MAIRE Tecnimont in evidenza dopo contratto ottenuto da Eni


La commessa ottenuta dalla controllata KT – Kinetics Technology presenta un valore di 123 milioni di euro e riguarda la raffineria di Livorno di proprietà di Eni. Secondo gli analisti conferma il ruolo che può giocare la società di ingegneristica nella transizione energetica.


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MAIRE Tecnimont in luce

Apertura di seduta in rialzo per il titolo MAIRE Tecnimont a Piazza Affari, spinto dalla notizia del contratto ottenuto da Eni arrivata questa mattina.

Le azioni della società attiva nel settore ingegneristico guadagnano oltre il 2% nella prima mezz’ora di scambi, toccando un massimo di 5,025 euro, tornando nuovamente ai massimi dal 2017 dopo il breve passaggio avvenuto ai primi di gennaio.

Alti i volumi, con 345 mila pezzi passati di mano in soli 20 minuti, leggermente minori rispetto alla media di tre mesi, pari a poco più di 460 mila titoli scambiati.

Il contratto da Eni

Questa mattina MAIRE ha annunciato un contratto EPC aggiudicato da Eni dalla propria controllata KT – Kinetics Technology (Integrated E&C Solutions) dal valore di 123 milioni di euro.

Le attività previste riguardano la realizzazione di un impianto per la produzione di idrogeno nella raffineria Eni di Livorno, inserito in un progetto più ampio di conversione in bioraffineria, e il completamento del progetto è previsto nel 2026.

L’impianto progettato e realizzato da KT processerà gas naturale e materie prime biogeniche quali scarti alimentari come oli di cottura e grassi animali, nonché residui provenienti dall’industria agroalimentare, per produrre idrogeno destinato alla produzione di biocarburanti per la mobilità. Inoltre, l’impianto è stato progettato in modo da poter implementare in una fase successiva un'unità di cattura della CO2 residua.

“Siamo orgogliosi di questo importante risultato raggiunto con Eni”, sottolineava nella nota Alessandro Bernini, CEO di MAIRE, evidenziando come MAIRE confermi “il proprio ruolo di fornitore di tecnologie innovative e di servizi integrati di ingegneria, contribuendo alla decarbonizzazione dei trasporti attraverso l’incremento di produzione di biocarburanti”.

La view degli analisti

Secondo gli esperti di Banca Akros, l’aggiudicazione “conferma che la società può far leva sul suo know-how e sulle sue tecnologie” nell’ambito della transizione energetica. Su MAIRE la raccomandazione è confermata a ‘buy’, con prezzo obiettivo a 5,6 euro.

Notizia “marginalmente positiva per il titolo” secondo gli analisti di Equita Sim, in quanto “il progetto è relativo ad un impianto inserito in progetti di decarbonizzazione delle industrie Hard-to-Abate che rappresentano una quota significativa della crescita futura di MAIRE; il contratto rappresenta il 3% della raccolta ordini stimata nel 2024”.

“Riteniamo che MAIRE sia ben posizionata nelle tecnologie a supporto della decarbonizzazione - negli ultimi mesi ha comunicato una serie di contratti che migliorano la visibilità della pipeline in questo segmento di mercato”, concludono da Equita, confermando la raccomandazione ‘buy’ e il prezzo obiettivo a 6 euro sul titolo.

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