Marcia indietro delle Borse, scende il petrolio

Battuta d’arresto per Wall Street e le Borse asiatiche con gli investitori che preferiscono portare a casa i profitti guadagnati con i recenti rialzi prima che sui mercati inizino a piovere i dati delle società Usa sull’ultimo trimestre 2020. La “earning sesason”, la stagione dei risultati, inizia oggi con i dati di tre fra le principali banche Usa, JP Morgan, Citigroup e Wells Fargo.

Nel pomeriggio sono attesi anche alcuni importanti dati sull’andamento dell’economia Usa: gli aggiornamenti riguarderanno la produzione industriale, le vendite al dettaglio e la fiducia dei consumatori.

Il “sentiment” del mercato si era fatto più cauto già ieri sera a Wall Street. Partita bene, la Borsa americana ha ripiegato nel finale andando a chiudere con gli indici in flessione: S&P500 -0,3%, Nasdaq -0,1%.

In Asia la Borsa di Tokio scende dello 0,6%, Seul -1,8%, Shanghai -0,3%, Hong Kong -0,2%.

Il future sull’indice complessivo europeo EuStoxx 50 è in calo dello 0,7%.

Da segnalare il tonfo di Xiaomi, caduta del 10% a Hong Kong, dopo essere stata colpita da uno degli ultimi provvedimenti dell’amministrazione Trump.

La Casa Bianca ha annunciato che per il governo americano la cinese Xiaomi, terzo produttore mondiale di telefoni cellulari, è da considerarsi un’azienda militare e di conseguenza viene fatto divieto a cittadini e imprese americane di acquistare e possedere le sue azioni, così come viene precluso l’accesso alla tecnologia Usa.

Nella stessa blacklist delle aziende cinesi considerate militari è finita anche la compagnia petrolifera Cnooc (China National Offshore Oil Corp.), impegnate in ricerche in acque profonde nel Mar cinese meridionale.

Ieri il presidente eletto Joe Biden ha svelato le grandi linee del suo imponente piano per dare sostegno all’economia Usa e affrontare le conseguenze economiche della pandemia di Covid 19.

Complessivamente il piano mette in campo 1.900 miliardi di dollari che il governo Usa troverà facendo nuovo debito.

Questa montagna di soldi verrà così utilizzata:

• 415 miliardi in iniziative per fronteggiare la diffusione del Covid;
• 1.000 miliardi in aiuti diretti alle famiglie;
• 440 miliardi per sostegni alle piccole aziende e ai commercianti.

Nei giorni scorsi le indiscrezioni su un imponente piano da 2mila miliardi avevano fornito carburante al rialzo delle Borse. Adesso, con le cifre ufficiali che confermano il poderoso sforzo, gli investitori diventano più prudenti e incominciano ad arrovellarsi su quanto di questo piano verrà effettivamente approvato dal parlamento Usa.

Non hanno sollevato l’umore degli investitori le dichiarazioni rassicuranti del presidente della Fed, James Powell, che ha detto che i tassi resteranno bassi ancora a lungo, di sicuro fino a quando non si vedranno segnali di pericolo da parte dell’inflazione, e comunque, ha detto Powell, la Fed avvertirà con anticipo il mercato prima di prendere decisioni.

Il rendimento del Treasury Bill decennale Usa è sceso di 3 punti base a 1,10%.

Il dollaro segna un lieve rafforzamento nei confronti dell’euro a 1,2136.

Insieme alle Borse scende il petrolio: il Brent è scambiato a 55,7 dollari al barile (-1,2%), Wti a 53,11 dollari (-0,8%).

Come vasi comunicanti, alla discesa di Borse e petrolio fa riscontro un ritorno degli investitori sull’oro: la quotazione sale a 1.850 dollari l’oncia (+0,2%).

Risale anche il Bitcoin, scambiato attorno a 38.000 dollari.

Per il governo di Giuseppe Conte gli appuntamenti cruciali saranno settimana prossima in Parlamento. Il premier ieri pomeriggio è salito al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: non si è dimesso e ha chiesto l’interim delle Politiche agricole.

In un’ora di colloquio il premier ha ribadito la volontà di cercare in Parlamento i numeri per proseguire a governare senza Italia viva.

Lunedì Conte chiederà la fiducia alla Camera, il giorno dopo al Senato, scommettendo sui "costruttori", parlamentari disposti a dargli il proprio sostegno.

Intanto Pd e 5 Stelle giudicano ormai "inaffidabile" Matteo Renzi e giurano che non si alleeranno mai più con lui. Adesso si tratta di rimpiazzare i voti di Italia viva, in particolare al Senato. Senza i suoi 18 senatori, la coalizione di governo ne ha 151: la maggioranza numerica è di 158, ma per evitare rischi serve una manciata di voti in più.

Il BTP mostra stamattina un rendimento di 0,64%, con lo spread a 119 punti base.

Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:

Banca Mediolanum - Goldman Sachs alza il giudizio a Buy, target price a 8,7 euro.

Eni - Morgan Stanley alza il target price a 9 euro. 

Prysmian - Morgan Industrial alza il target price a 14 euro.

Intesa Sanpaolo - Procederà a 3.500 assunzioni a fronte di 7.200 uscite volontarie in accordo con i sindacati nell'ambito della fusione con Ubi.

Enel - Moody's ha migliorato il rating a Baa1 da Baa2, portando l'outlook da positivo a stabile.