La tregua Israele-Iran fa bene a Wall Street

La tregua Israele-Iran fa bene a Wall Street

I future azionari indicano una possibile apertura positiva per i principali indici della Borsa di New York anche se si sono diffuse voci di ulteriori attacchi tra i due Paesi in guerra.

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Wall Street oggi

L’accordo sul cessate il fuoco spinge Wall Street verso un’apertura di seduta sopra la parità, anche se le ultime notizie di possibili nuovi attacchi incrociati tra Israele e Iran mantiene un’ombra di incertezza sui mercati.

L’effetto di una possibile pausa al conflitto, comunque, mantiene in verde i future sul Nasdaq, in crescita dell’1% quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni della Borsa di New York, con i contratti sullo S&P500 (+0,80%) e quelli sul Dow Jones in scia.

Il ritorno della modalità risk-on porta il dollaro a scendere, con il cross EUR/USD a 1,1608, ai massimi dal settembre 2021, l’oro a cedere oltre l’1% (future a 3.333 dollari l’oncia), e il Bitcoin a salire (+3,50%) fino a 105.250 dollari.

Ancora in picchiata i prezzi del petrolio, in calo del 4%: Brent a 67,60 dollari e greggio WTI a 65,60 dollari al barile.

Il giallo sul cessate il fuoco

L’appello di Donald Trump alla tregua ha rappresentato una brusca inversione di tendenza sui mercati dopo che gli Stati Uniti avevano bombardato i siti nucleari iraniani durante il fine settimana e l'Iran reagiva lanciando missili contro una base statunitense in Qatar. Alcune ore dopo la dichiarazione di cessate il fuoco, però, il ministro della Difesa israeliano Israel Katz affermava che alcuni missili iraniani erano stati lanciati in violazione dell'accordo e ha ordinato all'esercito di colpire Teheran in risposta. L'Iran ha smentito di aver violato il cessate il fuoco.

Israele avrebbe poi reagito e Trump ha gli ha ordinato di interrompere il lancio di bombe sull'Iran, definendolo una "grave violazione" del fragile cessate il fuoco tra i due Paesi annunciato poche ore fa.

Pochi istanti prima, Trump aveva detto ai giornalisti di credere che sia Israele che l'Iran avessero violato il cessate il fuoco, ma di credere che la fragile tregua, già in fase di test, avrebbe retto. "Penso che l'abbiano violata entrambi", aveva detto Trump. Ma alla domanda se il cessate il fuoco si stesse rompendo, Trump ha risposto "Non credo".

Scenari futuri secondo gli analisti

"Gli investitori hanno per lo più fatto spallucce di fronte a quello che sembrava apparentemente un evento geopolitico molto importante e coloro che hanno mantenuto i nervi vendite e si sono trattenuti dal de-risking hanno finora avuto ragione", secondo Kenneth Broux, responsabile della ricerca corporate FX e tassi presso Société Generale.

"Se il cessate il fuoco reggerà – e non c'è garanzia che lo farà – sarà senza dubbio accolto positivamente dai mercati, poiché ridurrà marginalmente l'incertezza", spiega Daniel Murray, amministratore delegato di EFG Asset Management in Svizzera. Il calo dei prezzi del petrolio ridurrà la pressione inflazionistica e "contribuirà anche a sostenere l'andamento dei consumi e, di conseguenza, la crescita complessiva".

"Gli investitori sono stati molto propensi a porre fine al conflitto tra Israele e Iran, scegliendo di tralasciare qualsiasi preoccupazione sulla direzione che l'Iran potrebbe seguire oltre il brevissimo termine", evidenzia Sean Callow, analista senior di InTouch Capital Markets.

Se la crisi dovesse rientrare, “torneremo a una visione più ampia, e cioè a parlare di dazi e crescita", prevede Mislav Matejka, responsabile della strategia azionaria globale di JPMorgan Chase & Co., che aggiunge "penso che sia prematuro credere che i dazi siano stati completamente digeriti e che l'inflazione non si riprenderà affatto".

Fed pronta ai tagli

Dal fronte Federal Reserve, oggi sono attese le dichiarazioni del Presidente Jerome Powell, in agenda alle ore 16 italiane. Nel corso della giornata sono previsti interventi di altri membri della banca centrale, tra cui Michael Barr e il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari.

Intanto, le parole degli altri membri dell’istituto centrale hanno mostrato una certa preoccupazione nel dare segnali di un imminente taglio dei tassi di interesse.

La vicepresidente per la supervisione, Michelle Bowman, ieri affermava che il momento dell’allentamento monetario si stava avvicinando, poiché i rischi per il mercato del lavoro potrebbero essere in aumento.

Venerdì il membro del consiglio della Fed, Christopher Waller, spiegava che avrebbe preso in considerazione un taglio dei tassi nella riunione del 29-30 luglio.

I mercati stimano ancora solo il 22% circa di probabilità che la Fed tagli i tassi nella prossima riunione, ma un taglio a settembre è quasi scontato.

Notizie societarie e pre market USA

Ford (+0,30%): sta richiamando 132.914 SUV Aviator negli Stati Uniti perché alcune parti, tra cui le barre dei finestrini posteriori, potrebbero staccarsi a causa di un'insufficiente ritenzione adesiva, secondo quanto comunicato oggi dalla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA).

Uber Technologies (+3%): ha avviato il servizio di ride-hailing autonomo ad Atlanta insieme a Waymo di Alphabet, dopo aver offerto il servizio ad Austin, in Texas, da marzo.

AI Super Micro Computer (+2%): ha annunciato il prezzo dell'offerta di obbligazioni convertibili a 5 anni allo 0% per 2 miliardi di dollari, pari a 55,20 dollari, il 35% in più rispetto all'ultima chiusura del titolo.

Raccomandazioni analisti

Meta

Bernstein: buy e prezzo obiettivo confermato a 700 dollari.

Nike

UBS: neutral e target price sempre a 56 dollari.

Micron Technology

Bernstein: neutral e prezzo obiettivo aumentato da 120 a 140 dollari.

Electronics Arts

Roth Capital Partners: buy e target price incrementato da 175 a 185 dollari.

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