Lufthansa perde 1 milione ogni due ore e i mercati le danno fiducia


Il Ceo Carsten Spohr: “Perdita dimezzata rispetto ai giorni più bui della crisi”. Pieno successo dell’emissione di un bond. La previsione: nel 2021 ritorno al 40-60% dell’attività pre-crisi. Il sostegno del governo e le polemiche con il primo azionista Heinz Hermann Thiele, terzo uomo più ricco della Germania.


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La compagnia ha offerto bond per 1,6 miliardi, le richieste sono state per 2,6 miliardi

Per quanto duramente colpite dalla pandemia, le compagnie aeree non sono morte, di sicuro non agli occhi degli investitori che a determinate condizioni continuano a puntare sulle prospettive di recupero. La dimostrazione la si è avuta in maniera lampante la settimana scorsa, quando la tedesca Lufthansa si è affacciata sul mercato per raccogliere capitali freschi. Di fronte alla sua offerta di vendere bond per 1,6 miliardi di euro, il mercato ha reagito con una domanda largamente superiore, pari a 2,6 miliardi di euro. Le obbligazioni, prive della qualifica “investment grade”, sono state piazzate per la tranche a durata più breve (4 anni) a un tasso del 3% e per quella a durata superiore (7 anni) al 3,875%.

Per il Ceo di Lufthansa, Carsten Spohr, si è trattato di un risultato molto incoraggiante. Una decina di giorni prima il manager, in un discorso pubblico, aveva sintetizzato in maniera efficace lo stato di salute della prima compagnia aerea d’Europa: “Lufthansa adesso sta perdendo un milione di euro ogni due ore” ha detto, spiegando che nel momento peggiore della pandemia la perdita era di un milione all’ora.

Il piano di riduzione dei costi prevede il taglio di 22mila dipendenti.

Per ottenere questo miglioramento Spohr ha puntato su un drastico taglio dei costi limitando i voli alle rotte in grado di generare cash flow positivo, principalmente i voli cargo. Il piano approvato nei mesi scorsi punta alla riduzione della flotta, con la dismissione di un centinaio di aerei, e al taglio di 22mila dipendenti su un totale di 140mila.

Se Lufthansa, al pari delle altre compagnie aeree, non è fallita nel disastroso 2020, è perché lo Stato tedesco è intervenuto massicciamente con un pacchetto di aiuti da 9 miliardi di euro. Tre miliardi sono stati forniti come prestiti dalla Kfw, una società finanziaria pubblica che nell’economia tedesca ha un ruolo simile alla nostra Cassa Depositi e Prestiti. Trecento milioni li ha investiti direttamente lo Stato ottenendo il 20% del capitale della compagnia, e altri 5,7 miliardi sono stati impegnati dal governo di Berlino in cambio di “strumenti di partecipazione silenziosa”, che eventualmente saranno parzialmente convertiti in azioni.

La filosofia dell’intervento, secondo il ministro delle Finanze Olaf Scholz, è che si tratta di un impegno temporaneo di soldi dei contribuenti. “Quando le cose si saranno rimesse a posto venderemo, probabilmente facendo anche un buon profitto per lo Stato”, ha detto il ministro.

Chi non è affatto contento che a 20 anni di distanza dalla privatizzazione Lufthansa torni ad avere lo Stato come primo azionista è Heinz Hermann Thiele, terzo uomo più ricco della Germania, che a marzo 2020, appena scoppiata la pandemia, ha iniziato a comprare azioni della compagnia aerea. Dopo avere messo insieme un primo pacchetto del 3%, Thiele non si è fermato, è salito prima al 5%, poi al 10% e a giugno 2020 ha annunciato di essere il primo azionista con il 15%.

Al momento dei primi acquisti, a marzo 2020, le azioni Lufthansa valevano attorno a 11 euro, nei mesi successivi sono scese più volte sul minimo di 7 euro, per risalire all’attuale valore di 10,60 euro. Rispetto a un anno fa la performance è -30%, ma negli ultimi sei mesi il titolo è salito del 24%.

La previsione: nel 2021 ritorno al 40-60% dell’attività pre-crisi.

I rapporti fra Thiele e il Ceo Spohr non sono idilliaci. Il ricco avvocato bavarese (secondo Forbes il suo patrimonio personale è di 15 miliardi di euro) ha più volte incalzato il manager ad essere più drastico nel taglio dei costi e nei licenziamenti, ma è ovvio che nessun governo permetterà una ristrutturazione “lacrime e sangue” in un’azienda in cui lo Stato ha appena iniettato 9 miliardi di euro.

Spohr ha sottolineato che finora Lufthansa ha usato soltanto 3 miliardi dei 9 ricevuti dallo Stato, e in futuro potrebbe anche non utilizzare tutti i capitali messi a disposizione dal governo. Il management si aspetta una forte ripresa dell’industria dei viaggi a partire dalla prossima estate, il che vorrebbe dire che il bilancio del 2021 potrebbe registrare un’attività dell’intero anno compresa fra il 40% e il 60% di prima della crisi.

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Codice: LHA.XETRA
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