La variante Omicron fa sbandare le borse

02/12/2021 07:30
La variante Omicron fa sbandare le borse

Le borse dell’Asia sono contrastate ed i future di Wall Street salgono. Torna su il petrolio e scendono i beni rifugio come l’oro. Indiscrezioni su un calo della domanda di iPhone 13. Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso.

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Omicron anche negli USA, S&P500 chiude in ribasso dell’1,2%

I mercati finanziari provano a ricomporsi dopo il vuoto d’aria provocato dalla scoperta del primo caso di variante Omicron negli Stati Uniti: il Centers for Disease Control and Prevention ha comunicato che un californiano tornato dal Sudafrica il 22 novembre è risultato positivo. Tutte le persone con le quali è venuto in contatto sono risultate negative. La notizia ha provocato un repentino cambio del sentiment, l’indice S&P500 ha cambiato verso, chiudendo in ribasso dell’1,2% (stava guadagnando circa l’1,7%). Per trovare un dietro front di questa dimensione, si deve andare indietro di circa un anno, a conferma del fatto che le notizie riguardanti l’ultima variante del virus sono in grado di provocare dei piccoli tsunami di volatilità. In Sudafrica, il paese più colpito, i nuovi positivi al virus, in tutte le sue varianti, si sono raddoppiati mercoledì rispetto a martedì, arrivando a 8.562. Le cifre in gioco, per un paese di sessanta milioni di abitanti, sono relativamente modeste, ma la proporzione dei positivi sul totale, mostra che Omicron è più contagiosa. L’OMS ha detto che la variante è già in 23 paesi, ma la diffusione non è finita qui, perché il suo livello di trasmissibilità è più alto. La scienziata capo dell’organizzazione, Soumya Swaminathan, ha detto che non ci sono evidenze di una perdita di efficacia dei vaccini con il nuovo ceppo del virus. Le autorità sanitarie australiane hanno detto stanotte che la variante sembrerebbe meno letale. In Asia stamattina, la borsa del Giappone chiude in calo dello 0,4%. Sulla parità le borse della Cina e di Hong Kong. L’indice Hang Seng Tech dove si trovano i grandi nomi della Internet Economy della Cina, è in calo dell’1%. Bilibili, il sito dello sharing dei video, perde il 6%. Alibaba -3%. Bloomberg riporta che le autorità di Pechino abbiano intenzione di rivedere le norme che permettevano alle società cinesi di quotarsi al Nasdaq. Scendono alcuni fornitori di Apple, dopo le indiscrezioni di Bloomberg su un calo della domanda di iPhone 13.Il petrolio Brent è in rialzo dell’1,4%. Sul mercato delle valute, cade la lira della Turchia: il presidente Erdogan ha licenziato il ministro delle Finanze.

Tra i titoli di Piazza Affari segnaliamo

Stellantis. Le immatricolazioni del gruppo in Italia sono scese a novembre del 33,33%, a fronte di un calo dell'intero settore del 24,63%.

STM. E’ uno dei fornitori di Apple. 

A2A e Ardian hanno esteso il periodo di esclusiva relativo al progetto di partnership nella generazione e fornitura di energia dal 31 dicembre 2021 al 31 marzo 2022.

MPS. Fitch ha confermato il rating a lungo termine 'B' modificando l'outlook a "in evoluzione" da "negativo" per tener conto di minori rischi per la prevista ricapitalizzazione, di un ritorno a una redditivita' positiva nell'anno in corso e delle misure intraprese per rafforzare i ratio patrimoniali e ridurre i rischi legali. (Full Story)

Tim. I principali sindacati del settore delle telecomunicazioni hanno avviato la procedura per convocare lo sciopero generale

Unicredit sta valutando la riduzione di 3.000 posti di lavoro attraverso uscite volontarie nel nuovo piano strategico che presenterà giovedì prossimo, riferiscono due fonti. 

Geox. Punta a raggiungere nel 2024 un fatturato superiore agli 800 milioni dai circa 600 milioni attesi nel 2021, con una crescita media annua dell'11%, e a recuperare una redditività operativa netta (Ebit margin) del 5-6% dopo il break-even raggiunto nel 2019, anno precedente la pandemia. La società presenta il piano strategico 2022-2024 agli investitori alle 14,30.

Reevo. Il Cda ha deliberato un aumento di capitale riservato ad investitori qualificati per massime 459.483 azioni a sostegno della strategia di crescita del gruppo.

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