli electric vehicles sono stati incoraggiati. Il produttore di batterie CATL è diventato uno dei principali produttori di batterie al mondo, competendo con players affermati come Panasonic e LG Chem.

Tesla, il principale produttore di veicoli elettrici, è il principale generatore di credito green in Cina, secondo il MIIT. Tesla ha riferito di aver ricevuto 1,58 miliardi di dollari nel 2020 dalle vendite di crediti a livello globale.

Le aziende automobilistiche sotto pressione includono Geely, SAIC (il gruppo automobilistico cinese protagonista di una joint venture con General Motors) e la partnership di Daimler e BAIC.

Geely, Daimler e General Motors hanno comunicato a Reuters che gestiranno i crediti tra diverse joint ventures e rispetteranno le regole espandendo la produzione di veicoli elettrici nei prossimi anni.

Il presidente di Geely, An Conghui, ha affermato di essere conforme grazie ai crediti di rollover degli anni precedenti e ai nuovi modelli elettrici, e di non aver bisogno di acquistare crediti da società esterne.

Daimler e GM hanno entrambi affermato di aver pianificato l’espansione della gamma di veicoli elettrici in Cina.

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