Maire Tecnimont di slancio dopo i contratti ottenuti da 200 milioni di dollari
Il gruppo ha annunciato nuovi ordini ottenuti in diverse zone del mondo che confermano il “valore aggiunto e la marginalità più elevata” secondo l’ad Folgiero.
Rally di Maire Tecnimont
Nuovo sprint a Piazza Affari per Maire Tecnimont, società quotata su Euronext Milan e attiva nella trasformazione delle risorse naturali, dopo la nuova commessa ottenuta.
Le azioni del gruppo arrivano a guadagnare subito un 6% in apertura, per poi ripiegare leggermente (+3%) dopo aver toccato un massimo di 3,30 euro.
Il balzo odierno, però, non basta al titolo per recuperare quanto ceduto da inizio 2022, visto il calo del 25% del suo valore perso dai primi di gennaio, quando superava quota 4 euro.
I nuovi contratti
Questa mattina la società ha annunciato l’ottenimento di nuovi ordini e change order da parte delle sue controllate, per un valore complessivo di circa 200 milioni di dollari.
I contratti sono stati conseguiti in diverse zone, principalmente in Europa, Nord Africa, Medio Oriente, Asia e America Settentrionale, spiega la nota.
Questi prevedono il licensing, i servizi di ingegneria e procurement (EP), oltre alle attività di ingegneria, procurement e costruzione (EPC).
I contratti ottenuti “confermano la forte diversificazione geografica del backlog” della società, spiega l’amministratore delegato del gruppo, Pierroberto Folgiero, “dato che siamo perfettamente attrezzati per cogliere i trend di gas monetization che guidano i cicli di investimento nelle varie aree geografiche strategiche in cui operiamo”.
Inoltre, conclude il manager, “queste nuove commesse, che includono progetti a maggiore valore aggiunto e dalla marginalità più elevata, consolidano ulteriormente il nostro posizionamento nel core business, e sono un’altra prova della resilienza del nostro modello di business technology-driven”.
Il gas di Zohr
Nel dettaglio, spiega il gruppo, attraverso la sua controllata KT-Kinetics Technology (EPC contractor e licensor del gruppo), Maire ha ottenuto l’estensione di contratto relativa ad un progetto EPC attualmente in esecuzione presso il giacimento di gas naturale di Zohr (Egitto), il più grande mai scoperto nel paese e nel Mar Mediterraneo, dove è attiva anche Eni.
Il giacimento si trova a circa 190 chilometri a nord della città di Port Said e la produzione aveva raggiunto oltre 2,7 miliardi di piedi cubi di gas al giorno (bcfd).
“Con questo contratto il Gruppo conferma la sua leadership nella valorizzazione del gas naturale, l’unico carburante di transizione, in grado di garantire l’industrializzazione progressiva della transizione energetica”, sottolinea la società.
Il gruppo
Maire Tecnimont S.p.A. è a capo di un gruppo industriale attivo a livello internazionale nella trasformazione delle risorse naturali, attraverso attività di ingegneria impiantistica nel downstream oil&gas, con competenze tecnologiche ed esecutive.
La controllata NextChem opera nel campo della chimica verde e delle tecnologie a supporto della transizione energetica.
Il gruppo è presente in circa 45 paesi, dove sono attive circa 50 società operative e un organico di 9 mila persone tra dipendenti e collaboratori.
Nel mese di febbraio la società aveva comunicato un aumento dell’8,9% dei ricavi 2021 rispetto all’anno precedente, con un Ebitda di 173,7 milioni (+0,9%) e una marginalità del 6,1%, in linea con la guidance.
L’utile netto consolidato era salito a 80,5 milioni di euro, con un balzo del 48,5% e un backlog record di 9,5 miliardi, di cui circa l’81% in Gas Monetization ed Energy Transition.
Infine, il dividendo proposto era pari a 60 milioni di euro, rispondente ad un eps di 0,1832 euro al lordo delle ritenute di legge, da mettere in pagamento dal 21 aprile 2022 e stacco cedola il 19 aprile.
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