La stretta è finita, prosegue la festa dei bond


A fronte di un altro forte calo dei tassi di mercato, le azioni si sono mosse poco anche ieri, l’S&P500 ha registrato un modesto +0,1%. Le indicazioni arrivate ieri da alcuni membri del board della Federal Reserve, in particolare Christopher Waller, hanno indebolito ulteriormente il dollaro e portato su l’oro, a un passo dai record.

Oggi arrivano le prime indicazioni sull’inflazione in Europa, inizia la Spagna, poi c’è la Germania, domani il dato complessivo dell’eurozona. Il falco Nagel avverte, non provate a pensare di abbassare i tassi.

Rimbalza il petrolio, domani si riunisce l’Opec+

Ieri Inwit ha chiuso in rialzo del 3,5%: un sito inglese ha parlato di offerta in arrivo.


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Le indicazioni sulla fine della stretta monetaria arrivate ieri da alcuni membri di peso della Federal Reserve hanno spinto in secondo piano il preoccupante esito dell’asta dei 39 miliardi di dollari di Treasury a sette anni. Anche se il terzo collocamento di carta di debito degli Stati Uniti è stato portato a termine con qualche difficoltà di assorbimento, il mercato si è lasciato guidare dall’aspettativa di tassi fermi il 13 dicembre, prossima riunione del Federal Open Market Committee. Per il primo taglio tassi non c’è da attendere molto, i più ottimisti lo vedono arrivare a marzo del 2024.

Il tasso di rendimento del Treasury Note a dieci anni è stamattina a 4,29%, da 4,40 del giorno prima: all’inizio di questo mese di spettacolari performance per i bond, il tasso era intorno al 5%.

Il mercato azionario degli Stati Uniti ha chiuso in lieve rialzo, Nasdaq +0,3%, S&P500 +0,1%.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità.

FED

Tre membri del board sono intervenuti ieri, tra questi, il governatore Christopher Waller. Nelle osservazioni intitolate "Something Appears to Be Giving" e preparate per essere pronunciate all'American Enterprise Institute, Waller ha affermato che i recenti dati economici indicano che gli Stati Uniti stanno finalmente iniziando a registrare un raffreddamento del mercato del lavoro, un rallentamento della spesa dei consumatori e una significativa moderazione dell'attività economica. Si tratta di segnali fondamentali che indicano che la politica monetaria restrittiva della Fed sta funzionando in modo appropriato e che l'inflazione continua a muoversi nella giusta direzione, anche se gradualmente.

INFLAZIONE IN EUROPA

Alle 14 escono i prezzi al consumo in Germania, il consensus si aspetta +2,9% per il dato armonizzato UE, dal +3% del mese precedente. 'Sarebbe prematuro abbassare i tassi a breve o anche solo ipotizzarlo”, ha detto ieri il presidente della Bundesbank Joachim Nagel parlando a Nicosia. "Non è solo il livello dei tassi di interesse che conta per l'orientamento monetario - ha spiegato il banchiere centrale - ma anche le aspettative sul futuro andamento dei tassi di interesse. L'effetto principale dell'inasprimento della politica sull'inflazione deve ancora manifestarsi”. Secondo Nagel inoltre "anche se l'inflazione è scesa significativamente nei mesi scorsi, non possiamo dare per scontato che questa discesa continui". A suo parere "gli effetti disinflazionistici del calo dei prezzi dell'energia si sono dispersi e siamo ancora molto distanti dal nostro target. E ci aspettiamo una strada dissestata, con un saliscendi dell'inflazione nell’immediato futuro”.

Gli avvertimenti da falco non hanno lasciato più di tanto il segno, ha prevalso, anche sul BTP, il traino degli Stati Uniti. Il decennale si è portato a 4,24%.

BOND AZIENDALI

E’ un buon momento per le obbligazioni governative, dall’inizio del mese il future del Bund tedesco a dieci anni guadagna il 2,2%. Secondo Howard Woodward, credit analyst di T. Rowe Price è un buon momento anche per obbligazioni societarie europee investment grade. I rendimenti di questo aggregato, “sono interessanti sia in termini assoluti sia in termini relativi rispetto ai titoli di Stato - si legge nella nota di ieri - ad esempio, gli investitori potrebbero guadagnare potenzialmente lo 0,5% in più investendo in obbligazioni societarie in euro rispetto ai titoli di Stato italiani a cinque-sette anni”. L’analista del credito calcola che il rendimento medio offerto dai bond corporate europei di alta qualità è del 4,4%, il livello più alto da gennaio 2012. 

EURO E ORO

L'euro ha toccato in corso di giornata quota 1,1 contro il dollaro, segnando i livelli più alti da agosto. Dall'inizio di ottobre, il momento di maggiore debolezza recente a un rapporto di cambio di 1,047, l'euro ha recuperato contro il biglietto verde il 5%.

Ma anche l’oro prosegue la sua corsa: sui mercati europei è salito di oltre l'1% fino a 2.044 dollari all'oncia. Il massimo storico per il metallo prezioso è a 2.075 dollari, un valore toccato nell'agosto 2020.

