Lagarde dopo il taglio dei tassi: “La politica monetaria sta funzionando”

Oggi la BCE ha rispettato le attese di allentamento della sua politica monetaria di 25 punti base e la Presidente ha ribadito l’approccio ai dati che Francoforte seguirà nel prossimo futuro.
Indice dei contenuti
La BCE taglia i tassi
In molti se l’aspettavano e dalla riunione della Banca centrale europea di oggi non sono arrivate sorprese: l’istituto ha ridotto i tassi di interesse di 25 punti base per la terza volta nel corso di quest’anno. La decisione è stata presa sulla constatazione che il processo disinflazionistico “è ben avviato”, spiegava la nota diffusa dall’istituto centrale, elemento confermato dal dato diffuso questa mattina che indicava un raffreddamento dei prezzi headline all’1,7%, ai minimi da tre anni e mezzo e al di sotto del target del 2% fissato da Francoforte.
Entrando nel dettaglio, l’Eurotower ha specificato che la decisione “scaturisce dalla valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell'inflazione di fondo e dell'intensità della trasmissione della politica monetaria".
Le parole di Lagarde
Insomma, la politica monetaria della BCE “sta funzionando”, sottolineava la Presidente Christine Lagarde nel corso della conferenza stampa post decisione svoltasi oggi a Lubiana, pur confermando “l’obiettivo del ritorno dell’inflazione al suo obiettivo del 2% nel medio termine” e a questo scopo l’istituto manterrà i tassi su “livelli restrittivi atti a conseguire questo scopo”.
Come al solito, Lagarde ha ripetuto anche che il consiglio non si impegna “ad alcun percorso predeterminato di riduzione dei tassi”, ma si atterrà a seguire il solito “approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione”. Insomma, verranno seguiti la valutazione delle prospettive di inflazione, compresa quella di fondo, e l’intensità della trasmissione della politica monetaria.
Previsioni sull’inflazione
La prossima riunione della BCE è prevista per il 17 dicembre, ultima dell’anno, a due mesi di distanza che permetteranno all’istituto di avere ulteriori dati su inflazione e contesto economico.
Sui livelli di prezzi, Lagarde ha spiegato di attendersi un aumento nei prossimi mesi, per poi diminuire e raggiungere l’obiettivo nel corso del prossimo anno. "L'inflazione interna resta elevata”, aggiungeva la Presidente, “in quanto i salari continuano a crescere a un ritmo sostenuto. Al tempo stesso, le pressioni sul costo del lavoro dovrebbero continuare ad attenuarsi gradualmente, in un contesto in cui i profitti ne mitigano parzialmente l'impatto sull'inflazione".
Possibile svolta
Guardando al futuro, il meeting di dicembre “sembra un possibile punto di svolta per un allontanamento dall'attuale approccio flessibile verso un impegno più deciso per un ulteriore allentamento”, secondo Henry Cook, Senior European Economist di MUFG Bank, considerando che da qui a dicembre “ci saranno numerosi dati chiave che forniranno maggiore chiarezza sulla persistenza dell’inflazione di fondo”.
“La nostra ipotesi di base è che la BCE continuerà a tagliare i tassi a ogni riunione prima di tornare a un ritmo di allentamento trimestrale, nelle riunioni di previsione, il prossimo anno, man mano che i tassi si avvicinano alle stime superiori del ‘neutrale’ e la domanda dei consumatori migliora”, prevede l’esperto.
Per ora, avvisa Cook, “flessibilità rimarrà la parola d'ordine e ci aspettiamo che i policymaker continueranno a sottolineare la loro dipendenza dai dati, cercando di minimizzare l’importanza dell'attuale accelerazione dell’allentamento”.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
