Maire Tecnimont ai massimi da tre anni dopo i contratti in Medio Oriente e rumor su Eni
La società ha ottenuto tre contratti negli Emirati Arabi Uniti dal valore di 3,5 miliardi di dollari, notizia che sta dando una nuova spinta al rally delle sue azioni a Piazza Affari.
Il rally di Maire Tecnimont
Scatto in apertura per il titolo Maire Tecnimont dopo la notizia di tre nuovi contratti ottenuti negli Emirati Arabi Uniti.
Le azioni della società impegnata nella trasformazione di risorse naturali arrivano a guadagnare oltre il 6% a Piazza Affari dopo pochi minuti dall’apertura di contrattazioni, con un picco di 4,21 euro, ai massimi dall’agosto 2018.
Il titolo della società, dunque, prosegue nel suo trend positivo che da inizio 2021 lo vede crescere del 125%.
Maire Tecnimont si espande in Medio Oriente
La società ha comunicato ieri la firma con Abu Dhabi Polymers Company (Borouge) di tre contratti su base EPC relativi alla quarta fase di espansione (Borouge 4) del complesso di poliolefine di Ruwais, a 240 km da Abu Dhabi City.
I tre contratti hanno un valore complessivo di circa 3,5 miliardi di dollari e riguardano l’esecuzione di tre pacchetti della fase 4 di Borouge, comprendente attività quali la realizzazione delle unità di poliolefine e quelle di polietilene reticolato, oltre a tutte le utilities e offsite.
La società italiana si occuperà di tutti i servizi di ingegneria, della fornitura di equipment e materiali, delle attività di costruzione, del collaudo e dell’assistenza all’avviamento.
Il completamento è previsto per il 2025 e, a progetto terminato, il complesso di Ruwais diventerà il più grande sito al mondo per la produzione di poliolefine.
I contratti assegnati permettono a Tecnimont di “proseguire la storica e reciprocamente fruttuosa collaborazione con un player globale quale Borouge”, dichiarava Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato della società italiana, tramite la quale si coniuga “la visione industriale di Adnoc e Borealis con il nostro know-how tecnologico nonché la nostra capacità di gestire la complessità di progetti innovativi e di grandissime dimensioni”.
“Il nostro portfolio di soluzioni digitali combinato alla nostra expertise di processo assicurerà agli impianti la massima ottimizzazione ed i più elevati standard ambientali”, aggiunge Folgiero.
I rumor su Eni
A sostenere il rally di Maire Tecnimont a Piazza Affari ci sono anche i rumor di una possibile futura collaborazione con Eni. Fonti de La Repubblica, infatti, ipotizzano l’individuazione di Maire Tecnimont come appaltatore dell’impianto di cattura della CO2 di Ravenna previsto all’interno di un progetto della società petrolifera per la costruzione di un polo europeo di cattura e stoccaggio dell'anidride carbonica.
Il progetto di Eni potrebbe ricevere 150 milioni di euro dal governo da stanziare tramite il Mise nel “Fondo per il sostegno alla transizione industriale”, finalizzato al sostegno delle imprese ad alta intensità energetica su progetti che comprendono il sequestro e il riutilizzo della CO2.
I risvolti sono positivi per Maire Tecnimont secondo gli analisti di Equita Sim, in quanto non si attendevano un avvio immediato del progetto di CCS a Ravenna.
Il contratto avrà un ruolo rilevante nel segmento verde di Maire Tecnimont grazie alla capacità dell’impianto pari a 300-500 milioni di tonnellate, sottolineano da Equita.
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