Il certificate con 8 maxicedole sul comparto viaggi
Il turismo in borsa ha aggiornato i minimi di sempre. Un'uscita dal periodo di covid-19 potrebbe significare un forte rimbalzo del settore. Analizziamo un certificate ad hoc.
Il turismo e la fase post-covid
Il covid ha viaggiato per il globo varcando le frontiere anche in lock down e senza chiedere permesso a nessuno. Di lui si è detto di tutto, ma noi ora ci poniamo una domanda cruciale: fino a quando resterà con noi?
Sarà il vaccino o i tamponi a 4 euro o cure monoclonali con anticorpi sviluppati artificialmente copiando quelli di chi si è immunizzato da solo, ma questa fase di certo avrà una data di fine.
Il ministro della salute, Roberto Speranza, ha annunciato che – dati alla mano – tra sei mesi (contando prudenzialmente tutti I tempi di test) saremo fuori da questo incubo.
In questo periodo invece le crociere sono state lo spauracchio per tutti e in Borsa questa situazione ha trascinando ai minimi il settore del travel and leisure:-33,5% dall’inizio dell’anno in tutta Europa.
Sarà la famosa “V” o una più morbida “U”, certo è che non appena un vaccino comparirà all’orizzonte o qualsiasi altra soluzione, le solide compagnie di questo settore faranno nuovamente salpare le loro lussuosissime navi da crociera, sfruttando anche gli interessanti incentivi che i governi stanno preparando, permettendo di concretizzare il desiderio di vacanza che in questi mesi è sempre più cresciuto tra il popolo dei loro clienti I quali tra l’altro hanno anche risparmiato non poco durante il lock down.
Allora, come è giusto fare quando si vuole investire in Borsa, predisponiamoci con lungimiranza e guardiamo due titoli che oggi si trovano ai minimi in questo settore:
Carnival: il peggiore, numero uno al mondo nelle crociere. E’ quotato sia a Wall Street che a Londra e ha lasciato sulla terra ferma -69,5%. Insieme c’è TUI, primo tour operato al mondo, cui parteciperà il governo tedesco con un 9,5% di azioni del gruppo. Carnival ha un polmone finanziario di 10 miliardi di dollari e in questo periodo è riuscito anche a tagliare I costi, pur di mantenere il più possibile in cassa.
Un'interessante opportunità
Il consiglio non è quello di esporsi direttamente su questi titoli, vista la volatilità, ma di approcciarli con un giubbotto di salvataggio che permette di trarre ottimi profitti: il certificate con isin DE000VP7YAC6 ad esempio ha una barriera del 40%. Oggi quota sotto la pari a 957€ ed ha come sottostanti Carnival e TUI.
Se alla prima data di valutazione del 7 dicembre 2020 entrambi i sottostanti non avranno perso il 40% dal valore iniziale, il certificate staccherà la prima Maxi cedola di 77,54 euro, pari all’8,1% del suo costo. Se inoltre a quella data I due sottostanti saranno saliti al loro valore iniziale, il certificate verrà ritirato dall’emittente al valore di 1000€ permettendo un ulteriore capital gain di 47 €, pari al 4,0% del costo. Quindi in questo scenario arriveremmo a +13% in meno di tre mesi.
Ricordiamo che la maxicedola può essere utilizzata per compensare eventuali minusvalenze in portafoglio (informarsi se la propria banca accetta la compensazione immediata o l’accetta solo a scadenza, vendita o rimborso anticipato). Con il rimborso anticipato tutte le banche permettono la compensazione con eventuali minus in portafoglio, quindi tutti i 124,54 euro a certificate potrebbero essere utilizzati a compensazione.
Se invece ad una data di valutazione uno dei due sottostanti si trovasse sotto la barriera del 60% del valore iniziale, cioè avesse perso più del 40%, la cedola di 77,54€ non verrà staccata. Tuttavia godendo dell’effetto memoria, se in una data di valutazione successive entrambi I sottostanti fossero pari o sopra il 60% del valore iniziale tutte le cedole passate non emesse verranno staccate insieme a quella attuale.
Quindi se il certificate continuasse il suo ciclo di vita senza un ritiro anticipato e staccasse le sue cedole, l’interesse annual sarebbe del 32% calcolato sul prezzo attuale.
Nel peggiore degli scenari il certificate potrebbe presentarsi con uno o più sottostanti sotto la barriera alla data di valutazione finale: 6 settembre 2022. In questo caso il certificate avrebbe il valore del sottostante peggiore. Quindi se il sottostante peggiore fosse a -50% il valore del certificate sarebbe il 50% di 1000€: 500€.
La barriera di 11 USD per Carnival ha un alto valore di protezione se consideriamo che in passato il titolo si è portato sotto solo due volte per brevissimo tempo: durante i look down e nel lontano 2009, e che il titolo si è mantenuto generalmente molto sopra al livello di barriera ed allo stesso livello iniziale. Il target price indicato da Bloomberg è 15,98 dollari.
Per TUI il livello di barriera è fissato a 2,302 € ed il livello iniziale 3,837 €. Questo titolo non si è posizionato mai sotto il livello di barriera, infatti il valore iniziale e la barriera sono molto inferiori ai livelli di riferimento per questo titolo. Il target price indicato da Bloomberg è 3,92 euro. Oggi TUI quota 3,78 €
L’alto rendimento, la data di valutazione iniziale, calcolata in un periodo che rappresenta i minimi del settore, l’effetto memoria ed un basket contenuto (solo due titoli anzichè i 4 o 5 classici di questa tipologia di prodotto) rendono il certificate con isin DE000VP7YAC6 un’opzione molto interessante.
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