La settimana dell’inflazione Usa


Domani i dati sull’andamento dei prezzi americani, atteso un deciso calo dall’8,5% all’8%. La Fed proseguirà sulla strada dei rialzi il 21 settembre, ma non sarà indifferente al dato macro. Va a centro la controffensiva Ucraina.


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Se la settimana scorsa è stata quella delle conferenze, con la riunione della Bce e le dichiarazioni di Powell questa sarà la settimana dei dati. Sia la Lagarde che il numero uno della Fed hanno confermato una lotta dura all’inflazione ma, anche di “dipendere dai dati” quali quelli dell’inflazione, in primis.

E domani il dato sull’andamento dei prezzi Usa attesi in calo all’8% dall’8,5% potrebbe far tirare un sospiro di sollievo ai mercati. A questo si aggiungono buone notizie sul fronte guerra, con la controffensiva Ucraina che va a segno e costringe i russi alla ritirata in alcune aree strategiche. Vedremo la reazione russa e ancora, potrebbero arrivare buone indicazione sul fronte dei prezzi del gas.

Ricordiamo che sono chiuse per festività le borse di Hong Kong, di Shanghai, di Shenzen, di Taipei e di Seul.


Nikkei di Tokyo +1%, con i titoli del settore viaggi e spostamenti in luce grazie alle nuove indiscrezioni su un ammorbidimento delle regole anti contagio ancora in corso.

Indicazioni positivi dai future europei con il derivato sull’Euro Stoxx 50 che guadagna lo 0,7%.

Inflazione

Una serie di rapporti sull'indice dei prezzi al consumo (CPI) per agosto sono attesi questa settimana. L'India pubblica il suo rapporto sull’inflazione lunedì, Germania, Spagna e Stati Uniti tutti rilasciano martedì, il Regno Unito mercoledì, la Francia giovedì e l'Italia e l'Eurozona nel suo insieme rilasciano il loro venerdì.

I rapporti sull'indice dei prezzi alla produzione (PPI) dovrebbero essere pubblicati anche da Giappone, Svizzera (martedì), Regno Unito (mercoledì) e Stati Uniti.

Le aspettative sono di un calo dell'inflazione negli Stati Uniti, con un CPI core mese su mese previsto allo 0,3%, corrispondente al numero del mese scorso; questo segnerebbe le letture consecutive più basse dallo scorso autunno. Il cpi principale dovrebbe scendere allo -0,1%, poiché il calo dei prezzi del gas continua a ridurre la pressione sull'inflazione. Il PPI core dovrebbe essere dello 0,3%, in aumento rispetto allo 0,2% del mese scorso, mentre anche il numero PPI principale dovrebbe essere -0,1%.

Queste aspettative sono abbastanza diverse in Europa; si prevede che il Regno Unito vedrà una crescita del Cpi core mese su mese dello 0,8%, un aumento significativo, mentre Il Cpi principale dovrebbe aumentare di un altro 0,6%. Si prevede che l'Eurozona vedrà un aumento dello 0,5% nel numero di CPI core, un salto rispetto alla cifra rivista del mese scorso dello 0,1%. Lo stesso è previsto per il Cpi principale, poiché i prezzi dell'energia continuano a incombere con il cambio delle stagioni.


I future di Wall Street sono piatti. L’indice S&P500 ha chiuso venerdì in rialzo dell’1,5% a 4.070 punti. Grazie al rimbalzo avviato da quota 3.900 punti, l’indice di riferimento di Wall Street ha chiuso la settimana con un rialzo del 2,5%: la precedente settimana si era chiusa con un calo di oltre il 3%.


I macroeconomisti sono convinti che un dato sull’inflazione Usa all'8% non cambierà la traiettoria del rialzo dei tassi della Fed che il 21 settembre dovrebbe optare per un aumento di 75 punti base, ma è certo che lo segnerà successivamente o in caso di cali marcati sotto l’8%.

Tassi e commodity

Il Treasury Note a dieci anni tratta a 3,32%. Bund a 1,70%.

L’Euro rialza la testa sul dollaro, a 1,008. Larry Summers, economista Usa molto ascoltato, ha dichiarato di prevedere un dollaro sempre più forte a livello mondiale, grazie all’indipendenza energetica degli Stati Uniti.

Petrolio WTI -1,7% A 85,3 dollari il barile. Brent a 91,6 dollari.

Tra i singoli titoli a Piazza Affari

Deutsche Bank taglia il target price su Davide Campari a 10,25 euro.

Dopo la procedura di sell-out, Bper ha raggiunto il 96% del capitale sociale di Carige. Il delisting delle azioni della banca ligure è previsto a partire dalla seduta del 20 settembre.

Avio ha registrato una flessione dell'Ebitda adjusted del 46% nel primo semestre dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2021 riportando un margine operativo lordo adjusted di 5,6 milioni di euro. Il gruppo ha rivisto al ribasso parte della guidance per riflettere il mutato scenario energetico in Italia e in Europa.

Nel primo semestre Landi Renzo ha registrato un fatturato pari a 144 milioni di euro, in crescita del 50,5% rispetto ai 96 milioni di euro del corrispondente semestre dell'anno scorso. A parità di perimetro il fatturato è aumentato del 12%.

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