Leonardo, sprint in Borsa dopo la conferma della guidance 2020
Il titolo si porta in testa al listino principale di Milano (fiacco in linea con l’andamento delle borse europee e mondiali). La conferma della guidance beneficia del buon andamento registrato nel quarto trimestre. I giudizi degli analisti sul titolo raccolti da Bloomberg si dividono in 15 “buy”, 4 “hold” e 1 “sell”, con un target price medio a dodici mesi di 7,84 euro.
Titolo sugli scudi a Piazza Affari
Leonardo viaggia in testa al listino principale della piazza finanziaria milanese sorretta dalla conferma della guidance 2020. Alle 12 le azioni Leonardo guadagnano il 2,79% a 5,83 euro, rispetto al -1,21% del Ftse Mib.
La conferma della guidance, si legge sul sito della compagnia aerospaziale, beneficia del buon andamento registrato nel quarto trimestre in linea alle aspettative e al contributo del business militare/governativo in tutte le divisioni, a fronte di una minor contribuzione del civile. Per l’intero esercizio, Leonardo prevede nuovi ordini per 12,5-13 miliardi, ricavi per 12,2-14 miliardi, un Ebita di 900-950 milioni e un Focf ((flusso di cassa dalle attività operative) pari a circa zero e comunque lievemente positivo.
Il titolo in borsa, sottolinea Reuters, segue un trend rialzista da quattro sedute con un bilancio da inizio anno sostanzialmente piatto, ma che si confronta con un 2020 molto negativo per il gruppo della difesa italiano penalizzato dai timori legati alla Brexit.
Pioggia di rating positivi
In attesa della diffusione dei risultati 2020 e della guidance 2021 il prossimo 9 marzo, i giudizi degli analisti sul titolo raccolti da Bloomberg si dividono in 15 “buy”, 4 “hold” e 1 “sell”, con un target price medio a dodici mesi di 7,84 euro pari a un potenziale upside di circa il 34% rispetto alle quotazioni attuali.
Per Equita Sim il titolo è Buy con prezzo obiettivo a 9,2 euro. In particolare Equita sottolinea che il free cash flow del quarto trimestre dovrebbe essere di almeno 2,6 miliardi, rispetto alle media degli ultimi 5 anni di 1,5 miliardi, «recuperando gran parte degli effetti negativi del lockdown primaverile e allontanando così i timori di tensioni finanziarie», mentre la raccolta ordini sarebbe in calo solo 3% anno su anno.
Gli analisti di Intesa Sanpaolo scrivono che "considerato il prolungato impatto sul contesto economico", vedono il raggiunto dei target sul FCF come particolarmente positivo. «Questo, unito alla sottovalutazione del titolo rispetto ai suoi competitor e, soprattutto, a seguito della possibile decisione di quotare circa il 40% di Drs, dovrebbe continuare a sostenere il titolo». Anche per Mediobanca Securities «l'inattesa conferma della guidance della società nel 2020 rappresenta una notizia positiva per le azioni».
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