Leonardo e Fincantieri opportunità d’acquisto secondo analisti

Leonardo e Fincantieri opportunità d’acquisto secondo analisti

Secondo alcuni esperti, le due società presentano un'esposizione diretta minima al conflitto in Ucraina e risultano ben posizionate per beneficiare dell'aumento della spesa per la difesa previsto in Europa

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Focus su Leonardo e Fincantieri

Torna la calma sui titoli del settore della Difesa, ieri particolarmente presi di mira sui mercati europei dopo la notizia dei prossimi colloqui organizzati per cercare di far terminare il conflitto in Ucraina, a cui si era aggiunta Volodymyr Zelensky di acquistare armamenti e attrezzature militari statunitensi per un valore di 100 miliardi di dollari.

A Piazza Affari oggi le azioni Leonardo scambiano sopra la parità (+0,50%), a 44,47 euro, dopo il tonfo di ieri (-10,16%) che le avevano portate ai minimi dal fine aprile.

Ancora in negativo, invece, il titolo Fincantieri (-0,50%), a 10,46 euro, anche questo protagonista ieri di un calo a doppia cifra (-10,11%).

Nel resto d’Europa, ancora vendite per Rheinmetall (-1%), Renk (-1%), Airbus (+1,60%) e Rolls-Royce (-1%).

“Non sorprende la reazione negativa dell'intero settore difesa europeo alla luce della possibilità di un cessate il fuoco in Ucraina (ammesso che si arrivi ad una soluzione concreta e stabile, dovendo ancora chiarire aspetti critici quali le terre contese e le garanzie per Kiev)”, spiegano gli analisti di Equita.

La lente di Equita su Leonardo

Secondo Equita, “il -10% di ieri di Leonardo (sottoperformando il settore europeo) “non tiene conto che le stime del business plan di Leonardo (cui il consensus è finora sostanzialmente allineato) non includono alcun upside derivante dall'obiettivo dei paesi NATO di aumentare la spesa militare al 3,5% del PIL”.

Inoltre, l’ex Finmeccanica può avere un “upside da un possibile accordo con un partner industriale entro fin anno per accelerare il raggiungimento del break-even della divisione Aerostrutture (in perdita da 7 anni consecutivi con EBIT e FCF negativi anche triple digit)”, mentre può essere favorito “da un’upside dall’integrazione di Iveco Defence Vehicles (al netto di quanto verrà acquisito da Rheinmetall) sebbene di portata inferiore”.

“L'unico effetto inevitabile per Leonardo consiste nel mark-to-market degli asset quotati, in particolare Hensoldt e DRS: ogni -10% di questi due titoli implica circa -3% della nostra Sum of The Parts (SOTP)”, calconano gli esperti.

“Ai prezzi attuali (sulla base delle stime senza upside da ReArm Europe e quanto citato in precedenza) lo stub di Leonardo (market cap di LDO meno market cap delle partecipazioni in Hensoldt e DRS) tratta a 2026-27E PE di circa 19,5/17 volte ed EV/EBITDA 8,4/7,5 volte (ovvero 9,3/8,4 volte se aggiustato per pension liabilities, provisions e factoring) ovvero ad uno sconto rispettivamente superiore al 20/30%”.

Dubbi sul 3,5%

“Come precisato nell’ultimo studio di settore, non abbiamo mai considerato che il 3,5% venga rispettato da tutti paesi NATO nei tempi previsti (in particolare per paesi come l'Italia che ha già un debito pubblico elevato).

In caso di 'cessate il fuoco con pace stabile', aggiungono da Equita, "è scontato aspettarsi un rallentamento della corsa agli armamenti; tuttavia, un aumento delle spese militari è comunque inevitabile per ricostituire gli arsenali e aggiornare/rinnovare l’equipment degli eserciti anche solo come deterrente”.

Esposizione minima al conflitto

Anche gli analisti di Banca Akros evidenziano come le notizie sui negoziati legati alla guerra in Ucraina abbiano avuto un impatto negativo sulla performance dei titoli del settore difesa e ritengono, inoltre, che un eventuale cessate il fuoco tra Russia e Ucraina potrebbe determinare un'ulteriore flessione dei corsi azionari del comparto.

Tuttavia, "sottolineiamo che Leonardo (rating neutral e target price a 52 euro) e Fincantieri (rating neutral e target price a 16,4 euro) presentano un'esposizione diretta minima al conflitto e risultano ben posizionate per beneficiare dell'aumento della spesa per la difesa previsto in Europa. In quest'ottica, eventuali ribassi delle quotazioni potrebbero rappresentare interessanti opportunità di acquisto", commentano gli esperti.

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: LDO.MI
Isin: IT0003856405
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Codice: FCT
Isin: IT0001415246
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