Le trimestrali dei Big Tech da vicino: Amazon, Apple, Google, Facebook e Twitter

Pesanti vendite in after hours per Apple -4,8%, Twitter -14%, bene Google (Alphabet) +8%. Perché sono importanti? Da sole capitalizzano quanto tutte le Borse europee.
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Perché i tech americani sono così importanti?
Amazon, Apple, Alphabet, Facebook, Twitter il mercato ai piedi dei big tech Usa. Ieri sera, ore 21, l’appuntamento più atteso: le trimestrali.
Perché i tech americani sono così importanti? Apple, Microsoft, Amazon, Google e Facebook capitalizzano insieme circa 9 mila miliardi di dollari, contro le borse del Vecchio Continente, Svizzera e Regno Unito compreso poco sotto. Insomma è come se ieri tutte le società quotate in Europa avessero pubblicato la trimestrale.
Apple
Bene i dati di Apple ma il titolo crolla del 4,8% nell’after hours su un calo delle vendite a causa dei ritardi nel lancio dei nuovi iPhone12.
Il gruppo della mela ha archiviato i conti del quarto trimestre dell'esercizio fiscale (terzo annuale) con ricavi per 64,69 miliardi di dollari e un utile netto di 12,67 miliardi.
I ricavi da iPhone sono risultati pari a 26,44 miliardi, quelli della divisione servizi a 14,55 miliardi.
Twitter -14% nell’afterhours (ma non è un colosso, con una capitalizzazione di 41 miliardi) delude con un utile netto di 28,7 milioni di dollari, in calo rispetto ai 36,5 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.
I ricavi sono saliti del 14% a 936 milioni di dollari. Il numero di utenti è salito “solo” di un milione: l'aumento più contenuto dalla fine del 2017, a un totale di 187 milioni, sotto le attese degli analisti.
Facebook chiude il terzo trimestre con ricavi in aumento del 22% a 21,47 miliardi didollari, sopra le attese degli analisti.
L'utile per azione è risultato pari a 2,71 dollari, oltre gli 1,91 previsti dal mercato. Nel periodo luglio-settembre il social media ha visto crescere del 12% il numero degli utenti attivi giornalieri a 1,82 miliardi. In aumento del 12% anche gli utenti attivi mensili, saliti a 2,74 miliardi.
Alphabet
Alphabet (+8,2% nel dopo mercato), la holding a cui fa capo Google, ha archiviato i il terzo trimestre con un utile per azione di 16,40 dollari, sopra le attese degli analisti che scommettevano su 11,42 dollari e i 10,12 dollari dello stesso periodo dello scorso anno.
I ricavi sono saliti del 14% a 46,17 miliardi di dollari, oltre le previsioni. I ricavi di Google Cloud sono risultati pari a 3,44 miliardi, mentre quelli pubblicitari di YouTube a 5,04 miliardi.
Amazon
Amazon ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con un a crescita dei ricavi del 37% a $96, miliardi di dollari, meglio dei 92,7 miliardi, +37% stimati e sopra le indicazioni della società.
L’utile per azione è stato pari a 12,57 dollari meglio dei 4,23 dello stesso periodo di un anno fa, sopra le stime degli analisti pari a 7,55 dollari. Deludono invece le stime di utile operativo per il prossimo trimestre, con la società che si attende un dato tra 1 miliardo e 4,5 miliardi contro i 5,95 del consensus.
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