Leonardo arricchisce di nuovo il portafoglio ordini: nuovo contratto negli USA

Dopo l’annuncio di ieri relativo al sistema avanzato di difesa integrata Michelangelo Dome, oggi la ex Finmeccanica comunica una nuova commessa dal valore complessivo di oltre 120 milioni di dollari.
Indice dei contenuti
Il contratto di Leonardo negli USA
Secondo giorno consecutivo con un annuncio di nuove commesse per Leonardo che continua così a ‘gonfiare’ il suo portafoglio ordini.
La ex Finmeccanica si è aggiudicata due contratti negli Stati Uniti dal valore complessivo di oltre 120 miliardi di dollari per la realizzazione di sistemi avanzati di gestione bagagli negli aeroporti.
I contratti, specifica la nota diffusa dalla società, riguardano gli scali di Houston Hobby e Melbourne Orlando, per i quali modernizzerà e ottimizzerà le operazioni di gestione dei bagagli dei due scali, consentendo loro di rispondere alle esigenze in continua evoluzione del traffico aereo senza interrompere le attività quotidiane.
I passeggeri beneficeranno di un trattamento dei bagagli più rapido, sicuro e affidabile, mentre gli operatori aeroportuali otterranno una maggiore efficienza operativa, una riduzione dei costi di manutenzione e una migliore gestione dei sistemi sia per le attività nazionali che per quelle internazionali.
“Questi progetti rappresentano un ulteriore passo strategico per Leonardo, rafforzandone la presenza negli Stati Uniti", sottolinea il comunicato, aggiungendo che i progetti sono in linea con l'impegno di Leonardo verso la sostenibilità, in quanto la progettazione dei sistemi assicura un consumo energetico ridotto, minori esigenze di manutenzione e un uso più efficiente delle risorse.
Il sistema di difesa Michelangelo Dome
La notizia segue l’accordo annunciato ieri riguardante lo sviluppo e la realizzazione delle tecnologie abilitanti del sistema avanzato di difesa integrata Michelangelo Dome, siglato con la Direzione informatica telematica e tecnologie avanzate (Teledife).
Con questo contratto, Leonardo si occuperà dello sviluppo e la fornitura di quattro radar di nuova generazione, progettati per contrastare minacce balistiche di lungo raggio (3.000 km).
Si tratta del secondo milestone del sistema avanzato di difesa integrata Michelangelo Dome, sottolinea la società, in quanto l’intesa segue il successo del primo lancio di qualifica del sistema missilistico italiano Samp/T NG, effettuato all'inizio di dicembre, equipaggiato con il radar di ultimissima generazione Leonardo Kronos Grand Mobile High Power.
“Dal documento programmatico pluriennale della Difesa 2025-27 si desume un valore di 408 milioni di euro distribuiti su più anni (73 nel periodo 2025-30 e il resto entro il 2035)”, sottolineano gli analisti di Equita.
Ulteriori dettagli sul progetto potrebbero arrivare l’11 marzo 2026, quando è prevista la convocazione del consiglio di amministrazione della società per aggiornare il piano industriale vigente, oltre che per approvare il progetto di bilancio e aggiornare il business plan.
Fiduciosi di rispettare la guidance 2025
In attesa dei risultati del 2025, in agenda per il 25 febbraio, “Nella breve pre-closing call collettiva di ieri per analisti sell-side, la società ha dichiarato di essere fiduciosa di rispettare le guidance dell’intero anno, limitandosi a segnalare che il consensus raccolto dalla società dopo i risultati del terzo trimestre è leggermente superiore su alcune metriche”, spiegano da Equita.
“Non ci aspettavamo messaggi diversi e le nostre stime sono sostanzialmente allineate alle guidance tranne fatturato e FCF leggermente superiori (circa del 3%), comunque nessun impatto sulla nostra SOTP basata sulle stime 2026-2027”, proseguono dalla sim.
Se i risultati del 2025 sono attesi a febbraio, “a differenza del solito, però, la nuova guidance per l’anno in corso sarà annunciata in occasione dell’aggiornamento del business plan previsto per l’11 marzo in cui ci aspettiamo che possa essere chiarito l’upside dell’acquisizione di Iveco Defence, dell’allargamento dell’alleanza nello spazio ad Airbus e dell’eventuale accordo con un partner industriale per le Aerostrutture, del potenziale del Michelangelo Dome, oltre ad altre iniziative”, concludono da Equita che sulle azioni Leonardo mantengono una raccomandazione buy con target price a 55 euro rispetto ai 48,90 euro di questa mattina (+1,20%).
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

