Le borse si lasciano alle spalle lo stress SVB


Ieri a Wall Street sono rimbalzate le banche regionali, crollate lunedì. I clienti hanno portato i loro soldi nelle banche più grandi, ma non c’è stata la corsa a chiudere i depositi, il tutto si è svolto senza panico. La Federal Reserve prepara un giro di vite sulle banche non sistemiche. Ripresa economica sempre più vigorosa in Cina. Rimbalza il petrolio. Bond, secondo il maxi gestore di Franklin Templeton, la corsa ai beni rifugio durerà pochissimo.


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L’immediato e vigoroso intervento del tridente delle autorità degli Stati Uniti ha impedito che i problemi di liquidità manifestatisi alla fine della scorsa settimana potessero assumere i contorni di uno stress finanziario generale dagli esiti potenzialmente disastrosi.

I mercati, inizialmente perplessi, o non del tutto convinti dell’efficacia dei provvedimenti d’emergenza presi da Tesoro, Federal Deposit Insurance e Federal Reserve, hanno ieri iniziato ad archiviare il tema Silicon Valley Bank e Segnature Bank. L’indice S&P500 ha chiuso in rialzo dell’1,7%, il Nasdaq del 2,1%.

Stamattina la borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve rialzo, il future del Dax di Francoforte guadagna lo 0,2%.

Il segnale più rilevante del cambio di tono è nel rimbalzo delle azioni delle banche di medie dimensioni, crollate lunedì perché si temeva che i depositanti ed i clienti potessero correre a portare i soldi in quelle più grandi e sicure.

First Repubblica Bank ha guadagnato quasi il 30%. Ancora più importante è il fatto che nel corso della giornata non ci siano stati episodi di panico della clientela. Il travaso dal medio al grande c’è stato, come si evidenzia dal fatto che nel giro di poche ore, i depositi di Bank of America siano saliti di 15 miliardi di dollari, ma è stato ordinato.

Le banche, anche grazie al fatto che la Federal Reserve ha deciso di accettare come collaterale per la fornitura d’emergenza della liquidità, anche le obbligazioni sotto la pari. In più, la banca centrale, nel comunicato, ha affermato in modo perentorio, di essere pronta ad impiegare tutti gli strumenti possibili, per evitare il propagarsi dello stress finanziario.

La Federal Reserve ha inoltre intenzione, secondo quanto riporta Bloomberg, di rivedere le regole alle quali le banche non sistemiche, quelle con asset totali sotto i 250 miliardi di dollari, devono sottostare. Si va da un innalzamento dei ratio sulla liquidità all’introduzione di stress test annuali, come avviene per le banche sistemiche.

Wall Street è già tornata ad interrogarsi sulla traiettoria dell’inflazione ed alcuni creditori di SVB, secondo quanto riferisce il Wall Street Journal, si stanno già muovendo per approfittare, in caso di dichiarazione di bancarotta, della possibilità di ottenere dal liquidatore, pezzi pregiati della banca californiana messa sotto tutela. Centerbridge Partners, Davidson Kempner Capital Management e Pacific Investment Management Co, (Pimco), secondo quanto scrive il quotidiano, hanno acquisito qualche giorno fa bond CVC ad un terzo del valore nominale. Ieri, i soggetti detentori del credito, hanno deciso di consorziarsi per avere più chance al momento dell’asta giudiziaria.

ASIA PACIFICO

Le borse dell’area seguono il rimbalzo di Wall Street. Hong Kong +1,3%, Shanghai +0,7%. Poco mosso il mercato azionario del Giappone, nel giorno della pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della banca centrale.

L'attività economica della Cina mostra segnali di ripresa nei primi due mesi del 2023 dopo lo stop alle restrizioni anti-Covid: le vendite al dettaglio salgono del 3,5% annuo, in linea con le attese e piu' del -1,8% di dicembre, mentre gli investimenti in immobilizzazioni crescono del 5,5% (a 5.360 miliardi di yuan, circa 800 miliardi di dollari), oltre il 4,4% atteso e dopo il 5,1% dell’intero 2022. La produzione industriale sale del 2,4% (le attese erano a +2,6%), ma accelera sul +1,3% di dicembre. Peggiora la disoccupazione urbana, ai massimi da novembre: 5,6% a febbraio da 5,5% di gennaio, con la fascia 16-24 anni salda al 18%.

MATERIE PRIME

La ripresa della Cina non sta provocando quella corsa all’acquisto delle materie prime che secondo alcuni analisti avrebbe spinto velocemente il petrolio Brent sopra i cento dollari. Stamattina, dopo due sedute di pesante ribasso, il greggio del Mare del Nord guadagna l’1% a 78,3 dollari il barile.

L’Opec + ha più o meno confermato la sua previsione sull’andamento della domanda nel 2023, il cartello, nel suo bollettino mensile, ha ritoccato al rialzo la domanda cinese ed ha leggermente abbassato la domanda in arrivo dalle economie sviluppate.

BOND

La corsa verso gli asset rifugio, obbligazioni in testa, vista dopo il crollo di Silicon Valley Bank avrà vita breve, secondo uno dei maggiori investitori europei del settore obbligazionario. 

In effetti, già ieri si è visto un ripensamento, con il BTP tornato a 4,31% di rendimento. David Zahn, responsabile per il comparto reddito fisso europeo tttdi Franklin Templeton, ha detto a Reuters che l'inflazione ancora elevata spingerà la Bce a procedere con la stretta monetaria. "Abbiamo visto in una spirale di paura e avidità", spiega Zahn che gestisce fondi per 5 miliardi di euro.

"La gente è andata nel panico", ha aggiunto facendo riferimento a quanto successo lunedì. Zahn ha detto di aspettarsi che i rendimenti delle obbligazioni della zona euro tornino sui livelli di due o tre settimane fa.

TITOLI

Telecom Italia. Il Cda dovrebbe dare oggi un primo responso alla proposta sulla rete targata Cdp-Macquarie. Secondo alcune fonti, il consiglio chiederà un miglioramento dell'offerta perchè la ritiene troppo bassa.

Intesa Sanpaolo. I depositi retail sono stabili mentre la concorrenza alimentata dall'aumento dei tassi si sta rivolgendo solamente sul segmento dei depositi corporate e quelli dei clienti particolarmente facoltosi, ha detto il responsabile tesoreria dell’istituto.

Erg ha chiuso il quarto trimestre del 2022 con 126 milioni di euro di Ebitda, in calo del 13%. Il risultato netto segna un calo del 42%. La società delle rinnovabili propone un dividendo di 1 euro, il consensus si aspettava 0,9 euro. Per il 2023, il target di Ebitda è 500-550 milioni di euro, al netto di misure straordinarie.

Juventus. La Uefa ha comunicato di aver richiesto informazioni addizionali alle autorità giudiziarie italiane a seguito dei recenti sviluppi investigativi dell'inchiesta sui conti del club. La Uefa aggiunge di non avere al momento ulteriori commenti da fare sulla vicenda.

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