Maire Tecnimont realizzerà uno studio di fattibilità per la decarbonizzazione in Puglia

Maire Tecnimont realizzerà uno studio di fattibilità per la decarbonizzazione in Puglia

Una volta completato lo studio, altre controllate del gruppo si occuperanno anche delle fasi di ingegneria e costruzione di un impianto che punta a valorizzare circa 200 mila tonnellate all’anno di anidride carbonica nella città di Manfredonia.

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Maire Tecnimont si espande in Puglia

Importante accordo per Maire Tecnimont nel sud Italia, proseguendo così la sua strategia a sostegno della transizione energetica.

Tramite la sua controllata NextChem, il gruppo si è aggiudicato uno studio di fattibilità da Foresight Group per la realizzazione di un impianto di cattura dell’anidride carbonica e di produzione di metanolo sostenibile relativo ad un impianto ‘waste-to-energy’ (energia da rifiuti) a Manfredonia, in Puglia.

Una volta completato lo studio di fattibilità, saranno le controllate dello stesso Gruppo Maire Tecnimont ad occuparsi delle fasi di ingegneria e costruzione, seguendo un approccio integrato “volto a valorizzare le capacità e le competenze distintive del gruppo”, spiega la società in una nota, in particolare nella decarbonizzazione dell’impianto e fornendo una soluzione su misura grazie al suo portafoglio tecnologico.

A Piazza Affari, intanto, il titolo Maire Tecnimont apre la seduta in positivo (+0,90%), con una performance migliore rispetto a quella del Ftse Mib (+0,20%) e toccando quota 3,68 euro.

L’impianto ambientale

Il progetto punta alla valorizzazione di circa 200 mila tonnellate all’anno di anidride carbonica, attualmente emesse in atmosfera, combinandola con l’idrogeno verde per la produzione di carburante sostenibile.

L’aggiudicazione annunciata questa mattina “pone le basi per la realizzazione di uno dei più importanti progetti di valorizzazione della CO2 in Italia, rafforzando il ruolo del Gruppo Maire Tecnimont quale abilitatore della decarbonizzazione dell’industria e della transizione energetica”, sottolineava nella nota Alessandro Bernini, Amministratore delegato del Gruppo Maire Tecnimont.

Foresight Group, già gestore di fondi da 13 miliardi di euro, è specializzato in investimenti orientati alla sostenibilità e in numerosi asset a livello globale, tra cui impianti della stessa categoria di quello oggetto dell’operazione, i waste-to-energy.

“Siamo orgogliosi di iniziare a supportare Foresight Group nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dell’impianto ETA di Manfredonia”, aggiungeva Bernini.

NextChem il plexiglas

Già la scorsa settimana (6 febbraio), Maire Tecnimont aveva annunciato un’importante operazione nel settore del recupero di energia da rifiuti.

In particolare, sempre la sua controllata NextChem aveva firmato un accordo con Biorenova per l’acquisizione, lo sviluppo e l’industrializzazione della sua tecnologia CatC, un processo di riciclo chimico continuo per il recupero di monomeri (componenti base per la catena del valore della plastica), ad alto grado di purezza da rifiuti plastici differenziati, in particolare dal polimetilmetacrilato (PMMA, ovvero il plexiglas).

L’obiettivo per NextChem è quello di industrializzare CatC nel mercato del plexiglas, per poi progressivamente espandere il suo impiego ad altre plastiche a valore aggiunto, essendo la tecnologia adatta per la depolimerizzazione del polistirene, una plastica largamente utilizzata con numerosi impieghi industriali dal packaging alimentare all’elettronica e all’automotive, tra gli altri.

Inoltre, un’ulteriore ottimizzazione della tecnologia permetterebbe l’accesso al più ampio mercato delle poliolefine e, una volta industrializzata, CatC fornirà un’alternativa economicamente vantaggiosa e competitiva ad altre tecnologie di depolimerizzazione del plexiglas.

L’operazione prevede l’ottenimento del 51% del capitale della nuova società (NewCo) per NextChem e il closing è previsto entro il 30 aprile.

Si tratta di un’acquisizione strategica per il gruppo, in quanto permetterà a Maire di espandere il proprio portafoglio tecnologico ed entrare in nuovi mercati, con ricavi attesi in progressiva crescita fino a raggiungere i 30 milioni di euro entro il 2028, per poi proseguire con circa 15-20 milioni all’anno.

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