Leggero ottimismo a Wall Street per un accordo sul debito


Indiscrezioni di stampa rilanciano l’avvicinarsi di un accordo tra Democratici e Repubblicani sul tetto del debito, mentre i dati sull’inflazione diffusi oggi confermano gli alti livelli dei prezzi negli Stati Uniti.


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Wall Street in verde chiaro

Ottimismo per l’apparente avvicinarsi all’accordo sull’innalzamento del tetto del debito USA e la ‘AI mania’ che sembra non essersi esaurita con il balzo di ieri di Nvidia (+24%), a cui si sono aggiunti i dati macro di oggi sull’inflazione.

In tutto questo, i future sui principali indici di Wall Street scambiano in positivo, con quello sul Nasdaq che prosegue (+0,20%) la corsa di ieri sostenuto dai tech, seguito da quello sul Dow Jones (+0,10%), sceso (-0,11%) ieri per la quinta volta consecutiva, e da quello sullo S&P500 (+0,10%).

Dati macro

All’attenzione degli investitori c’erano oggi i dati sull’inflazione e l’indice dei prezzi della spesa per i consumatori personali (PCE), elaborato mensilmente dall'ufficio delle analisi economiche del Dipartimento del Commercio, ad aprile è salito del 4,4% su base annuale rispetto al 3,9% atteso e al 4,2% precedente, mentre il dato PCE core supera (+4,7%) leggermente le attese (+4,6%).

Escludendo le componenti volatili di cibo ed energia, l’indice dei prezzi PCE è aumentato dello 0,4% il mese scorso, leggermente oltre il +0,3% previsto.

Confermato, dunque, il quadro delineato da almeno una parte del board della Federal Reserve, nel quale si temeva il perdurare di alti livelli di inflazione.

Alle 16 verrà diffusa la lettura finale di maggio dell’Università del Michigan sul sentimento dei consumatori, prevista invariata a 57,7.

Verso l’accordo sul debito

Passo dopo passo, il presidente Joe Biden e il principale leader repubblicano del Congresso, Kevin McCarthy, sembrerebbero aver avvicinato le loro distanze sulla spesa discrezionale, scesa a 70 miliardi secondo fonti anonime dei media.

L’accordo, dunque, sembrerebbe vicino, e a confermare questa sensazione è arrivato l’annuncio del Tesoro circa una serie di aste per l’inizio della prossima settimana, dopo che i dati di ieri mostravano un saldo di cassa in discesa a soli 49,46 miliardi di dollari.

Le trattative proseguono, ma le parti coinvolte assicurano che nel weekend “lavoreranno anche di notte” per cercare di evitare il default, seminando speranze che portano a martedì come giorno decisivo.

Gas in negativo?

Nuovi minimi da dicembre 2021 per il gas europeo, sceso (-9%) a 25,50 euro (-65% da inizio anno), mentre quello USA continua a calare (-2,2%) e torna a 2,34 dollari.

Secondo Bloomberg, il prezzo dei contratti di fornitura a breve e brevissima scadenza potrebbe girare in negativo con il perdurare degli attuali livelli di domanda, obbligando il detentore della partita di gas in consegna a dover pagare per potersene disfare.

L’ultimo caso simile era avvenuto nel 2006 in Gran Bretagna e ricorda molto quanto avvenne con il petrolio allo scoppiare della pandemia.

Crollano gli utili societari

Il primo trimestre 2023 ha visto gli utili societari negli Stati Uniti crollare del 6,8% a 2.307 miliardi di dollari, livello più basso dal secondo trimestre 2021.

Il dato supera abbondantemente le attese del mercato, ferme ad una contrazione dello 0,9% dopo il -2,7% registrato nel trimestre precedente, secondo una stima preliminare dell’U.S. Bureau of Economic.

Inoltre, rappresenta il calo maggiore dei profitti societari dal primo trimestre 2020, quando scesero del 7,4%.

A questo si aggiunge il dato sul flusso di cassa netto con aggiustamento della valutazione delle scorte, ovvero i fondi interni a disposizione delle società per gli investimenti, calato dell’1,5% a 3.099 miliardi e gli utili non distribuiti del 20,6% a 652 miliardi.

Notizie societarie e pre-market USA

Ford Motor (+1%): firmato accordo con Tesla per permettere ai suoi veicoli di accedere a oltre 12 mila Supercharger della società di Elon Musk in Nord America a partire da inizio 2024.

Marvell Technology (+18%): ricavi netti pari a 1,322 miliardi di dollari primo trimestre dell’anno fiscale 2024 (terminato il 29 aprile 2023), in calo del 9% su base annua e 22 milioni di dollari al di sopra del punto medio della guidance della società fornita il 2 marzo 2023. Il dato è anche superiore rispetto alla stima media degli analisti di 1,30 miliardi di dollari, secondo i dati Refinitiv.

Moderna (+1%): ha annunciato l’avvio della ricerca di opportunità in Cina dopo aver confermato di aver registrato un’entità legale nella seconda economia mondiale.

Therapeutics (+60%): dati provvisori positivi da uno studio di fase intermedia che valuta la terapia di combinazione della sua zotatifina in pazienti con un tipo di cancro al seno.

Gap (+12%): utile migliore delle attese nel primo trimestre, aiutato dagli sforzi di ristrutturazione e dall'alleggerimento dei costi della catena di approvvigionamento.

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