Leonardo, conti in rosso ma portafoglio ordini per 3 anni

Il gruppo ha visto un trimestre in negativo per 59 milioni di euro, ma i contratti stipulati in Gran Bretagna e negli Stati Uniti spingono all'ottimismo sul suo futuro
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I primi tre mesi del 2020 di Leonardo
Trimestrale negativa per Leonardo, con il colosso della difesa che è costretto a sospendere le previsioni sull'anno in corso a causa dell'emergenza da coronavirus, anche se non ha avuto un impatto significativo sulla logistica degli approvvigionamenti lungo tutta la catena del valore.
Nel dettaglio, il gruppo ha visto un primo trimestre 2020 con un rosso di 59 milioni di euro, mentre il risultato dello stesso periodo dell'anno precedente risultava positivo per 77 milioni di euro. In calo anche i ricavi (-4,9%) che scendono a 2,59 miliardi di euro a causa del rallentamento delle consegne causato dal coronavirus.
In netto calo il margine operativo lordo, sceso a 41 milioni rispetto ai precedenti 122 milioni di euro, mentre la diminuzione del reddito operativo è stato pari all'80,3%, scendendo a 30 milioni di euro. Aumento, inoltre, per l'indebitamento netto, arrivando a 4,4 miliardi rispetto ai precedenti 2,85 miliardi di euro.
Il portafoglio ordini e le prospettive per il futuro
Particolarmente importante il dato sul portafoglio ordini, in aumento del 35,9% a 37 miliardi di euro, grazie a commesse per 3,4 miliardi che garantiscono tranquillità sui flussi di cassa per i prossimi 3 anni. In particolare, il portafoglio è stato arricchito dalla divisione elicotteri grazie ai contratti stipulati con il ministero della Difesa della Gran Bretagna e con la US Navy.
Ottimista l'amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, il quale esprime “piena fiducia per la realizzazione del piano industriale e per la creazione di valore per gli azionisti”. In questi mesi, aggiunge Profumo, “stiamo supportando le istituzioni con i nostri prodotti e tecnologie, utilizzando gli elicotteri in configurazione EMS per il trasporto di pazienti, il C27J per il trasporto di materiale sanitario”.
Per quanto riguarda il futuro e l'impatto da coronavirus sul gruppo, Profumo spiega di non essere “ancora in grado di quantificare l’impatto del COVID-19 nel 2020”, ma di credere “fermamente nei solidi fondamentali, rimanendo interamente focalizzati sull’esecuzione del Piano Industriale volto a creare valore per tutti i nostri stakeholder”
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