Levi’s ancora molto bene e a buon mercato

Un altro trimestre molto forte per il produttore di denim, dopo aver archiviato ad aprile un primo trimestre altrettanto buono.

Giovedì la società ha riportato un incremento dei ricavi del 14,8% sullo stesso periodo dell’anno precedente, a 1,47 miliardi di dollari, battendo di 40 milioni il consensus. Il rialzo sarebbe del 20% su base annua a parità di cambi di valute, ossia senza l'apprezzamento del dollaro. Forti e ben sopra le attese i ricavi negli Stati Uniti (che rappresentano circa il 50% del totale), tali da compensare un po' di debolezza in Europa e soprattutto in Asia. Come lo scorso trimestre, particolarmente bene hanno fatto i negozi di proprietà.

Gli utili per azione si sono attestati a 0,29 dollari, in crescita del 26%, meglio delle aspettative degli analisti ferme a 0,23 dollari.

Levis ha confermato la guidance per l'anno, prevedendo una crescita dei ricavi tra l’11 e il 13%, quindi compresi tra 6,4 e 6,5 miliardi di dollari. Utili per azione nell'intervallo da 1,50 a 1,56 dollari.

Margini lordi a livello di un anno fa al 58,2%, mentre i margini operativi al 9,9% rispetto al 9% del secondo trimestre 2021.

Soddisfazione da parte del management che nella conference call a margine dei risultati sottolinea che “anche se l'ambiente operativo rimane ‘dinamico’, la diversità del nostro business sta fornendo la resilienza e la flessibilità per raggiungere solidi risultati finanziari nel 2022, progredendo verso i nostri obiettivi di arrivare a ricavi tra 9 e 10 miliardi di dollari e margini operativi del 15% per il 2027" ha commentato il Direttore Finanziario, Harmit Singh.

Commenti decisamente positivi da parte degli analisti. Per Bank of America Levi’s sta gestendo molto bene le attuali problematiche generali: inflazione, strozzature sulla catena dei fornitori, forza del dollaro, lockdown in Cina. La banca d’affari Usa mantiene il suo giudizio positivo con prezzo obiettivo di 23 dollari ed alza le stime sugli utili di quest'anno a 1,55 dollari, mantenendo per ora inalterata la stima 2023 di 1,68 dollari.

L'analista di Citigroup, Paul Lejuez, evidenzia la forza del marchio principale Levi's 501, del mercato americano e il buon contenimento dei costi generali e di marketing che hanno portato a generare utili ben sopra le attese e con un’ottima crescita come nel trimestre precedente.

Un ottimo trimestre anche per Ike Bochurow di Wells Fargo, che si sofferma sulla conferma della guidance nell'attuale contesto in cui gli investitori si aspettano risultati sotto le attese e riduzioni di guidance.

In occasione del primo trimestre ritenevamo le stime di utili di consensus troppo conservative: sono leggermente salite, ma vediamo ulteriore spazio di rialzo, ossia earning momentum positivo.

L’azione ha chiuso ieri a 16,89 dollari segnando un rialzo dell’1,87% in controdenza con i mercati in ribasso: il minimo degli ultimi 12 mesi è stato 15,63 dollari, il massimo 30.

L’azione tratta qui a 10,8 volte gli utili attesi nel 2022, 9,8 volte sul 2023 con un equity free cash flow yield tra il 4 e il 5%.

Nel complesso il profilo di rischio / rendimento dell'azione ci sembra attraente.