Lavoro USA, create meno buste paga non agricole del previsto

Il dato era sotto osservazione in vista della prossima riunione della Federal Reserve e i mercati continuano a scontare un taglio dei tassi di interesse da 25 punti base.
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I dati di agosto
Rallenta l’economia statunitense nel mese di agosto, dato sotto osservazione in vista della prossima riunione della Federal Reserve.
L'economia statunitense ha creato 22 mila posti di lavoro il mese scorso (buste paga non agricole), meno delle previsioni (75.000) mentre il tasso di disoccupazione è salito al 4,3% e le retribuzioni orarie sono aumentate dello 0,3% su base mensile, in linea con il dato precedente, e del 3,7% rispetto allo scorso anno.
I risultati saranno monitorati attentamente da una Federal Reserve che sembra sempre più propensa a tagliare i tassi a settembre dopo mesi di inattività. Se prima del dato odierno gli operatori stimavano una probabilità di un taglio superiore al 97,5%, secondo i dati del CME Group, le attese aumentavano fino a sfiorare il 100%.
Wall Street oggi
Dopo la diffusione del dato, i future sul Nasdaq acceleravano leggermente guadagnando mezzo punto percentuale, mentre i contratti sullo S&P500 salivano dello 0,20% e quelli sul Dow Jones continuavano a scambiare appena sotto la parità.
Il dollaro batteva in ritirata nei confronti dell’euro, con la coppia EUR/USD che saliva a 1,1733, e l’oro che balzava a 3.580 dollari l’oncia, vicina a nuovi record. Bitcoin in crescita a 112 mila dollari.
Dal fronte petrolio, il Brent e il greggio WTI scendono dell’1%, rispettivamente a 66,18 e 62,66 dollari al barile.
Difficoltà tecniche per il BLS
Prima della diffusione del dato, il Bureau of Labor Statistics (BLS) USA aveva affermato di aver riscontrato "difficoltà tecniche", anche se poi il dato era stato diffuso senza problemi.
In una dichiarazione pubblicata oggi sul suo sito web, il BLS dichiarava: "Siamo spiacenti, al momento stiamo riscontrando difficoltà tecniche. Tutti gli strumenti di recupero dati del BLS saranno disponibili non appena avremo risolto il problema".
Queste difficoltà tecniche non contribuiranno di certo a migliorare la reputazione pubblica del BLS, dopo che Trump ha attaccato duramente l'agenzia per le accuse di essere politicamente faziosa. Un'accusa fortemente contestata dagli economisti del settore privato e dagli ex funzionari del BLS nominati da entrambi i partiti.
Queste difficoltà tecniche presumibilmente non hanno nulla a che fare con la questione dell'affidabilità dei dati del BLS stessi, che già aveva incontrato difficoltà a causa del calo dei tassi di risposta di aziende e famiglie ai sondaggi che generano gli indicatori. Ciononostante, il rischio è che questa questione tecnica si aggiunga alla narrativa complessiva presentata dai critici politici dell'agenzia.
Lo stato del lavoro USA
Il rapporto arriva dopo che i dati pubblicati giovedì dall’ADP hanno mostrato che il mese scorso sono stati creati 54.000 posti di lavoro nel settore privato, mentre i dati del Dipartimento del Lavoro indicavano 237 mila domande iniziali di sussidio di disoccupazione per la scorsa settimana, il numero più alto da giugno.
"I dati sulle buste paga ADP di questa settimana, le richieste di disoccupazione settimanali e i dati JOLTS confermano la crescente previsione di un deterioramento marginale del mercato del lavoro", ha scritto ieri in una nota Jordan Rizzuto, managing partner e chief investment officer di GammaRoad Capital Partners.
"Questo rafforza ulteriormente le aspettative del mercato per un taglio dei tassi alla riunione di settembre della Fed, soprattutto alla luce dei commenti di Powell a Jackson Hole in merito alla crescente enfasi del FOMC sulle condizioni di lavoro".
"Il mercato del lavoro non sta crollando, ma non sta nemmeno ripartendo. Al contrario, la tendenza al raffreddamento lineare continua, poiché il mercato del lavoro rimane in stasi", secondo Garrett Melson, portfolio strategist di Natixis IM Solutions, aggiungendo che, “sebbene il dibattito tra 25 e 50 punti percentuali si stia riaccendendo, un maxi taglio dello 0,50% alla riunione di settembre sembra troppo".
Notizie societarie e pre market USA
Tesla (+2%): il consiglio di amministrazione ha proposto un nuovo piano di remunerazione per l'amministratore delegato Elon Musk, valutato in circa 1.000 miliardi di dollari al raggiungimento di alcuni obiettivi.
Broadcom (+3%): prevede ricavi per il quarto trimestre a 17,4 miliardi di dollari, oltre le stime di 17,01 miliardi (dati LSEG).
Mirion Technologies (+5%): entrerà a far parte dell'indice S&P SmallCap 600 e ieri ha completato l'acquisizione di GMS. Lululemon Athletica (-19%): ha tagliato per la seconda volta consecutiva le previsioni sugli utili annuali: prevede un utile annuo per azione compreso tra 12,77 e 12,97 dollari, in calo rispetto ai precedenti 14,58-14,78 dollari.
Raccomandazioni analisti
Apple
MoffettNathanson Research: neutral e prezzo obiettivo aumentato da 139 a 225 dollari.
Alphabet
UBS: neutral e target price incrementato da 202 a 237 dollari.
Argus: neutral e prezzo obiettivo alzato da 220 a 265 dollari.
Nvidia
First Shanghai: buy e target price salito da 170 a dollari.
Broadcom
Truist Securities: buy e prezzo obiettivo aumentato da 295 a 365 dollari.
Walmart
UBS: buy e target price confermato a 110 dollari.
McDonald’s Corporation
BMO Capital: buy e prezzo obiettivo alzato da 350 a 360 dollari.
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