Le dimissioni di Draghi e la nuova era della BCE


Oggi il Premier si presenterà alla Camera per poi rimettere il suo mandato nelle mani di Mattarella, mentre in programma ci sarà anche il meeting della Banca centrale europea con il probabile aumento dei tassi di interesse e l’annuncio dello scudo anti-spread.


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Governo al capolinea

Il Senato conferma la fiducia al governo con l’approvazione della risoluzione sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, ma si tratta solo di una vittoria apparente: tre partiti della maggioranza non hanno partecipato al voto dichiarandosi “presenti non votanti” per garantire il numero legale.

È l’epilogo dell’esperienza di Mario Draghi come Presidente del Consiglio, affossato dalle decisioni di Movimento 5 Stelle, Lega e Forza Italia.

La giornata di oggi inizierà alle 9:00 di oggi quando è stata convocata la Camera e Draghi presenterà le sue le dimissioni ufficiali, dando il via alla crisi di governo in questa torrida estate, e la palla passa ora al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Tensioni a Piazza Affari e sullo spread

Sui mercati la crisi di governo ha spinto verso il basso il Ftse Mib e l’indice principale di Milano ha chiuso con un calo dell’1,60%, mentre lo spread tra BTP e Bund terminava a 235 punti, in rialzo del 9,3%.

Dopo le vendite di ieri, oggi i future del Ftse Mib aprono intorno la parità, in ritardo rispetto agli altri indici europei come il Dax (+1%), il Cac 40 (+0,50%) e il Ftse 100 (+0,30%).

“La scelta di M5S, Lega e Forza Italia di non sostenere più il governo di unità nazionale con a capo Mario Draghi avrà conseguenze fortemente negative sull’andamento dell’azionario italiano e aumenterà le tensioni sullo spread con un forte rialzo dei rendimenti dei titoli di stato italiani”, prevede Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia.

“In merito al mercato obbligazionario, crediamo che i timori degli investitori su un lungo periodo di instabilità politica in Italia possano portare lo spread nel breve termine a 250 punti base e nel medio sui 300 pb”, aggiunge l’esperto.

Il giorno della BCE

Come uno scherzo del destino, le dimissioni del Premier arrivano nel giorno del meeting della Banca centrale europea, istituto presieduto da Draghi tra il 2011 e il 2019.

Non si tratta, però, di una riunione qualsiasi per la BCE, ma molto probabilmente inizierà una nuova era per Francoforte, quella della fine dei tassi negativi, viste le previsioni di rialzo per la prima volta da più di un decennio.

Il dubbio principale sulla scelta della BCE riguarda l’entità del rialzo, da molti previsto di 25 punti base, anche se nei giorni scorsi venivano diffuse indiscrezioni circa un aumento maggiore, pari a 50 pb.

Inoltre, si attendono le decisioni anche sul piano anti-spread, proprio quando le vicende politiche italiane aumentano le attenzioni sulla nostra politica, possibile elemento di instabilità per tutta l’eurozona.

Dopo le decisioni sui tassi attesa per le 13.45, alle 14.30 ci sarà la consueta conferenza stampa di Christine Lagarde, molto attesa.

Nel caso in cui il piano non dovesse convincere, questo “potrebbe contribuire a un ulteriore ampliamento dei differenziali di rendimento”, ipotizza Diodovich, aggiungendo che “l’uscita di Draghi aumenta le probabilità che il Governing Council possa associare al nuovo programma di acquisto titoli condizionalità più stringenti del previsto”.

Nell’attesa, l’euro guadagna leggermente nei confronti del dollaro, con la coppia EUR/USD scambiata a 1,022 (+0,42%).

Titoli da seguire a Piazza Affari

MFE-MediaForEurope: approvato un programma di riacquisto di azioni proprie per un massimo di 70 milioni di euro, da realizzarsi tra il 25 luglio e non oltre il 30 novembre.

D’Amico International Shipping: contratto firmato dalla controllata operativa D’Amico Tankers per un prestito sostenibile di cinque anni per un totale di 82 milioni di dollari finalizzato al rifinanziamento di un debito bancario con scadenza 2023.

Juventus: ha annunciato ieri sera l’acquisto delle prestazioni sportive di Gleison Bremer Silva Nascimento per un totale di 41 milioni di euro, oltre ad oneri accessori, incluso il contributo di solidarietà previsto dal regolamento FIFA, fino ad un massimo di € 3,6 milioni, a cui potrebbero aggiungersi ulteriori 8 milioni di euro al verificarsi di determinati obbiettivi sportivi e/o condizioni. Il contratto sottoscritto ha valore fino al 30 giugno 2027.

Gismondi: la società produttrice di gioielli ha comunicato un secondo trimestre 2022 caratterizzato da un fatturato gestionale consolidato totale in crescita del 39% (3.491.905 euro) rispetto allo stesso periodo del 2021 (2.506.995 euro), mentre le vendite del primo semestre sono balzate del 79,8% (7.019.219 euro) rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno (3.903.173 euro).

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