La settimana che verrà. Tensioni sul dollaro

Il crollo di Wall Street minaccia i consumi USA, mentre il deficit cresce e il dollaro si indebolisce. La Fed valuta tagli ai tassi, mentre emergono sfide per il ruolo globale della valuta americana.

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Quali possibili conseguenze avrà il recente crollo di Wall Streetsull'economia statunitense? Si parte dall'intervista di Donald Trump a Fox News, in cui il presidente ha dichiarato che, nel breve termine, la sua amministrazione non interverrà per arginare l’instabilità dei mercati, puntando piuttosto su strategie di medio periodo. Questo ha sollevato timori sui consumi, poiché una parte significativa della ricchezza americana è investita in borsa: il 67,9% delle famiglie USA possiede azioni, direttamente o tramite fondi. Il calo del mercato potrebbe ridurre la spesa dei consumatori, un effetto amplificato dal fatto che il 10% più ricco della popolazione rappresenta il 50% della spesa complessiva.

L'attenzione si sposta poi sul deficit degli Stati Uniti, che continua a crescere, raggiungendo un disavanzo vicino al 7% del PIL. La discussione include dati economici chiave, come l’indice del sentiment dei consumatori, crollato a 57,9 punti rispetto ai 63 previsti, e il Dollar Index, che mostra un indebolimento della valuta statunitense. Questo calo del dollaro potrebbe derivare dalle politiche di Trump, che ha espresso l’intenzione di non sostenerne il valore, e dalla crescente attrattività dei titoli di Stato europei, in particolare tedeschi, che stanno offrendo rendimenti più alti, spingendo gli investitori a spostare i capitali dall’America all’Europa.

Si tocca anche il ruolo del dollaro come valuta di riserva globale, con la Cina e l’Arabia Saudita che iniziano a utilizzare lo yuan per le transazioni petrolifere, una potenziale minaccia alla supremazia del dollaro nei mercati internazionali. Infine, si accenna alle prossime decisioni della Federal Reserve, con una crescente probabilità di un taglio dei tassi di interesse già a maggio, e ai principali dati economici attesi per la settimana, tra cui le vendite al dettaglio, la manifattura dello Stato di New York e le nuove costruzioni abitative, che offrono indicazioni sull’andamento dell’economia USA.

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