LVMH, analisti positivi dopo l’aumento delle vendite nel trimestre
Il gruppo proprietario di marchi iconici come Louis Vuitton, Tiffany e Bulgari ha visto gli utili salire del 23% nei primi tre mesi dell’anno, nonostante il contesto geopolitico ancora difficile a causa della crisi in Ucraina.
LVMH sorprende
Trend ancora positivo del titolo Louis Vuitton a Parigi, in crescita di quasi l’1% nonostante l’andamento piatto del Cac 40, arrivando a quota 636 euro anche grazie al +1,70% messo a segno nella seduta di ieri.
La multinazionale dei beni di lusso ha comunicato ieri un fatturato pari a 18 miliardi di euro nel primo trimestre del 2022, segnando una crescita del 29% rispetto allo stesso periodo del 2021, quando si era fermato a 13,69 miliardi.
Con un +23%, inoltre, la crescita organica dei ricavi è stata superiore a quella prevista dal consensus citato da Jefferies, ferma a +18%.
Tutte le divisioni del gruppo che controlla marchi iconici come Louis Vuitton, Tiffany & Co, Moet & Chandon e Bulgari hanno riportato una crescita dei ricavi a doppia cifra, ad eccezione di Wines & Spirits (+8%; +2% su base organica) frenata dagli ostacoli nelle forniture. La trimestrale 2022 è stata definita “un buon inizio d’anno” dalla società, arrivato all’interno di “un contesto di continua interruzione della crisi sanitaria e segnato dai drammatici eventi in Ucraina”.
Nonostante la delicata situazione internazionale, il gruppo si è dichiarato “fiducioso”, confermando la sua strategia “incentrata sullo sviluppo dei propri marchi con focus su forte innovazione, qualità e investimenti”.
Analisti positivi
Secondo gli analisti di Websim, “la forte domanda per i prodotti Louis Vuitton e Dior ha contribuito a rafforzare le vendite del primo trimestre, evidenziando la resilienza del settore nonostante le tensioni geopolitiche e la volatilità dei mercati azionari”.
Dopo la diffusione della trimestrale, da JP Morgan mantengono la loro view positiva sul titolo LVMH, consigliando il ‘buy’ con prezzo obiettivo a 780 euro.
L'analista Piral Dadhania dell'ufficio di ricerca di RBC raccomanda il titolo e consiglia ‘buy’, alzando il target price a 780 euro dai precedenti 770 euro.
Infine, suggerimento ‘buy’ anche da UBS, con prezzo obiettivo aumentato a 826 euro, rispetto al precedente 807 euro.
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