Leonardo, Goldman Sachs avvia copertura: “ben posizionata nella Difesa europea”

Gli analisti dell’istituto statunitense si aspettano che il piano industriale porti a una forte crescita dell'Ebita per i prossimi cinque anni e il titolo potrebbe crescere ancora di più nel caso in cui l’Italia dovesse aumentare la sua spesa in armamenti.
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Fiducia su Leonardo da Goldman Sachs
Goldman Sachs positiva su Leonardo, con gli analisti pronti a scommettere che la società italiana operante nel settore della Difesa è pronta a crescere ancora dopo gli ottimi anni alle sue spalle.
La banca ha avviato oggi la copertura sul titolo del gruppo con rating neutrale un prezzo obiettivo a 50 euro, molto vicino alla quotazione attuale delle azioni Leonardo (49,90 euro). Questo target price implica che il valore equo di Leonardo sia 15 volte l’EV/EBIT forward a 12 mesi, con Goldman Sachs che indica che "ora spetta all’azienda realizzare quanto previsto nei suoi piani".
Gli analisti dell’istituto statunitense si aspettano che il piano industriale porti a una forte crescita dell'Ebita nel gruppo e stimano untasso composto medio annuo di incremento del dato nel 2025-2030 di circa il 12%.
Leonardo, prosegue GS, "è ben posizionata come operatore" nella Difesa europea, ma gli esperti nello specifico restano cauti sulla spesa per la Difesa in Italia. Le stime della banca indicano che il nostro Paese entro il 2030 spenderà in Difesa una cifra pari al 2,6% del Pil e, se dovesse salire al 3,5% l'impatto positivo sul fair value di Leonardo sarebbe di 4-5 euro per azione.
Il parere di altri broker
Il giudizio di Goldman arriva dopo che Kepler Cheuvreux ha migliorato il rating di Leonardo da hold a buy, citando un aumento delle previsioni dell’azienda. L’upgrade è seguito all’annuncio di un aumento del 7% nelle previsioni di raccolta ordini e di un incremento del 9% nelle previsioni di free operating cash flow.
Barclays ha avviato la copertura su Leonardo Spa con un rating Equalweight, evidenziando il portafoglio diversificato dell’azienda nei settori aerospaziale, difesa e cybersicurezza. Tuttavia, il broker britannico ha espresso preoccupazioni riguardo ai limiti di crescita dovuti alla dipendenza di Leonardo dai budget per la difesa italiani e britannici, che potrebbero non crescere così rapidamente come quelli di altri paesi europei. Questi sviluppi riflettono una visione mista ma cautamente ottimistica da parte degli analisti riguardo alle future performance di Leonardo.
L’analisi sulla Difesa europea
Goldman Sachs resta ancora costruttiva sul settore della Difesa europea, sebbene le valutazioni elevate richiedano un approccio selettivo. "La geopolitica rimane un fattore chiave nel settore e riteniamo che gli annunci sulla postura delle forze statunitensi in autunno potrebbero accelerare le intenzioni di spesa per la difesa europea e fungere da ulteriore catalyst per il re-rating", si legge nella ricerca.
Se l'invasione russa dell'Ucraina era stata il catalyst del riarmo, sono i dubbi europei sulle garanzie di sicurezza statunitensi ad aver rafforzato la determinazione e accelerato la spinta verso l'autonomia strategica europea. Riflettendo questa nuova mentalità, gli alleati europei hanno concordato di raggiungere (o superare) il parametro di riferimento del 2% del PIL nel 2025, passando a un valore sostanzialmente più elevato del 3,5% del PIL nel medio termine. Sebbene i vincoli fiscali impediranno probabilmente un passaggio al 3,5% del PIL in questo decennio, la previsione della banca d'affari è che l'Europa raggiungerà circa il 3% del PIL per la Difesa entro il 2030.
Le aziende europee
Tra le varie aziende europee, GS ha avviato la copertura su BAE Systems come "massima convinzione" con rating buy, ritenendo che l'azienda abbia una capacità interdominio senza pari e mantenga un multiplo ragionevole, soprattutto considerando la sua forte conversione di cassa.
Il portafoglio prodotti di Rheinmetall (buy) è meglio allineato alle carenze di capacità di difesa dell'Europa e la sua crescita è sostenuta dalla Germania, dove ci sono margini di manovra fiscali e volontà politica di riarmarsi.
Thales (sell) ha un business di difesa di alta qualità, ma gli analisti faticano a convincersi su Cyber e Digital e sono cauti sulle prospettive di crescita per lo spazio. Con una quota significativa del business civile, preferiscono altri nomi nel settore.
Sell anche su Dassault Aviation (faticano a convincersi sulle prospettive del settore civile, data la forza dei concorrenti statunitensi, mentre le turbolenze politiche francesi potrebbero rappresentare un ostacolo al sentiment a breve termine).
Infine Renk: pur considerando la società un nome di alta qualità e con margini elevati, ritengono che la valutazione sia equa e iniziano con un approccio Neutral.
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