Leonardo, utile in aumento (+50%) ma il titolo precipita
La ex Finmeccanica ha annunciato maggiori ricavi nel semestre, grazie alle vendite di elicotteri, ma aumenta l’indebitamento netto di gruppo.
Tonfo di Leonardo
nizio di seduta difficile per Leonardo a Milano dopo la diffusione dei dati semestrali arrivata ieri a mercati chiusi.
Oggi le azioni della ex Finmeccanica cedono oltre l’8% dopo circa un’ora di contrattazioni, sprofondando ad un minimo di 9,068 euro, livello che non toccavano dallo scorso 5 luglio.
Nonostante lo stop odierno, il titolo Leonardo resta in crescita del 47% da inizio anno, restando tra i titoli migliori del Ftse Mib.
Reazione esagerata?
Da WebSim definiscono “eccessiva” la reazione negativa della borsa rispetto al titolo Leonardo e anche se i risultati del secondo trimestre “confermano i trend della prima parte dell’anno di debolezza nel business infrastrutture”, questi sono “più che compensata dalle altre aree, in particolare Electronics Europe e DRS”.
Il management, sottolineano dalla sim “ha confermato tutti i target 2022 a cui le nostre stime e quelle del consensus sono sostanzialmente allineate”.
Pertanto, da WebSim confermano il giudizio ‘interessante’ su Leonardo, con target price di 11,60 euro, per un titolo presente nel portafoglio ‘long Piazza Affari’ raccomandato dalla sim.
Il dettaglio dei risultati
Il primo semestre dell’anno ha visto i ricavi del gruppo Leonardo crescere del 4% rispetto allo stesso periodo del 2021, arrivando a 6,576 miliardi di euro, “grazie principalmente alla performance degli elicotteri”, spiegano dalla società, mentre il risultato netto è arrivato a 267 milioni (+50,8%).
L’Ebita segue “sostanzialmente la medesima crescita rilevata nei ricavi (+5%), arrivando a 418 milioni di euro, inclusi gli oneri legati all’emergenza Covid-19, classificati come oneri non ricorrenti nel primo semestre 2021.
Ebit pari a 352 milioni di euro, in crescita rispetto allo stesso periodo del 2021 (347 milioni) grazie al miglioramento dell’Ebita, mentre i costi non ricorrenti del periodo riflettono la svalutazione dell’esposizione verso i paesi coinvolti nel conflitto in Ucraina, pari a 33 milioni di euro.
Infine, l’indebitamento netto di gruppo è aumentato a 4,793 miliardi rispetto ai 3,122 al 31 dicembre 2021, “per effetto principalmente del sopradetto andamento del FOCF, nonché per l’acquisto, perfezionato nel mese di gennaio 2022, della partecipazione in Hensoldt AG e della quota dei correlati costi di transazione pagati, per 617 milioni di euro complessivi”.
Guidance confermata
Alla luce dei “solidi risultati del primo semestre”, secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato, Alessandro Profumo, Leonardo conferma “la guidance per il 2022, grazie al miglioramento di tutti gli indicatori, inclusi l'Ebita e la cassa, e all'ulteriore consolidamento della crescita degli ordini in tutti i business, nei mercati domestici ed internazionali, il cui effetto si protrarrà in tutto il 2022”.
Inoltre, aggiunge Profumo, “il giudizio positivo su Leonardo è riflesso anche dalla revisione ad outlook positivo da parte di S&P e Moody's”.
“Oltre al positivo andamento del business e della gestione finanziaria, nel corso del primo semestre abbiamo finalizzato importanti operazioni strategiche di lungo periodo che consentono a Leonardo di giocare un ruolo da player globale nel mondo dell'Aerospazio e Difesa”, sottolineava il manager”.
Per quanto riguarda il nuovo esecutivo post elezioni in Italia, Profumo affermava nel corso della call con gli analisti di non attendersi “cambiamento nel budget della difesa”.
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