Lufthansa, Kuehne sale al 10% e punta al trasporto merci via aereo


Lunedì l’annuncio dell’imprenditore tedesco, proprietario del gruppo della logistica Kuehne & Nagel: ora è il secondo azionista dietro al governo di Berlino. Le analogie con la mossa di Aponte (MSC) che vuole Ita. Bain avverte: Covid e Ucraina ritardano di un anno il recupero del settore.


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Klaus-Michael Kuehne, 84 anni, ha investito 840 milioni di euro.

La guerra in Ucraina e la nuova ondata di Covid in Cina rischiano di tarpare le ali all’industria del trasporto aereo che aveva iniziato il 2022 con buoni segnali di ripresa. Le nuove avversità non fermano gli investitori che guardano più lontano, come l’imprenditore tedesco Klaus-Michael Kuehne, 84 anni suonati, che lunedì 11 aprile ha annunciato di avere raddoppiato la sua partecipazione in Lufthansa portandola al 10%, dopo che un mese fa aveva acquistato una prima quota del 5%. Kuehne è adesso il secondo azionista della compagnia tedesca, dietro al governo di Berlino che possiede il 14,2%.

L’imprenditore non ha reso noto quanto ha speso per rastrellare la sua quota, ma il conto è facile: sulla base dell’attuale prezzo di Borsa, pari a 6,9 euro per azione, Lufthansa capitalizza 8,4 miliardi di euro, per cui il 10% vale 840 milioni circa. La cosa abbastanza sorprendente è che il prezzo di Borsa non si è mosso in maniera significativa né dopo l’annuncio dell’acquisto del primo pacchetto, né dopo la comunicazione che la quota di Kuehne è salita al 10%.

L’imprenditore si definisce “un partner di lungo termine”.

Il miliardario tedesco è l’azionista di controllo della società svizzera Kuehne & Nagel, una delle principali aziende della logistica in Europa. Inoltre possiede il 30% della società tedesca di spedizione di container Hapag-Lloyd. In un comunicato diffuso lunedì, Kuehne afferma che l’investimento in Lufthansa rappresenta “un eccellente completamento del portafoglio esistente, in cui il know-how della logistica unisce diverse aziende indipendenti”. Kuehne si è definito “un partner affidabile e di lungo termine” per la compagnia aerea.

LUFTHANSA E AIR FRANCE-KLM: 12 MESI A CONFRONTO

Dall’inizio dell’anno l’azione Lufthansa è salita del 4% e la performance a 12 mesi è negativa dell’11%. Il principale concorrente, Air France-Klm, negli ultimi 12 mesi è scesa del 25% e dall’inizio dell’anno registra un lieve calo dell’1%.

Prima dello scoppio dell’epidemia di Covid le quotazioni di  Lufthansa oscillavano fra 10,5 euro e 11 euro. Il titolo a settembre 2020 segnò un minimo di 5 euro e l’azienda è stata salvata dal massiccio intervento finanziario dello Stato tedesco.

I signori dello shipping puntano sul trasporto aereo.

Le difficoltà della logistica globale esplose dopo la pandemia hanno portato alle stelle il costo dei noli facendo galoppare gli utili delle società di spedizione, che oggi investono per allargare il loro business. Nel loro mirino ci sono le aziende del trasporto aereo, che si sta rivelando una risorsa sempre più interessante in una situazione di porti ingolfati e navi costrette ad aspettare anche settimane in rada prima di potere scaricare e caricare.

La mossa di Kuehne ricalca quella dell’italiano Gianluigi Aponte, proprietario della seconda società al mondo di trasporto navale, la MSC (Mediterranean Shipping Co.). Msc è il principale candidato all’acquisto di Ita, la ex Alitalia, operazione che dovrebbe concludere in partnership proprio con Lufthansa. MSC ha appena comprato dal finanziere francese Vincent Bolloré la sua società di shipping Bolloré Africa Logistics per 5,7 miliardi di euro.

Nel 2021 il trasporto merci ha rappresentato il 22% dei ricavi del gruppo Lufthansa, pari complessivamente a 16,8 miliardi di euro. Il trasporto passeggeri ha generato circa la metà dei ricavi, e il resto è rappresentato dalla vendita di servizi e attività di catering. Il consensus degli analisti si aspetta per quest’anno una crescita dei ricavi a 27,5 miliardi e un ulteriore incremento a 33 miliardi nel 2023. Solo nel 2024 la società dovrebbe superare i 36 miliardi di fatturato, tornando al livello del 2019.

La previsione di Bain: trasporto aereo ai livelli pre-Covid nel 2025.

Nel suo ultimo report sull’industria del trasporto aereo, la società di consulenza Bain & Company prevede che quest’anno i ricavi complessivi del settore a livello globale saranno fra il 65% e il 73% dei livelli del 2019 con ricavi complessivi compresi fra 432 miliardi di dollari e 488 miliardi. A causa della guerra in Ucraina e della nuova diffusione del Covid, Bain ha rivisto in peggio le precedenti previsioni e adesso stima che il traffico aereo globale tornerà ai livelli di prima della pandemia non prima del secondo trimestre del 2025, vale a dire 12 mesi più tardi della precedente previsione.

Il giudizio degli analisti su Lufthansa è prudente: la raccomandazione prevalente è Neutral e il target price è 6,90 euro, in linea con la quotazione di oggi.

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