Leonardo in corsa per una commessa negli USA da 4 miliardi di dollari

Leonardo in corsa per una commessa negli USA da 4 miliardi di dollari

La ex Finmeccanica si è alleata con Textron Aviation Defense per partecipare ad una gara per la fornitura di 145 aerei alla Marina militare statunitense.

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Azioni Leonardo in verde

Prosegue il recupero di Leonardo a Piazza Affari dopo il -10,16% della chiusura di martedì scorso che aveva trascinato le sue azioni a 44,30 euro.

Stamattina il titolo è alla sua terza seduta consecutiva (+1%), salendo così a 47,55 euro, non lontano dai 49,31 euro della chiusura di lunedì scorso, precedente al tracollo del giorno successivo.

Resta positivo il bilancio delle azioni Leonardo in questo 2025, con una crescita dell’85% rispetto ai livelli di inizio gennaio (26,06 euro).

Possibile commessa negli USA

Il Fatto Quotidiano riporta di una possibile aggiudicazione per Leonardo di una commessa militare negli Stati Uniti dal valore stimato di oltre 4 miliardi di dollari per la fornitura di 145 nuovi aerei da addestramento alla Marina statunitense con consegne a partire dal 2030.

La corsa alla commessa vede la ex Finmeccanica partecipare insieme a Textron Aviation Defense e la coppia avrebbe battuto la concorrenza di Boeing e Lockeheed-KAI, in gara con i rispettivi veicoli T-7 e T-50.

“Se la Us Navy ci chiedesse di partire oggi, potremmo iniziare a consegnare gli aerei entro 18 mesi”, dichiarava Travis Tyler, presidente e ad di Textron Aviation Defense.

Le indiscrezioni arrivano il giorno dopo la dichiarazione congiunta degli Stati Uniti e dell'Europa a proposito dell'impegno europeo sugli investimenti e sull'approvvigionamento di equipaggiamenti militari statunitensi, per rafforzare l'interoperabilità Nato e la cooperazione industriale transatlantica.

JP Morgan alza il target price

Ieri gli analisti di JP Morgan hanno alzato il prezzo obiettivo sulle azioni Leonardo da 47,50 a 55,50 euro, confermando la raccomandazione ‘overweight’.

Gli esperti hanno aumentato le stime di Eps del 25% sul 2025, del 7% sul 2026, dell'8% sul 2027 e del 9% sul 2028, citando un "outlook migliore per la spesa per la Difesa in Europa". Del resto, si sono rapidamente dileguate le vendite che martedì avevano portato il titolo a cedere oltre il 10% in scia all'incontro di lunedì tra il presidente Usa Donald Trump, i leader europei e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Questo non solo perché il processo verso una pace tra Russia e Ucraina resta complesso, ma anche perché sono tanti i motivi di upside per Leonardo.

Equita consiglia l’acquisto

Precedentemente, Equita confermava la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 55 euro sul titolo Leonardo, evidenziando come il -10% di martedì scorso non tenesse conto del fatto che "le stime del business plan di Leonardo (cui il consensus è finora sostanzialmente allineato) non includono:

  • alcun upside derivante dall'obiettivo dei Paesi Nato di aumentare la spesa militare al 3,5% del Pil;
  • l'upside di un possibile accordo con un partner industriale entro fine anno per accelerare il raggiungimento del break-even della divisione Aerostrutture;
  • l'upside dell'integrazione di Iveco Defence Vehicles (al netto di quanto verrà acquisito da Rheinmetall) sebbene di portata inferiore".

Dalla sim ricordavano come le stesse stime non abbiano "mai considerato che il 3,5% venga rispettato da tutti Paesi Nato nei tempi previsti (in particolare per Paesi come l'Italia, che ha già un debito pubblico elevato) e in caso di 'cessate il fuoco con pace stabile' è scontato aspettarsi un rallentamento della corsa agli armamenti; tuttavia, un aumento delle spese militari è comunque inevitabile per ricostituire gli arsenali e aggiornare/rinnovare l'equipment degli eserciti anche solo come deterrente".

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: LDO.MI
Isin: IT0003856405
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