Leonardo debole dopo la guidance deludente di DRS


La controllata della ex Finmeccanica si attende ricavi inferiori alle attese degli analisti a causa del permanere di alcune criticità nella supply chain della componentistica elettronica, causa del rallentamento dei ricavi dello scorso anno.


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Leonardo in calo

Mattinata in calo a Piazza Affari per Leonardo, in controtendenza rispetto al principale indice di Milano (Ftse Mib +0,60%).

Le azioni della ex Finmeccanica arrivano a cedere l’1,8%, scendendo ad un minimo di 10,66 euro, attestandosi così in fondo tra i componenti del principale indice della borsa italiana.

Resta positiva la performance del titolo LDO nel corso di questo primo trimestre 2023, vista la crescita di quasi il 30% da inizio anno.

DRS delude

Ieri DRS, controllata da Leonardo con l’80,1% del capitale, ha diffuso i risultati 2022 deludendo il mercato con una guidance sotto le attese, chiudendo la seduta di New York con un -9,73%, anche se oggi sta tentando il rimbalzo (+2%) nel pre-market USA.

La società si attende per quest’anno ricavi a 2,7/2,8 miliardi di dollari, quando le attese di Facset erano di 2,83 miliardi di dollari.

L’Ebitda adjusted è visto a 315/330 milioni di dollari, anche in questo caso inferiore alle previsioni di 354 milioni, mentre gli utili per azione (eps) sono previsti tra 0,64 e 0,69 dollari, rispetto a 0,76 dollari attesi.

Sul risultato hanno pesato alcune criticità di supply chain nella componentistica elettronica, rallentando i ricavi 2022, spiegava il management nel corso della call con gli analisti.

Problematiche cha hanno rallentato la crescita dei ricavi nel corso dell’anno, mentre il target 2023 prevedeva una crescita organica del 2/6%, mentre l’impatto della cost inflation sui margini è stimato a 50/60 bps, quando la società non si attendeva conseguenze (stabile).

La view degli analisti

Il target di Ebitda 2023 fornito da DRS “è del 9% sotto (mid-point) il consensus Facset”, calcolano da WebSim Intermonte.

“Ricordiamo che Leonardo detiene l’80,1% di DRS e lo stake rappresenta circa il 40% del market cap Leonardo e il 20% dell’EV”, aggiungono dalla sim.

Tuttavia, da Intermonte evidenziano che “Leonardo ha recentemente fornito la guidance 2023 (che include DRS)”, dunque “non ci aspettiamo impatti sulle stime”.

Ieri, intanto, il Ceo di MBDA Italia ha indicato comunicato i risultati delle attività italiane della detenuta da Leonardo (25% del capitale), indicando ordini più che raddoppiati a 1,2 miliardi, ricavi poco sopra 1 miliardo (685 milioni nel 2021) e un Ebit di 75 milioni (35 milioni nel 2021).

Pertanto, il contributo di MBDA, che aveva già riportato i numeri di gruppo, a Leonardo nel 2022 è stato di 181 milioni (25% dell’utile 2022 di 720 milioni) pari a circa il 15% dell’Ebitda.

Confermato il giudizio ‘interessante’ sul titolo LDO, con target price a 14 euro per WebSim.

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