Luglio finisce con la riscossa dei tech

Nvidia +13% il giorno successivo al calo del 7%. La terza azienda più grande al mondo ha aggiunto un valore record di 329 miliardi di dollari alla capitalizzazione. Meta. Nel dopo borsa il titolo è salito del 7%. I conti del trimestre hanno battuto le stime degli analisti grazie alla crescita molto forte della raccolta pubblicitaria.
La banca centrale degli Stati Uniti lascia i tassi invariati e apre la porta a un possibile taglio dei tassi di interesse forse già a settembre, nell'ultima riunione prima delle elezioni americane.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future Dax di Francoforte +0,3%.
In Asia Pacifico, il rafforzamento dello yen deprime la borsa del Giappone, il Nikkei si avvia a chiudere in calo del 2,6%
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Il giorno delle comunicazioni della Federal Reserve è stato soprattutto il giorno del fortissimo rimbalzo dei tech. Grazie alla spinta del comparto dei produttori di chip, il Nasdaq ha guadagnato il 2,6%, ma luglio termina con un calo dell’1,6%. L’indice SOX dove si trovano i nomi di spicco dell’industria dei semiconduttori ha messo a segno una delle variazioni positive più ampie degli ultimi cinque anni, +7%. S&P500 +1,6%. Dow Jones +0,3%.
NVIDIA
Il titolo è salito del 13% il giorno successivo al calo del 7%. La terza azienda più grande al mondo ha aggiunto un valore record di 329 miliardi di dollari alla capitalizzazione - cancellando il record di un singolo giorno che aveva ripetutamente stabilito negli ultimi mesi. La volatilità è estrema. Nel solo mese di luglio, secondo i dati raccolti da Bloomberg, le azioni hanno subito una caduta che rappresenta quattro delle otto più grandi perdite di capitale di mercato. Nvidia ha chiuso luglio con un calo del 4,4%, ma nei primi sei mesi aveva guadagnato il 150%. "La volatilità di Nvidia dimostra quanto gli investitori siano confusi in questo momento", ha dichiarato Matt Maley, chief market strategist di Miller Tabak + Co. "Le oscillazioni sono esacerbate da eventi specifici dell'azienda e del settore, come i risultati di AMD e l'impegno di Microsoft a spendere altri miliardi per la sua infrastruttura AI. Anche le notizie macroeconomiche, in particolare la tempistica dei tagli ai tassi della Fed e le tensioni geopolitiche, determinano movimenti a livello di mercato che coinvolgono anche le aziende più grandi. "L'annuncio di Microsoft di un aumento della spesa in conto capitale, principalmente guidato da richieste legate al cloud e all'IA, rafforza le prospettive di vendita a breve termine di Nvidia", ha dichiarato Kunjan Sobhani, analista di Bloomberg Intelligence.
META
Nel dopo borsa il titolo è salito del 7%. I conti del trimestre hanno battuto le stime degli analisti grazie alla crescita molto forte della raccolta pubblicitaria. Ricavi a 39,07 miliardi di dollari, +22% anno su anno, consensus 38,34 miliardi di dollari. Reddito operativo 14,85 miliardi di dollari, stima 14,59 miliardi di dollari. Prezzo medio per annuncio +10%, stima +5,96%. La società si aspetta investimenti tra 37 e 40 miliardi di dollari, leggermente di più di quel che si aspettavano gli analisti.
FEDERAL RESERVE
La banca centrale degli Stati Uniti lascia i tassi invariati e apre la porta a un possibile taglio dei tassi di interesse forse già a settembre, nell'ultima riunione prima delle elezioni americane. Nel comunicato si parla di ulteriori progressi sull'inflazione e si pone l’accento sulla continua forza del mercato del lavoro, dove il tasso di disoccupazione è salito ma "resta basso”. "Siamo attenti ai rischi" sia sul fronte dei prezzi sia sul lavoro, ovvero su ambedue gli obiettivi del suo doppio mandato, la massima occupazione da un lato e la stabilità dei prezzi dall'altro. Lasciandosi le mani libere sulle sue prossime mosse, Jerome Powell si garantisce la flessibilità necessaria per eventualmente posticipare, se necessario, l'attesa riduzione del costo del denaro a novembre, quando la riunione cade subito dopo le elezioni. "Non c'è nulla di deciso" su quando ci sarà un taglio, ha detto il presidente della Fed precisando comunque che una riduzione del costo del denaro è "più vicina" e settembre "potrebbe essere sul tavolo". Tre senatori democratici, capitanati da Elizabeth Warren, hanno chiesto in una lettera un taglio immediato del costo del denaro. "Sarebbe l'opposto di intervento politico", hanno scritto a Powell osservando come i dati economici giustificano una riduzione del costo del denaro. Non tagliare "indicherebbe che la Fed sta cedendo alle prepotenze e anteponendo considerazioni di carattere politico al suo doppio mandato di promuovere la massima occupazione e la stabilità dei prezzi”. I riflettori sono ora puntati sul consueto appuntamento di Jackson Hole alla fine di agosto, quando Powell dovrebbe indicare chiaramente le intenzioni della banca centrale alla luce degli ultimi dati sull'andamento della economia che - osserva - si sta "normalizzando.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future Dax di Francoforte +0,3%.
