Leonardo debole su incontro Trump-Putin

L’incontro di Ferragosto tra i due leader potrebbe portare ad un accordo di pace in Ucraina e, potenzialmente, ridurre l’interesse per il settore della difesa.
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Azioni Leonardo in rosso
Leonardo in fondo al FTSE MIB di questa mattina dopo la notizia dell’incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin che si terrà nei prossimi giorni.
Il titolo della società della difesa cede oltre il 3% nei primi minuti di contrattazione di questa mattina, per poi ridurre il calo e perde l’1,70% dopo un’ora di scambi, scendendo così a 43,72 euro, ai minimi dall’aprile scorso.
Le azioni Leonardo, però, mantengono i loro guadagni ottenuti in questo 2025, pari al 70% rispetto ai 26,04 euro di inizio gennaio.
Vendite su tutto il settore della Difesa in Europa, visto che l’incontro tra i due capi di Stato potrebbe porre fine alla guerra in Ucraina e, potenzialmente, ridurre l’interesse verso il comparto.
Deboli soprattutto Rheinmetall, Renk e Hensoldt, in calo tra il 3% e il 5%, mentre a Parigi scendono Thales (-4%) e Dassalut Aviation (-1%). A Londra, soffre Bae Systems (-1%).
L’incontro tra Trump e Putin
Nel fine settimana, Trump ha annunciato l’intenzione di incontrare il presidente Putin in Alaska venerdì 15 agosto con l’obiettivo di discutere un potenziale accordo di pace, spiegando che l’intesa comporterà “qualche scambio territoriale a vantaggio di entrambi".
All’incontro, per ora, non dovrebbero partecipare UE e Ucraina. Sabato sera, i leader europei hanno rilasciato una dichiarazione congiunta sottolineando che l'Ucraina deve essere inclusa in qualsiasi negoziato e riaffermando la loro opposizione alle concessioni territoriali.
L'Alaska è stata scelta in quanto si trova a metà strada tra le due nazioni, a soli 100 chilometri dal confine russo. “Russia e Stati Uniti sono vicini di casa, confinano tra loro. È del tutto logico che la nostra delegazione sorvoli semplicemente lo Stretto di Bering e che un vertice così importante e atteso si tenga in Alaska”, spiegava il consigliere del Cremlino Yuri Ushakov.
Inoltre, il Paese è legato a entrambe le nazioni da vicende storiche. Furono ricercatori russi a scoprire il territorio all'inizio del XVIII secolo. Per quasi un secolo la Russia ha controllato la zona, fino al 1867, quando gli Stati Uniti acquistarono l'Alaska per 7,2 milioni di dollari, pari a circa 130 milioni di dollari ai prezzi del 2023.
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