Leonardo, non basta la forte raccolta ordini
Il gruppo mette a segno una crescita degli ordini di quasi il 30% ma delude l’Ebita per minore contribuzione di JVs e Hensoldt, spiegano gli analisti, anche se la società ha confermato le guidance per l’anno in corso.
Leonardo debole
Leonardo in picchiata a Piazza Affari dopo la diffusione dei risultati trimestrali caratterizzati da un calo dell’utile netto, anche se la guidance per il 2023 è stata confermata.
Le azioni della società attiva nei settori della difesa, dell'aerospazio e della sicurezza cedono il 6% dopo pochi minuti di scambi, scendendo ad un minimo di 10,24 euro, livelli abbandonati lo scorso febbraio.
Non cambia il trend del titolo in questo 2023, nel corso del quale sta guadagnando il 25% rispetto alle quotazioni di inizio anno, quando scambiava a 8,29 euro.
Il trimestre
Secondo un esperto di una primaria casa d’affari interpellato da MF-Newswires, si tratta di “prese di profitto dopo il rally di ieri (+2,72%), complici conti misti”, con “una raccolta ordini e un free cash flow migliori del previsto” a cui fa da contraltare un “Ebita sotto le attese”.
Nel dettaglio, Leonardo ha realizzato ricavi per 3 miliardi di euro nel trimestre, segnando una crescita del 2,6% dallo stesso periodo dello scorso anno, con un Ebita (compresi i contributi di GES, Hensoldt e JVs) a 119 milioni (+4,4% a/a) e un risultato netto di 54 milioni, sostanzialmente in linea con i primi tre mesi del 2022.
In forte crescita (+29,3%) gli ordini, arrivati a 4,9 miliardi, e il Free Operating Cash Flow (FOCF), risultato in aumento di 400 milioni e arrivato a -688 milioni rispetto al primo trimestre del 2022.
Guidance 2023 confermata
L’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, parla di “andamento positivo” per quanto riguarda i risultati commerciali e finanziari della società nel primo trimestre, “in linea con le aspettative”.
“Nei primi tre mesi abbiamo dimostrato ancora una volta la competitività nel business difesa/governativo e il continuo miglioramento della performance delle Aerostrutture” mentre il gruppo resta “solido e sostenibile nel lungo periodo, con la capacità di cogliere future opportunità di crescita”, ha aggiunto il manager.
In considerazione dei risultati del trimestre e delle “aspettative per i successivi”, la società conferma le guidance per l’intero anno formulate con il bilancio al 31 dicembre 2022, indicate nella seguente tabella.
La view degli analisti
Da WebSim sottolineano il calo dell’utile netto ordinario, pari a 40 milioni di euro dai 74 milioni dello stesso periodo 2022, mentre i dati rettificati “per rendere maggiormente confrontabile l’andamento gestionale del gruppo che relativamente al 2023 non include il contributo del business GES (ceduto a luglio 2022) e include invece il primo trimestre di Hensoldt, mostrano ricavi in crescita del +2,6% a 3,03 miliardi di euro”.
Da evidenziare per gli analisti è il risultato degli ordini, “pari a 4,9 miliardi, in crescita del +28,5% (+29,3% sul dato rettificato) grazie in particolare alla performance degli Elicotteri”.
Complessivamente, si tratta di un trimestre con risultati “sopra le attese su ordini e FOCF, in linea sui ricavi, ma sotto le attese su Ebita per minore contribuzione di JVs e Hensoldt”, concludono da WebSim, confermando le stime per la società e il giudizio ‘interessante’ sul titolo Leonardo con un target price di 14 euro.
“I risultati operativi inferiori sono più che compensati dalla forte raccolta ordini”, scrive Equita nel daily, mentre, secondo Banca Akros, “l’Ebita reported è stato deludente, inferiore alle attese, ma occorre considerare che il primo trimestre non ha un ruolo importante per ragioni stagionali”.
Fiducia da Moody’s
Ieri, intanto, Moody's ha rivisto al rialzo il rating di lungo termine di Leonardo a ‘Baa3’, con un outlook stabile, ugrade che “riflette la resilienza del gruppo durante la pandemia, una sostanziale riduzione della leva finanziaria e le solide prospettive di crescita del settore della Difesa”. Secondo Moody's, inoltre, Leonardo dovrebbe continuare a beneficiare di condizioni di mercato favorevoli nei prossimi 12-18 mesi, in relazione al rischio geopolitico e all'aumento dei budget per la Difesa dei principali clienti del gruppo.
“Sono inoltre orgoglioso di poter annunciare che Moody's ha appena promosso Leonardo a Investment Grade riconoscendo al gruppo una significativa esecuzione del Piano Industriale durante la pandemia, importanti progressi sulla riduzione dell’indebitamento, solide prospettive di crescita nelle attività della Difesa, alla luce del complesso contesto geopolitico, e prudenti politiche finanziarie volte ad una continua riduzione del debito”, sottolineava Profumo.
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