INFLAZIONE
E’ emerso dai dati diffusi ieri che a luglio l’inflazione in area Euro ha accelerato: i dati preliminari la danno in risalita al 2,6%, dal 2,5% di giugno, mentre il dato core, che esclude dal paniere le componenti più volatili, relative a energia, alcolici e generi alimentari, si è attestata al 2,9%, leggermente al di sopra del 2,8% atteso dal mercato. Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm ha scritto che l’accelerazione “complica il percorso della BCE verso un secondo taglio dei tassi di interesse, atteso per la prossima riunione del 12 settembre. I mercati avevano previsto l'80% di possibilità che la BCE tagliasse i tassi di 25 punti base, ma quasi certamente le probabilità si ridurranno. Un indicatore decisivo in questo senso sarà la prossima lettura dell'inflazione, a fine agosto”.
L’euro si è mosso poco ed è proseguito il rafforzamento delle obbligazioni governative dell’Europa, Bund sui minimi da marzo al 2,29% di tasso di rendimento.
Petrolio al secondo giorno di rialzo, Brent a 81,5 dollari il barile.
In Asia Pacifico, il rafforzamento dello yen deprime la borsa del Giappone, il Nikkei si avvia a chiudere in calo del 2,6%. Il mercato azionario della Cina è poco mosso, Shanghai Composite sulla parità. Nella scia del balzo del Nasdaq, sale la borsa di Taipei.
AMERICA LATINA
Tre banche centrali del continente hanno segnalato ieri un atteggiamento opposto a quello della Federal Reserve e della BCE sulla discesa dell’inflazione. Il Brasile ha mantenuto invariato il suo Selic di riferimento per il secondo mese consecutivo, segnalando nuovi rischi per le prospettive dei prezzi al consumo. Il Cile ha sorpreso la maggior parte degli economisti mettendo in pausa il suo ciclo di allentamento durato un anno, ribadendo che la maggior parte delle riduzioni del costo dei prestiti è stata effettuata. La Colombia ha tagliato di mezzo punto, ma una parte del board avrebbe voluto tre quarti di punto percentuale.
TITOLI
Prysmian ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 402 mln (-0,7% a/a). I ricavi da crescita organica ammontano a 7,819 mld (-3%). L'Ebitda adjusted, informa una nota, si attesta a 869 mln (-1% a/a), con un margine dell'11,1% L'azienda segnala un miglioramento in transmission con il margine adjusted Ebitda al 13,8% (11,6% nello stesso periodo del 2023) e un'eccellente crescita organica (+9,5%); confermato il forte margine in power grid al 13,2% (10,2% nello stesso periodo del 2023), grazie al potenziamento della rete in Nord America e in Emea. La generazione di cassa vede un free cash flow Ltm a 889 mln. L'indebitamento finanziario netto cala a 1,321 mld dai 2,065 dello stesso periodo del 2023 (-36%).
Nexi ha chiuso il primo semestre con un utile di pertinenza del gruppo normalizzato di 300,6 milioni, in crescita del 3,4% su anno, confermando la guidance sul 2024. L'utile netto 'reported' è negativo per 33 milioni dopo costi non ricorrenti, registrati sotto l’Ebitda, di 188,7 milioni nel semestre, inclusi i costi legati al piano di riorganizzazione annunciato quest'anno, pari a 134,8 milioni totali, di cui circa 31 milioni di cash-out nel periodo, si legge in una nota. L’Ebitda ha visto un miglioramento dell'8% a 827,1 milioni, con un margine che cresce di circa 97 punti base al 50%. I ricavi salgono del 5,9% a 1,66 miliardi nei sei mesi. L'excess cash generation, pari a 383,4 milioni, segna un miglioramento del 42%. "La forte accelerazione della generazione di cassa consente un ritorno strutturale del capitale agli azionisti e il Gruppo prevede di destinare regolarmente agli azionisti una parte significativa della cassa in eccesso attraverso ulteriori programmi di riacquisto di azioni o dividendi, a seconda delle condizioni generali di mercato", dice Nexi.Per quanto riguarda l’M&A, Nexi conferma un "approccio selettivo nell'individuazione di merchant books e/o capabilities tecnologiche/di prodotto che creino valore", e allo stesso tempo ribadisce il focus sulla dismissione di assets non-core relativi alla business unit Digital Banking Solutions.
Tenaris. Nel secondo trimestre, il produttore e fornitore a livello globale di tubi e servizi per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas, ha visto scendere l’utile a un livello inferiore alle stime di consensus e ha registrato un calo dei ricavi, che comunque hanno superato le previsioni degli analisti. Come si legge in una nota, “Le vendite nette sono state più resilienti del previsto, con le consegne che si sono mantenute a un livello elevato in Medio Oriente, negli Stati Uniti e nelle regioni offshore, e i prezzi medi di vendita hanno beneficiato di un mix favorevole di prodotti. I margini, tuttavia, hanno risentito del continuo calo dei prezzi degli Octg (oil country tubular goods) nelle Americhe e l'utile netto ha risentito di un accantonamento straordinario registrato tra gli altri proventi e oneri operativi”.
Geox ha chiuso il primo semestre con ricavi in calo del 9,4% e, in un contesto di perdurante incertezza dei principali mercati di riferimento, stima per l'intero anno una flessione 'mid-single digit' rispetto al 2023 con una marginalità operativa in aumento di 50 punti base. Il margine lordo tuttavia migliora raggiungendo il 51,2% (+20 punti base da giungo 2023) confermando e consolidando le "ormai stabili condizioni della catena di fornitura" raggiunta lo scorso esercizio. L'Ebitda si attesta a 29,1 milioni (9,1% dei ricavi), con una crescita dell'11,4% su anno, mentre l'Ebit è negativo per 5,5 milioni da +3,6 milioni del primo semestre 2023.
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