Lazard Asset Management non aderirà all’Opa di Gavio-Ardian su Astm
Lazard Am (5,5% di Astm) non aderirà all’offerta, giudicando il prezzo offerto inferiore al valore intrinseco della società. Già la scorsa settimana alcuni fondi rappresentati da Assogestioni avevano ritenuto il prezzo dell’Opa non adeguato. Intanto, sempre sul fronte autostradale, si segnala la decisione del consorzio formato da Cdp, Blackstone e Macquarie di incrementare l'offerta per Aspi rigettata da Atlantia.
Lazard: prezzo per azione inferiore fino al 40% rispetto al valore intrinseco
Al via le defezioni dall’Opa, finalizzata al delisting, lanciata il 22 febbraio scorso da Nuova Argo Finanziaria (partecipata al 60% da Gavio e al 40% da Ardian) sul 47,6% non posseduto di Astm.
A negare la propria adesione all’offerta Lazard Asset Management che detiene una partecipazione pari al 5,5% del gestore.
Secondo quanto riportano fonti di stampa, citando una lettera inviata ad Astm, Lazard indica il prezzo per azione offerto dalla cordata Gavio-Ardian inferiore al valore intrinseco della società, fino al 40% più alto rispetto alla proposta effettuata dalla cordata.
Le premesse
Già la scorsa settimana in un articolo sul quotidiano MF era emerso il prezzo dell’Opa non fosse ritenuto adeguato da alcuni fondi rappresentati da Assogestioni. L’offerta è stata promossa da NAF2, veicolo controllato al 100% da Nuova Argo Finanziaria a un prezzo di 25,6 euro per azione con un premio del 28,8% sul prezzo dell’ultima chiusura (quella del 19 febbraio scorso) e del 36,3% sulla media degli ultimi sei mesi, per un controvalore di circa 1,7 miliardi di euro. Da oltre un anno, però, le azioni Astm risultano depresse a causa della crisi sanitaria, e il titolo a luglio 2019 aveva raggiunto il picco di oltre 31 euro.
Oggi Gavio e Ardian, insieme, detengono il 51% di Astm (con il 55,2% dei diritti di voto), il 5,5% è in mano alla banca d’affari Lazard (contraria all’offerta), il 7,6% in azioni proprie e il resto (35,8%) flottante. Le condizioni di efficacia dell’operazione prevedono il raggiungimento del 90% di controllo incluse le azioni proprie. Tale condizione è tuttavia rinunciabile a patto che l’offerente raggiunga comunque i 2/3 del capitale sociale di Astm.
Il titolo non sembra subire il diniego di Lazard all’operazione e alle 12 scambia in territorio positivo in lieve rialzo dello 0,24% a 25,40 euro. Banca Akros ha ridotto il rating a neutral da buy, riducendo il target price a 25,6 euro (in linea con il prezzo dell’Opa) da 26 euro. Gli esperti si attendono dati 2020 deboli alla luce del calo del traffico.
Atlantia, Cdp rilancia su Aspi
Intanto, sempre sul fronte delle infrastrutture autostradali si segnala la decisione del consorzio formato da Cassa Depositi e Prestiti, Blackstone e Macquarie di incrementare l'offerta per Autostrade per l'Italia, controllata all'88% da Atlantia. La nuova proposta valuterebbe il 100% di Aspi tra 9,2 e 9,3 miliardi, rispetto alla precedente offerta di 9,1 miliardi rigettata dalla holding.
La trattativa è aperta il termine, fissato al 16 marzo, potrebbe essere prorogato. Nel frattempo, le azioni Atlantia scambiano in progresso dell’1,45% in area 16,11 euro, a fronte del +0,3% del Ftse Mib.
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