Luci su Saipem dopo la svolta in Australia


La società italiana ha annunciato di aver ottenuto la piena efficacia contrattuale dell’accordo con WeBuild in Australia e ora la joint venture composto dalle due aziende potrà avviare i lavori per l’impianto di urea fertilizzante, contratto dal valore di 2,8 miliardi complessivi e un totale di 2 mila posti di lavoro per il paese australe.


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Saipem positiva

Titolo Saipem subito in evidenza a Piazza Affari dopo l’annuncio dello sblocco del contratto in Australia per 1,4 miliardi.

Le azioni della società guadagnano subito oltre il 3% e raggiungono un massimo di 1,44 euro, piazzandosi così in testa tra le migliori blu chip del Ftse Mib, questa mattina poco mosso (-0,15%).

Resta nettamente positiva la performance di Saipem nel 2023 vista la crescita del 22%, mentre negli ultimi mesi il titolo ha quasi raddoppiato di valore (+95%) rispetto ai 0,74 euro di ottobre 2022.

Il contratto in Australia

Questa mattina la società italiana annunciava prima dell’apertura del mercato l’ottenimento della piena efficacia contrattuale per lo sviluppo dell’impianto di urea (composto chimico) di Perdaman Industries, in Australia Occidentale, con il raggiungimento della Commencement Date, permettendo così l’avvio dei lavori.

L’impianto sarà gestito da una joint venture paritaria tra Saipem e la filiale australiana del gruppo Webuild (oggi piatta a Piazza Affari), Clough, facendo così seguito all’accordo siglato tra i partner e annunciato il 27 maggio dello scorso anno.

Il valore del contratto è superiore ai 2,8 miliardi di dollari, superiori ai circa 27 miliardi precedentemente annunciati, pertanto per ciascuna delle parti la quota è di circa 1,4 miliardi di dollari.

L’impianto

L’impianto permetterà di produrre urea fertilizzante attraverso la trasformazione di gas naturale prima in ammoniaca e successivamente in urea e avrà una capacità produttiva di oltre 2 milioni di tonnellate di urea all’anno con un sistema di controllo d’eccellenza che promette la garanzia di una massima qualità della produzione.

La tecnologia utilizzata è quella all’avanguardia SynCOR Ammonia™ di Topsoe, finalizzata alla costruzione del più grande impianto di ammoniaca su singola linea di sintesi, oltre a quella proprietaria Snamprogetti™ Urea di Saipem per la produzione di urea.

Dal punto di vista dell’occupazione, l’impianto farà parte di un progetto epocale per l'Australia Occidentale, che genererà in media 2.000 posti di lavoro durante la fase di costruzione e circa 200 posti di lavoro permanenti durante la fase operativa.

La joint venture e Perdaman si dicono impegnate a produrre un impatto positivo sulla comunità, coinvolgendo quelle indigene e locali attraverso “opportunità di carriera, di formazione e di business” per garantire benefici sociali a lungo termine, promettono le società coinvolte.

“Siamo orgogliosi di far parte di un progetto così strategico per l'Australia Occidentale, che genererà impatti positivi dal punto di vista economico, finanziario, sociale e ambientale per le comunità attorno ad esso”, dichiarava nella nota Peter Bennett, CEO e Direttore Generale di Clough.

L’impatto ambientale

I soggetti coinvolti sottolineano che l’impianto è stato progettato per ridurre al minimo le emissioni industriali e l'impronta di carbonio della produzione di fertilizzanti, essendosi impegnati a rendere l’impianto a “zero emissioni di carbonio entro il 2050” e stanno “implementando le migliori procedure a livello globale per quanto riguarda le emissioni di gas serra, dimostrando l’impegno a mitigare il cambiamento climatico”.

“Il progetto rappresenta un riferimento a livello mondiale in termini di elevata efficienza energetica e grado di modularizzazione”, sottolinea Fabrizio Botta, Chief Commercial Officer di Saipem, aggiungendo che “le emissioni di CO2 da fumi sono ridotte al minimo e la maggior parte della CO2 viene catturata direttamente nel processo di precombustione, secondo uno schema di progettazione tipico dei progetti Blue Ammonia”.

L’analisi degli esperti

Questa mattina gli analisti di Morningstar alzavano il target price su Saipem da 2 a 2,50 euro, rafforzando così la loro raccomandazione ‘buy’.

“Facendo leva sulle competenze tecniche acquisite con Clough, Webuild entra così nel segmento della produzione di urea, un prodotto di grande importanza per sostenere l’agricoltura in un’ottica di food security”, spiegano da WebSim Intermonte.

“L’impianto sarà il più grande in Australia e uno dei maggiori al mondo”, aggiungono dalla sim, sottolineando che Saipem “ha già un importante track record nel settore dell’urea”, e mantengono un giudizio ‘interessante’ sul titolo della società italiana, con target price di 2 euro.

Infine, Equita Sim ha alzato del 3% a 1,6 euro il prezzo obiettivo su Saipem, confermando la raccomandazione ‘hold’, dopo i risultati del primo trimestre 2023.

In particolare per la sim i risultati sono “lievemente migliori delle attese grazie alla divisione drilling offshore” e sottolineano la conferma dell’outlook 2023.

Inoltre, “il business offshore di Saipem continua a mostrare miglioramenti significativi grazie a un solido scenario commerciale” e il livello della raccolta ordini resta “solido”, concludono da Equita.

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