La variante Delta spaventa i mercati.


Neanche la revisione della Bce, più aperta alle fluttuazioni sul target di un'inflazione attorno al 2% e non sotto al 2%, riesce a immunizzare i mercati dai timori della nuova variante.

Maggiore preoccupazione per i mercati asiatici dove il numero dei vaccinati è ancora basso e i vaccini utilizzati hanno scarsa efficacia.


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Future europei in calo

La variante Delta spaventa i mercati soprattutto i Paesi asiatici, con meno vaccinati o con vaccini, come il cinese sinovac, con scarsa efficacia.

Il Nikkei di Tokyo segna un -1,7%. Il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen perde l’1%. L’indice MSCI Asia Pacific, è in calo dell’1,5%.

Non sono immuni nemmeno i mercati occidentali con il forte calo ieri dell’Europa nonostante la revisione strategica della Bce che più di così non poteva fare.

Wall Street, ieri ha chiuso in ribasso dello 0,9% con l’indice S&P500: stamattina i future sono in lieve calo.

La stampa finanziaria Usa, nella notte ha riportato, in ogni modo, la notizia secondo cui Pfizer chiederà il via alla Food&Drug Administration, alla terza dose del suo vaccino prodotto con BionTech. Gli studi clinici condotti nelle ultime settimane hanno mostrato che un richiamo supplementare è in grado di rafforzare di parecchio le difese contro il coronavirus.

Le Authority competenti stanno verificando i benefici di una terza dose.

Non ha aiutato i mercati nemmeno la revisione della strategia da parte della Bce, al lavoro da un anno e mezzo, che ha portato intorno al 2% e non sotto l'obiettivo per l'inflazione della zona euro e introdotto maggior peso al tema del cambiamento climatico, anche per le valutazioni di politica monetaria.

Intorno al 2% significa che si guarderà al medio periodo e che sforamenti sono accettati.

DATI MACRO

Oggi la produzione industriale italiana reduce da un +1,8% ad aprile, dovrebbe registrare un +0,3% coerente con la ripresa registrata lo scorso anno dopo il rallentamento dei lockdown.

In agenda alle 10, il dato Istat sarà seguito un'ora dopo, alla Camera, dalla presentazione del rapporto annuale 2021 sulla situazione del paese a cura dell'istituto centrale di statistica.

Sempre alle 11, da Istat, la nota sulla congiuntura relativa al bimestre maggio/giugno.

BOND

Spread Italia-Germania a 10 anni a 107 centesimi con il rendimento del nostro Btp 2031 a 0,76%

Sul primario il Tesoro offrirà 7,5 miliardi di Bot a 12 mesi, poco meno dei 7,77 miliardi in scadenza. Ieri sera sul mercato grigio l’obbligazione, 14 luglio 2022 offriva un rendimento in area -0,465%, da mettere a confronto con -0,49% del collocamento di metà giugno.

Sempre sul fronte del primario, ieri sera a mercato chiuso via XX Settembre comunicava che nell'asta a medio e lungo termine di martedì 13 verrà offerto un importo massimo di 9 miliardi di euro spalmato sui Btp a tre, sette e 15 anni.

Nel dettaglio, il nuovo tre anni 15 agosto 2024 (cedola zero) è offerto per 4-4,5 miliardi insieme alla quinta tranche del sette anni 15 luglio 2020 (2,25-2,75 miliardi) e alla quarta riapertura del 15 anni marzo 2037 (1,25-1,75 miliardi).

Il decennale americano rende 1,333%, in rialzo di 0,045 rispetto alla chiusura a 1,288%.

DATI CINA

I prezzi alla produzione di giugno in Cina pubblicati stamattina mostrano una crescita delll’8,8% in linea con le attese del mercato e in lieve flessione dal 9% del mese precedente.

I prezzi al consumo (inflazione) si sono attestati all’1,1% sotto l’1,2% previsto e in calo dall’1,3% del mese precedente.

Su base mensile, l'incremento dei prezzi alla produzione, giudicato un anticipatore delle redditività delle imprese, è pari a 0,3% dopo il balzo di 1,6% di maggio.

FOREX

La variante Delta spaventa soprattutto i mercati asiatici dove il tasso di vaccinazioni è ancora molto modesto e la capacità di copertura del vaccino cinese è decisamente inferiore a quella occidentale.

Gli investitori scappano verso le valute rifugio più tradizionali come yen e franco.

Euro/dollaro è a 1,1832 (in calo di 0,08%); euro/yen è a 130,17 (in rialzo di 0,12%) mentre il dollaro contro yen scambia a 109,99 ( in rialzo di 0,18%).

OIL

L’economia Usa corre e brucia petrolio, con le scorte ieri scese a 445,476 milioni di barili, in calo di 6,866 milioni di barili rispetto alla settimana precedente (-3,9 milioni il consenso).

Lo ha reso noto il Dipartimento dell'Energia Usa, aggiungendo che le scorte settimanali di benzina sono state pari a 235,497 milioni di barili, 6,075 milioni in meno rispetto alla scorsa settimana (-2,1 milioni il consenso).

Le scorte di carburante raffinato si sono attestate a 138,692 milioni di barili, in aumento di 1,616 milioni di barili rispetto a sette giorni fa (+0,3 milioni il consenso).

Prosegue lo stallo delle trattative tra i membri dell’Opec+.

Il petrolio poco mosso con il Brent a 74,3 dollari il barile +0,25%.

Cambi di raccomandazione

STELLANTIS

Mornigstar conferma Buy e alza a 27,5 euro da 25

PRYSMIAN

Goldman Sachs conferma Buy con target a 32 euro da 31.

BUZZI UNICEM

Barclays alza il target price a 25 euro da 24.

CUCINELLI

Jefferies alza il target a 45 da 40 euro

SALVATORE FERRAGAMO

Goldman Sachs boccia il titolo a sell da Neutral con target a 16,6 euro da 18,2

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