ASIA

Penalizzata dalla forza dello yuan, la borsa del Giappone si avvia a chiudere in ribasso dello 0,2%.

In forte calo l’Hang Seng di Hong Kong , -2,3%. La società cinese delle consegne, Meituan perde l’11%. Il titolo tocca i minimi dallo scoppio della pandemia dopo le indicazioni caute sull’andamento del fatturato nel trimestre in corso.

Ha chiuso in rialzo la borsa di Sidney. In Australia, l’inflazione ha rallentato il passo più del previsto in ottobre, attestandosi al 4,9% rispetto al 5,2% atteso dagli economisti intervistati da Reuters. Il tasso è stato inoltre inferiore al 5,6% registrato a settembre. Il tasso di inflazione complessivo si è attestato al 4,8%, il livello più basso dal gennaio 2022.

BOND AZIENDALI 2

E’ un buon momento per portarsi a casa i maxi-rendimenti presenti nel settore high yield dei bond corporate. “Siamo, infatti, in un contesto di yield altissimi e di massima incertezza macroeconomica, il momento migliore per investire nel credito - afferma Alessandro Pellegrino, credit portfolio manager di Arcano Partners in una nota di inizio settimana - Prevediamo che i tassi rimarranno relativamente elevati più a lungo e pertanto ci aspettiamo rendimenti a singola cifra elevati nell’high yield. Inoltre, rispetto ai fondamentali, la leva finanziaria di queste società è in linea o addirittura leggermente inferiore ai livelli pre-pandemia, con una copertura degli interessi a livelli simili o superiori. Gli spread creditizi sono solo leggermente superiori alle medie storiche - se li confrontiamo con il Bund a 5 anni (Bob) - e quindi restano un punto di ingresso ancora favorevole”.

Pellegrino segnala che i rischi di default nel segmento a ratiung B, “sono bassi nel breve termine (2% di default nel 2008-2009) ed è un mercato su cui si stanno avendo diversi upgrade. Diverse società con merito di credito BB, da Accor a Nexans, a Dufry, a Birkenstock, Lufthansa e l’italiana WeBuild stanno andando verso il rating “investment grade”: si tratta delle cosiddette “rising stars”, che oggi sono il numero più alto dell’ultimo decennio”. Tra le emissioni su cui puntare, secondo in vista del 2024, la telco Bite Goup, una delle singole B di migliore qualità in Europa, ma anche Worldpay, una doppia B sottovalutata dai fondamentali solidi”.

PETROLIO

Ieri il Brent ha chiuso in rialzo, stamattina tratta a quasi 82 dollari il barile.

Domani si riuniranno i membri del maggiore cartello petrolifero esistente, l’OPEC+. Il tema in discussione sarà certamente il recente calo delle quotazioni dei benchmark petroliferi - WTI e Brent - che sono scesi al di sotto dei livelli precedenti al conflitto in Medio Oriente. “E’ probabile che Arabia Saudita e Russia decidano, congiuntamente, di estendere il proprio taglio volontario alla produzione - attualmente pari a un milione di barili al giorno - prorogandolo almeno fino alla primavera del 2024”, afferma Giacomo Calef, Country Manager Italia, NS Partners, in una nota.

TITOLI

Telecom Italia. I legali di Vivendi stanno continuando a lavorare sul ricorso contro la decisione di TIM di vendere la rete fissa del gruppo. Lo dicono due fonti a conoscenza della situazione, aggiungendo che il ricorso sarà presentato entro dicembre.

Leonardo. Il governo spagnolo ha approvato due prestiti per un totale di 3,15 miliardi di euro a un consorzio che sviluppa jet da combattimento nell'ambito del programma internazionale Eurofighter.

A2A “non è più una multiutility, ma un gruppo nazionale: deve consolidare la sua posizione e continuerà a investire in rinnovabili”. E’ quanto dichiarato ieri sera in un colloquio con Radiocor, dal presidente Roberto Tasca, già assessore al Bilancio del Comune meneghino e Professore ordinario all’Università di Bologna. “Non vedo spazi per fusioni tra simili, però abbiamo il dovere di porci obiettivi di crescita”, prosegue, sottolineando che l’obiettivo del suo mandato è “far funzionare bene il cda, cosa che in parte è assicurata dai suoi componenti: sono contento di avere avuto la fiducia di entrambi i sindaci, in particolare di Laura Castelletti per Brescia, di Beppe Sala pensavo di averla per motivi storici”.

Iveco è stato scelto come principale fornitore del programma di trasporto scolastico brasiliano per le aree rurali e fornirà fino a 7.100 mezzi in due anni per un valore di 3,1 circa 580 milioni di euro.

Maire Tecnimont ha provveduto al rimborso anticipato integrale del prestito obbligazionario “165,000,000 Fixed Rate Senior Unsecured Notes due April 2024” con conseguente delisting delle relative obbligazioni.

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