Leonardo consolida leadership e strategia industriale

Dopo un primo trimestre da record, Leonardo conferma la propria forza anche nel secondo, presentando una semestrale ben bilanciata tra crescita organica, miglioramento operativo e rafforzamento patrimoniale. L’acquisizione di Iveco Defence Vehicles segna un punto di svolta, rafforzando la posizione del gruppo nel panorama della difesa europea. La reazione del mercato non è brillante, ma il titolo mantiene un posizionamento centrale nei portafogli retail.
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Una semestrale solida e coerente con la strategia
Leonardo archivia la prima metà del 2025 con risultati che ribadiscono la sua centralità nel panorama industriale europeo della difesa. Come sottolinea Gabriel Debach, market analyst di eToro, il gruppo mette a segno una semestrale robusta, distribuita in modo equilibrato tra crescita organica, efficienza operativa e rafforzamento patrimoniale.
Il dato più discusso, il calo degli ordini nel secondo trimestre a 4,36 miliardi, è stato letto da alcuni come un segnale di debolezza. Ma il Book-to-Bill trimestrale a 0,91x va interpretato nel contesto di un primo trimestre eccezionale (1,7x) e di un semestre che resta ben oltre 1,3x, confermando la solidità della pipeline. Leonardo ha rivisto al rialzo la guidance sugli ordini (tra 22,25 e 22,75 miliardi), sul FOCF (Free Operating Cash Flow) ora atteso tra 920 e 980 milioni, da 870 precedenti e sull’indebitamento netto, ridotto a 1,1 miliardi (da 1,6).
Ricavi ed EBITA sono stati confermati, una scelta che rispecchia una gestione industriale prudente e sostenibile. Il management ha sottolineato come gli ordini generino ricavi solo nel tempo, a causa dei cicli produttivi e dei vincoli di supply chain. Nessuna euforia, quindi, ma costruzione di valore strutturale.
Un puzzle Difesa con Leonardo al centro
A coronare la semestrale è arrivata la notizia dell’acquisizione di Iveco Defence Vehicles, per un enterprise value di 1,7 miliardi di euro. Leonardo si rafforza così nel comparto terrestre, ampliando l’offerta ai mezzi blindati e ai sistemi da combattimento, e consolidando il proprio ruolo di riferimento nella difesa europea.
La mossa. sottolinea Debach, completa un puzzle industriale di ampio respiro: dalle joint venture con Rheinmetall (veicoli da combattimento), Baykar (droni), Edgewing (programma GCAP con BAE e Mitsubishi), e Nuclitalia (energia modulare con Enel e Ansaldo), fino alle acquisizioni nel cyber (SSH in Finlandia e Axiomatics in Svezia), Leonardo agisce non come un semplice contractor, ma come una piattaforma integrata di sicurezza e innovazione tecnologica.
Il piano industriale poggia su un ambizioso “capacity boost”: raddoppio della produzione radar, +40% negli elicotteri, +30% nei servizi. Si tratta, secondo Debach, di un’espansione che guarda anche allo spazio e all’energia, e che rafforza la visione strategica centrata sulla sovranità tecnologica europea in un contesto geopolitico frammentato.
La reazione del mercato, tra i titoli preferiti dai retail
Nonostante la reazione tiepida del mercato alla semestrale (con un nuovo massimo intraday a 49 € seguito da prese di beneficio verso i 48 €) Leonardo resta uno dei titoli migliori del 2025: +86% da inizio anno, 34 nuovi massimi storici aggiornati e un P/E NTM a 24x, inferiore alla media dei competitor europei (30x).
Il titolo mantiene anche una forte presenza nei portafogli retail: all’inizio del secondo trimestre 2025 era l’undicesimo più detenuto dagli italiani su eToro, secondo solo a Eni. Dopo essere stato il titolo con il maggiore incremento di posizioni tra gli italiani nel primo trimestre (addirittura il secondo a livello globale, dietro a Thales), Leonardo ha rallentato nel secondo trimestre (+6,6%), ma ha continuato a sovraperformare il mercato.
Nella classifica globale di eToro, Leonardo è sceso al 18° posto ma ha mantenuto un interesse strutturale da parte degli investitori, anche dopo la rotazione verso nomi statunitensi come Lockheed Martin e Northrop. Quando un titolo mantiene il proprio peso nei portafogli nonostante il rallentamento del momentum, significa che non è solo una questione di performance: è una storia di posizionamento strategico.
Oltre un semplice titolo della difesa
Leonardo non cavalca semplicemente il ciclo della difesa, ma ne è un architrave. Come puntualizza Debach, l’azienda continua a costruire valore, non solo attraverso acquisizioni e joint venture, ma anche attraverso una governance che coniuga visione di lungo periodo e sostenibilità operativa.
In un mondo sempre più polarizzato e armato, Leonardo rappresenta non solo un’opportunità di investimento, ma una necessità strategica. Secondo Debach, è più di un titolo difensivo: è una scommessa sulla resilienza tecnologica dell’Europa. E nel secondo semestre 2025, questo posizionamento potrebbe dimostrarsi ancora più centrale.
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