Levi’s risultati buoni e guidance confermata
Levi Strauss indicata a +3% dopo la pubblicazione dei risultati del trimestre. Da inizio anno l’azione è in ribasso del 22%, una debolezza che riteniamo sia da attribuire alle vendite generalizzate sul settore e non a problemi specifici della società.
Il produttore di denim ha archiviato il primo trimestre dell'anno con ricavi pari a 1,59 miliardi di dollari, in crescita del 21,4% rispetto all’anno precedente e 40 milioni di dollari sopra al consensus. Gli utili per azione sono arrivati a 0,46 dollari (circa +25% anno su anno) meglio del consensus di 0,42 dollari.
Importanti i margini lordi al 59,4%, in rialzo di 170 punti base rispetto a un anno fa, margini operativi al 14,9% rispetto al 13% dell'anno fiscale 2021 (novembre).
Levis ha confermato la guidance per l'intero anno fiscale 2022, prevedendo una crescita dei ricavi tra l’11 e il 13%, quindi compresi tra 6,4 e 6,5 miliardi di dollari, in linea con il consensus di 6,44 miliardi. Utili per azione nell'intervallo da 1,50 a 1,56 dollari, anche qui in linea con il consensus di 1,53 dollari.
Forti le vendite negli Stati Uniti (da cui proviene quasi il 50% del totale) balzate del 26% anno su anno. Segno più in tutte le aree geografiche dove i negozi hanno registrato ricavi in rialzo di quasi il 50% rispetto all’anno precedente.
Risultati che confermano il buon momentum della domanda dei prodotti e soprattutto il pricing power: "Abbiamo iniziato l'anno con una forte domanda da parte dei consumatori e un solido slancio in tutte le aree geografiche, i canali e le categorie”, ha affermato Chip Bergh, presidente e ad della società dell’abbigliamento casual.
Per quanto riguarda le strozzature nella catena di approvvigionamento, il management vede un impatto molto limitato, quantificato nel trimestre appena concluso in circa 60 milioni di dollari di mancate vendite principalmente negli Stati Uniti.
Altri marchi in crescita
Oltre allo storico marchio Levi Strauss, che rappresenta l’80% dei ricavi, la società detiene anche marchi in crescita come Dockers, Denizen e Beyond Yoga. Il segmento maschile conta ancora per circa 2/3 del giro di affari, mentre i prodotti femminili sono in crescita specialmente negli Stati Uniti (a circa il 20%) dove stanno guadagnando quote di mercato.
Il produttore di denim ha affermato di continuare a monitorare le opportunità di acquisizioni che riescano ad adattarsi al proprio modello di business e al proprio portafoglio di prodotti.
Stime di consensus per 2022 e 2023 appaiono conservative
L'azione tratta a 12,5 volte gli utili attesi nel 2022 (novembre anno fiscale), 11,5 volte sul 2023, con dividend yield intorno al 2% e free cash flow yield intorno al 4%. Lo stato patrimoniale risulta solido con debito netto/mol a 1,4 volte.
Alla luce degli utili per azione riportati questo trimestre e considerando quanto affermato dal management, le stime di consensus per l’anno in corso e per il prossimo appaiono piuttosto conservative.
Il titolo di Levi Strauss è indicato in rialzo di circa il 3% a 20 dollari. Negli ultimi 12 mesi il titolo ha segnato un massimo di 30,8 dollari a maggio 2021 e un minimo di 17,3 dollari a marzo di quest'anno. Da inizio anno l’azione è in ribasso del 22%, una debolezza che riteniamo sia da attribuire alle vendite generalizzate sul settore e non a problemi specifici della società.
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