Leonardo a caccia di riscatto
Ieri un report di Goldman Sachs aveva attirato forti vendite sull’azionario legato al settore della Difesa, mentre oggi arriva la notizia di un contratto ottenuto da Thales Alenia, joint venture partecipata dalla società italiana.
Leonardo positivo
Tentativo di recupero oggi per Leonardo a Piazza Affari dopo il crollo arrivato ieri a seguito del report sul settore della Difesa pubblicato da Goldman Sachs.
Questa mattina le azioni della società italiana arrivavano a guadagnare il 2% nella prima ora di scambi, toccando un massimo di 22,03 euro, per poi rallentare.
Il titolo arrivava da una corsa negli ultimi 12 mesi che lo aveva portato a guadagnare oltre l’89%, mentre nel 2024 la crescita risulta del 42%.
Il contratto di Thales Alenia
Thales Alenia ha ottenuto un contratto da 522 milioni dall’Agenzia Spaziale Europea per le attività necessarie a completare ExoMars 2028, la missione finalizzata alla ricerca di prove di vita su Marte. Leonardo detiene il 33% di Thales Alenia, joint venture con Thales che ne possiede il 67%.
Il pro-quota di Leonardo è di circa 170 milioni, calcolano da Equita Sim, “comunque non consolidato linea per linea, essendo consolidata ad equity”: raccomandazione ‘buy’ sul titolo, con target price di 23 euro.
Il contratto include la realizzazione del modulo di ingresso, discesa e atterraggio su Marte (EDLM, Entry, Descent and Landing Module) e le attività di manutenzione e riconfigurazione dei veicoli già costruiti per la missione del 2022.
Thales Alenia Space Italia conferma “il suo ruolo di prime contractor industriale della missione ExoMars 2028”, scrive la società in una nota, indicando le sue responsabilità nel progetto quali la progettazione del modulo EDLM, la realizzazione del suo Radar Altimetro, del Laboratorio Analitico, la sua integrazione sul Rover e del computer di bordo, oltre a essere responsabile dell’integrazione delle attività di test e della campagna di lancio.
Il crollo di ieri
Ieri Leonardo aveva chiuso la seduta a Piazza Affari con un calo dell’8,95% a 21,58 euro, anche se Goldman Sachs aveva alzato da 18 a 23,7 euro il target price sul titolo della società italiana, con raccomandazione ‘neutral’. Anche gli altri titoli del comparto pagavano prese di profitto: Thales -4,89%, Dassault Aviation -3,52%, Airbus -3,44%, Rolls Royce -3,94%, Rheinmetall -6,89%, Bae -4,52%, Renk -9,98%.
Il calo è arrivato a seguito dell’avviso dei rischi per il settore, negli ultimi 12 mesi “ben sostenuto dall’espansione del budget per la Difesa” e attualmente “i titoli stanno scambiando su multipli picco rispetto a quelli storici” secondo gli analisti della banca evidenziando che il basket di settore risulta in rialzo del 45% da inizio anno dopo un +37% nel 2023 e un +54% nel 2022.
Secondo Goldman Sachs, dunque, attualmente le valutazioni dei titoli del comparto europeo presentano “più rischi di downside che non di upside andando verso il 2025”.
Pur se “il nostro Portfolio Strategy team è relativamente costruttivo sull’outlook per il settore europeo della Difesa”, GS non raccomanda il comparto, dati “l’elevato premio delle valutazioni e la recente sovraperformance”.
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