Le banche centrali allentano la presa

A sorpresa, stanotte la Banca del Giappone ha avvertito che sarà più flessibile sul controllo della curva dei tassi. Ieri la BCE ha parlato della possibilità di uno stop, o almeno di una pausa, alla stretta monetaria. Le banche centrali sembrano volersi mettere da parte, prendono la scena le società. Stamattina Eni alza le stime sulla parte Gas. Lottomatica alza le stime. Grossa operazione nel lusso.
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La frenata di Wall Street nella seconda parte della seduta dovrebbe pesare stamattina sulle borse dell’Europa, il future del Dax di Francoforte perde lo 0,1%, ieri l’indice di riferimento del mercato azionario della Germania ha guadagnato l’1,7%.
La possibilità di uno stop alla stretta monetaria arrivate ieri dalla BCE hanno innescato il rally.
Il Ftse Mib di Milano è salito del 2,1% a 29.597 punti, nuovo massimo di lunghissimo periodo.
La borsa degli Stati Uniti aveva aperto in rialzo, il Dow Jones sembrava indirizzato alla sua quattordicesima seduta consecutiva in positivo. Ma nelle ultime ore della seduta, i movimenti del mercato delle obbligazioni hanno tirato giù anche le azioni.
Il Treasury Note a dieci anni, salito a 4,02% dal 3,88% del giorno prima, ha messo a segno la variazione giornaliera più ampia da settembre. Il differenziale tra il dieci anni ed il due anni si è portato a -89 punti base.
I mercati finanziari, soprattutto quelli dei bond, hanno preso atto delle indicazioni arrivate dai dati macroeconomici. Il Pil degli Stati Uniti è cresciuto del 2,4% nel secondo trimestre, in accelerazione dal +2% del primo trimestre. In giugno gli ordini di beni durevoli sono saliti del 4,/%, dal +2% del mese prima. Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono scese sui minimi da febbraio.
L’assenza di segnali di recessione rende meno probabile lo stop alla politica monetaria restrittiva, del tutto improbabile un taglio del costo del denaro più avanti l’anno prossimo.
Il Dow Jones ha chiuso in ribasso dello 0,7%, il Nasdaq ha perso lo 0,6%.
Nella prima parte della seduta, Meta, Alphabet e parecchi membri dell’S&P500 avevano toccato i massimi di medio-lungo periodo.
Salgono le borse della Cina. Hang Seng di Kong +1%. CSI300 dei listini di Shanghai e Shenzen +1,5%. L’agenzia di stampa Xinhua ha dato conto ieri sera di quanto è emerso in un convegno organizzato dalla lobby delle società immobiliari: il ministro della casa dello sviluppo urbano e rurale ha affermato che dovrebbero essere riviste le regole sull’acconto che gli acquirenti della prima casa devono depositare al momento dell’acquisto.
GIAPPONE
La Banca del Giappone ha dichiarato venerdì che consentirà una "maggiore flessibilità" nel controllo dei rendimenti obbligazionari mentre ha alzato le previsioni di inflazione per l'intero anno al 2,5% rispetto alla precedente stima dell’1,8%. I rendimenti dei titoli di stato a 10 anni continueranno a "fluttuare nell'intervallo di circa 0,5 punti percentuali in più e in meno rispetto al livello target, mentre condurrà il controllo della curva dei rendimenti con una maggiore flessibilità per quanto riguarda i limiti superiori e inferiori dell'intervallo come riferimenti, non come limiti rigidi", si legge nel comunicato.
Lo yen si rafforza. L’indice Nikkei di Tokyo si avvia a chiudere in ribasso dell’1,5%.
VALUTE, BOND, ORO E PETROLIO
L’euro si stabilizza stamattina a 1,09 su dollaro, dal -1% di ieri.
Il BTP ha chiuso la giornata a 4,06% di rendimento.
Oro in ripresa a 1.952 dollari, dopo il calo dell’1,3% di ieri.
Petrolio Brent a 83,8 dollari il barile.
TITOLI
Eni chiude il primo semestre 2023 con l'utile netto rettificato a 4,84 miliardi in calo del 32% rispetto allo stesso periodo del 2022 mentre nel secondo trimestre di quest'anno si e' attestato a 1,93 miliardi in regresso del 49% rispetto al secondo trimestre del 2022. L’utile operativo rettificato nei primi sei mesi del 2023 e' sceso del 27% a 8,02 miliardi mentre nel secondo trimestre di quest'anno e’ calato del 42% a 3,38 miliardi. La società rivede al rialzo le previsioni del settore Ggp (gas e gas naturale liquefatto) sull'Ebit rettificato nell'intervallo 2,7 e 3,0 miliardi nell’anno, rispetto alla previsione di 2- 2,2 miliardi e per Plenitude & Power: l'Ebitda proforma rettificato di Plenitude rivisto al rialzo a circa 0,8 miliardi rispetto alla precedente guidance superiore a 0,7 miliardi.
Lottomatica alza le previsioni sul 2023.
Pirelli ha ritoccato al rialzo i target sul margine di utile operativo per il 2023 grazie al miglioramento del price-mix, ma ha limato quelli sui ricavi alla luce di un andamento del mercato inferiore alle attese nel secondo trimestre dell’anno. Nello specifico, si legge in una nota, il gruppo stima per l'anno un Ebit margin adjusted tra il 14,5% e un livello inferiore al 15%, rispetto alla precedente stima tra maggiore di 14% e circa 14,5% grazie al sostengo del price-mix che più che compensa l'impatto di inflazione e cambi. I ricavi sono attesi adesso tra 6,5 e 6,7 miliardi, dal precedente range stimato a maggio tra 6,6 e 6,8 miliardi di euro.
Kering, la società del lusso francese, ha raggiunto un accordo con il Mayhoola, il fondo del Qatar, controllante di Valentino, per l'acquisizione del 30% del marchio del lusso italiano per una cifra in contanti di 1,7 miliardi di euro.
Geox ha ridotto la guidance sulle vendite per il 2023 dopo una crescita marginale registrata nei primi sei mesi a causa dell'inusuale maltempo a maggio e per gli effetti dell'inflazione.
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